Salve lettori, oggi su Peccati di Penna è ospite Chiara Venturelli che ha pubblicato da poco il suo secondo romanzo con Centauria: Onde di velluto.
Ciao Chiara, benvenuta su Peccati di Penna, è un piacere averti sul mio blog.
Grazie mille a te, per l’ospitalità!
La prima domanda me la pongo da quando ho finito di leggere Onde di Velluto, hai mai vissuto una storia simile a quella di Bianca e Alex?
Ho scelto di raccontare una storia d’amore nata online e vissuta a distanza proprio perché l’ho vissuta e speravo di riuscire a trasmettere cosa si prova, ripescando le emozioni dai miei ricordi. Ero molto giovane e la distanza era minore, anche se in termini di tempo di viaggio Alex e Bianca sono aiutati dall’alta velocità che ha reso Bologna e Milano molto più vicine.
Cosa ha ispirato questo romance? Cosa ti ha spinto a prendere la penna e a iniziarlo?
Quando Centauria mi ha dato l’opportunità di presentare un inedito, come secondo romanzo, mi sono chiesta “Cosa voglio scrivere?” e la risposta è stata immediata. Il tema mi era già caro e penso che sia più che mai attuale. Durante la stesura di Lezioni di seduzione, i podcast online mi aiutavano a rilassarmi e ho avuto l’idea di portarli con me. Nello sviluppare il personaggio di Alex, mi è venuto naturale pensare alla passione che sa trasmettere Giancarlo Cattaneo leggendo poesia e prosa in Parole Note. L’ispirazione è arrivata un po’ da tutto, dai ricordi e da ciò che ho amato nei mesi immediatamente precedenti.
Penso siano possibili, ma per un periodo limitato di tempo. Quanto lungo dipende da una serie di circostanze ma deve arrivare il momento in cui la distanza viene messa fuori gioco perché il contatto umano non può essere rimpiazzato nemmeno dalla migliore tecnologia.
Quanto tempo hai impiegato nella stesura? Hai rituali di scrittura?
L’idea è nata a metà settembre, a inizio dicembre ho consegnato il manoscritto. Non ho rituali, però non inizio a scrivere finché non ho ben definiti nella mente i caratteri dei personaggi principali. E non prendo appunti, lo so che è un errore ma mi riesce difficile farlo, perciò lascio sedimentare tutto nella mia testa.
Grazie mille a te, per l’ospitalità!
La prima domanda me la pongo da quando ho finito di leggere Onde di Velluto, hai mai vissuto una storia simile a quella di Bianca e Alex?
Ho scelto di raccontare una storia d’amore nata online e vissuta a distanza proprio perché l’ho vissuta e speravo di riuscire a trasmettere cosa si prova, ripescando le emozioni dai miei ricordi. Ero molto giovane e la distanza era minore, anche se in termini di tempo di viaggio Alex e Bianca sono aiutati dall’alta velocità che ha reso Bologna e Milano molto più vicine.
Cosa ha ispirato questo romance? Cosa ti ha spinto a prendere la penna e a iniziarlo?
Quando Centauria mi ha dato l’opportunità di presentare un inedito, come secondo romanzo, mi sono chiesta “Cosa voglio scrivere?” e la risposta è stata immediata. Il tema mi era già caro e penso che sia più che mai attuale. Durante la stesura di Lezioni di seduzione, i podcast online mi aiutavano a rilassarmi e ho avuto l’idea di portarli con me. Nello sviluppare il personaggio di Alex, mi è venuto naturale pensare alla passione che sa trasmettere Giancarlo Cattaneo leggendo poesia e prosa in Parole Note. L’ispirazione è arrivata un po’ da tutto, dai ricordi e da ciò che ho amato nei mesi immediatamente precedenti.
