Come premetto ogni volta che mi accingo a dare la mia opinione su un prodotto televisivo nostrano, non sono fan delle nostre serie TV, quindi raramente mi vedrete fare i salti di gioia per un programma italiano.
Foto dalla pagina Facebook Sirene La Serie Rai |
La serie Sirene della Rai mi ha lasciato... sorpresa.
Piacevolmente sorpresa.
Lungi da me urlare al capolavoro perché no, non lo è, ma ha i suoi lati positivi.
Sei episodi in cui si sono mescolati la commedia, il trash, il fantasy ed educazione civica marina e non... a parte scherzi, in questa serie che, ammetto, ho molto molto sottovalutato nella prima puntata, sono trattati temi come la disparità tra i sessi, la violenza sulle donne,
il bullismo e il razzismo, talvolta con un pizzico di dramma, talvolta con un pizzico di umorismo.
"Fabrizia, non essere rigida. Sono umani come noi, ma con delle difficoltà".
"Bianchi, neri, sirene, tritoni, che differenza fa?"
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, alcuni molto caricaturali, però è impossibile non affezionarsi a loro.
Da Napoletana qualcosa mi ha dato un po' fastidio, tipo Luca Argentero nel primo episodio l'ho trovato forzato nel ruolo di napoletano, poi, forse per abitudine, o forse perché effettivamente l'attore si è sentito più sicuro, ho iniziato ad apprezzarlo... probabilmente è diventato più Napoletano di me alla fine della fiction. Gli attori, in generale, mi sono piaciuti. Denise Tantucci, l'attrice che interpretava Irene, (n 2 in foto) a volte mi è parsa poco spontanea, ma probabilmente è per la sua giovane età, anche se ho visto avere già esperienze alle spalle. Ho adorato invece Valentina Bellè nel ruolo di Yara, la protagonista. La Bellè aveva la bellezza giusta e il tono giusto per impersonare una sirena un po' dittatoriale. Infine mi ha sorpreso Maria Pia Calzone (foto n3) che è riuscita a cancellare dalla mia mente il suo ruolo precedente in Gomorra.
Parlando dei personaggi e non dei loro interpreti la nota stonata l'ho riscontrata nella regina delle sirene interpretata da Ornella Muti e che proprio non ho sopportato. Io non so come l'hanno pensata ma certe sue caratteristiche mi hanno fatto storcere molto il naso, tipo il parlare italiano buttando nel mezzo parole o mezze frasi inglesi. Non so, non ho trovato il senso, solo fastidio.
Per quanto riguarda gli effetti "speciali" ho visto di peggio, quello che proprio non mi è piaciuta è la location delle sirene nel mediterraneo... era talmente falsa che mi aspettavo di intravedere uno scivolo alle spalle e dei bambini tuffarsi in piscina. Altre scene invece mi sono piaciute particolarmente, poche, come alcuni fotogrammi sott'acqua.
La storia è praticamente un paranormal romance che magari in formato libro o in versione telefilmica (americana) avrebbe sicuramente assunto un'atmosfera più realistica e toni più serie e meno ridicolo.
I nostri prodotto sono sempre troppo vicini alle soap e alla teatralità.
Dovendo considerare solo la trama, direi che è promossa perché non è eccessivamente elaborata ma ha le giuste svolte, anche se alcune decisamente prevedibili.
Nella serie vi sono eventi rilevanti che sono stati trattati in modo insufficiente, ad esempio la morte di un personaggio (Michele foto n 4) pare essere accantonata subito, ripresa nell'episodio seguente ma con l'aggiunta di altre pecche. Al funerale del suddetto personaggio, Irene, una delle sirene, sale sull'altare per un discorso e parte un elogio a Michele ma anche un'aspra critica al bullismo che è favolosa, ma NON in quel frangente, e nessuno interrompe questa sorta di ramanzina, né il parroco che dovrebbe placare gli animi ed è proprio a un passo da Irene, né i genitori del defunto che sono avanti e che invece di sentirsi rincuorati da belle parole scoprono che il figlio oltre che malato era anche martoriato a scuola. Insomma, una gioia per due persone in lutto che, poi, fanno anche un cenno di ringraziamento a Irene. Non so, se proprio devo criticare un elemento della serie è questa indelicatezza nei confronti della morte, ma ho apprezzato il voler mettere alla gogna il bullismo.
Concludendo, Sirene è una serie leggera ma che nasconde lati profondi e interessanti dietro la facciata frivola.
Io una seconda serie la vedrei volentieri perché ho trovato la prima piacevole, poco impegnativa ma comunque significativa e spero che in un eventuale seguito non si perdano proprio tali significati.
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