Ildefonso Falcones, avvocato catalano, si è fatto conoscere in tutto il mondo nel 2006 grazie al suo primo romanzo, La cattedrale del mare, un caso editoriale internazionale da 6 milioni di copie vendute (di cui 700.000 solo in Italia, paese in cui è rimasto in classifica per quaranta settimane dal lancio, aggiudicandosi anche il premio Boccaccio). In Spagna sono iniziate a fine agosto le riprese della fiction tratta dalla Cattedrale per la regia di Jordi Frades.
I romanzi di Falcones – La cattedrale mare, La mano di Fatima e La regina scalza – hanno venduto complessivamente oltre nove milioni di copie in 46 paesi del mondo. A distanza di dieci anni, Ildefonso Falcones torna nella Barcellona del XV secolo e nelle profumate terre della Catalogna con una storia di coraggio e determinazione.
Gli eredi delle terra – approdato da pochi giorni nelle librerie italiane – è un affresco storico che ripercorre gli anni fervidi del concilio di Costanza e del capovolgimento della dinastia reale attraverso le vicende del giovane Hugo.
Nello scompiglio generale della città, Hugo si trova da solo senza il suo protettore. Ma ad attenderlo alle porte di Barcellona ci sono delle vigne molto speciali di cui imparerà ben presto tutti i segreti diventando così un rinomato vinaio. La sorte, però, ha in serbo per lui un destino fitto di incontri, avventure e amori.
TRAMA
Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore del Piatto dei Poveri, un’istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le strade. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo. Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere il segnale d’allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera; rintocchi a lutto, che annunciano la morte di re Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c’è un ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la vita in mare, e ha trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare un maestro d’ascia e costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si infrangono contro una realtà spietata. Al seguito dell’erede di Pietro, Giovanni, tornano in città i Puig, storici nemici di Arnau: finalmente hanno l’occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile… Da quel momento, la vita di Hugo oscillerà tra la lealtà a Bernat, l’unico figlio di Arnau, e la necessità di sopravvivere. Dieci anni dopo La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones torna al mondo che tanto ama e che così bene conosce: la Barcellona del Quattrocento. Tra le terre profumate di vino della Catalogna, negli anni turbolenti del Concilio di Costanza, ricrea alla perfezione una società effervescente ma imbrigliata da una nobiltà volubile e corrotta, nella quale emerge la lotta di un uomo per una vita che non sacrifichi dignità e affetti. Uno straordinario romanzo di lealtà e vendetta, amori e sogni, ma soprattutto di fortissime emozioni.
AUTORE
Ildefonso Falcones De Sierra (1959), avvocato, vive a Barcellona con la moglie e i quattro figli. Il suo romanzo d’esordio, La cattedrale del mare (Longanesi), non è stato solo un successo sensazionale in tutto il mondo, ma nel 2007 è stato anche, secondo tutte le classifiche, il romanzo d’esordio di maggiore successo in Italia, dove si è aggiudicato il Premio Boccaccio Sezione Internazionale. Longanesi ha inoltre pubblicato il bestseller La mano di Fatima (2009), che nel 2010 ha vinto il premio Roma. Nel 2013 è uscito, sempre per Longanesi, La regina scalza
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