Domanda oltre i confini della scrittura: cosa pensi delle relazioni a distanza?La voce di Alex, morbida come il velluto, culla migliaia di persone ogni venerdì a mezzanotte, con il suo podcast in cui legge brevi racconti inviati dagli ascoltatori. Tra questi c’è Bianca, ventidue anni, una vita affollata e la passione per le parole. I loro due mondi, tra cui corre una distanza fatta di chilometri, di situazioni, di caratteri, si incontrano nello spazio di Binario 7, una storia inventata… Che non finisce lì. Perché in molti, sul sito di Alex, ne chiedono il seguito e lui stesso si accorge di essere rimasto avvinto: dal racconto e, più ancora, dalla sua misteriosa autrice, con cui comincia un fitto scambio di messaggi. Da qui a conoscersi e frequentarsi davvero, però, ci sono di mezzo non solo un viaggio in treno ma una famiglia di ristoratori, un ex in vena di intrighi, una vicina sexy, un lavoro notturno, svariate sessioni di esami universitari e le mille incomprensioni che la vita può seminare sulla strada di un amore a distanza, compresa una cerimonia in cui si sfiora la catastrofe… Un romanzo frizzante, tenero, vivo come due cuori che battono. Una storia d’amore che mette in scena con delicatezza e un pizzico di ironia la facilità e la difficoltà di trovarsi, in un mondo di comunicazioni istantanee in cui la realtà e i sentimenti viaggiano spesso su frequenze differenti. E un tuffo nella magia che può scaturire dall’incontro tra due solitudini, decise a conquistarsi un sogno.
Penso siano possibili, ma per un periodo limitato di tempo. Quanto lungo dipende da una serie di circostanze ma deve arrivare il momento in cui la distanza viene messa fuori gioco perché il contatto umano non può essere rimpiazzato nemmeno dalla migliore tecnologia.
Quanto tempo hai impiegato nella stesura? Hai rituali di scrittura?
L’idea è nata a metà settembre, a inizio dicembre ho consegnato il manoscritto. Non ho rituali, però non inizio a scrivere finché non ho ben definiti nella mente i caratteri dei personaggi principali. E non prendo appunti, lo so che è un errore ma mi riesce difficile farlo, perciò lascio sedimentare tutto nella mia testa.
Quanto avete in comune tu e Bianca?
L’amore per la scrittura, per la cucina emiliana e per la nostra Bologna. Per altri aspetti è diversa da me, come è giusto che sia.
So che i “figli” sono tutti uguali ma… Hai un personaggio preferito?
Alex, perché me ne sono follemente innamorata. Però ho un debole anche per Luca…
Hai mai pensato a un dream cast per Onde di velluto?
Mi riesce sempre difficile trovare volti noti per dare un’idea dei miei protagonisti, perché li immagino come persone comuni. Ho cercato sul web in lungo e in largo, poi un giorno, in una rivista c’era una pubblicità e il modello, Pete Stellato aveva lo stesso sguardo intenso e gli occhi verdi di Alex. Per Bianca ho pensato a un’attrice di una serie TV di qualche anno fa, Erica Dasher, per il suo sorriso solare e contagioso.
Pensi di continuare a scrivere di Alex e Bianca? O magari uno spin off su personaggi secondari?
Da inizio gennaio ho un’idea in testa, non un vero e proprio spin-off ma un personaggio secondario, Luca, farebbe da elemento in comune, rimanendo ancora secondario. Sta sedimentando e i protagonisti stanno prendendo forma, forse tra poco arriverà il momento di metterli su carta!
Ti cimenterai anche in altri generi? Se sì, quali? Se no, come mai?
Il mio sogno, fin da bambina, era quello di scrivere un giallo. Quindi, prima o poi, spero di riuscire a farlo!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Vorrei scrivere una breve one-shot per il primo mese dall’uscita di Onde di velluto, con una guest star che le mie lettrici spero ameranno. Poi mi piacerebbe dedicarmi alla storia che ho in mente da settimane ma dove e quando vedrà la luce ancora non mi è dato saperlo. Sono già così felice e grata di aver avuto l’enorme possibilità di arrivare ben due volte in libreria nel giro di meno di un anno, che al futuro non oso chiedere di più.
Grazie mille per essere stata mia ospite Chiara, in bocca al lupo a te e a ODV.
Grazie ancora, Ornella!
Cari peccatori se non avete ancora letto nulla di Chiara e amate il romance, allora cosa state aspettando? ;)
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