L'Allieva è una fiction tratta dall'omonimo romanzo di Alessia Gazzola che, ahimè, non ho letto.
Non ho modo di paragonare il prodotto televisivo a quello editoriale ma vorrei comunque esprimere il mio parere... anche solo per ciarlare tra "peccatori".
Foto dalla pagina Facebook L'Allieva |
Io non amo le fiction, sono un tipo da telefilm (seriaLmente malata di telefilm), quindi raramente do una possibilità ai programmi nostrani, troppo improntati sullo stile telenovela e su un tipo di recitazione e produzione completamente diversa da quella americana. Non che i lavori italiani siano pessimi, ma non sono nelle mie corde, non mi appassionano. Se ho pensato di dare una chance a L'Allieva è perché è tratto da un libro, altrimenti non avrei neanche acceso la TV e avrei letto.
Cosa posso dire della prima puntata de L'Allieva?
Come tutte le fiction mi sembra tutto molto forzato, la recitazione quasi da soap (anche quando non lo è) e teatrale mi infastidisce (es. la nonna di Alice gesticola come una furia quando parla).
Alice vuole fare improvvisamente (?) il medico legale perché ha incontrato un bel medicozzo... (?) almeno è quanto mi pare di capire dalle prime scene. In seguito, però, si apre lo spiraglio su un'altra giustificazione: rendere giustizia ai deceduti. Spero sia quella più vera tra le due, altrimenti, Alice ai miei occhi diventerebbe patetica e folle, perché non si può inseguire una professione solo per un bel paio di occhi azzurri. (Scusami Lino/Caludio o "ClaudioLino".)
Quale sarà la vera motivazione? Lo scopriremo solo vivendovedendo.
Alice è imbranata, curiosa, anche invadente, e nel cuore quasi un'adolescente che insegue le cotte del momento, già nel primo episodio si nota una attenzione "saltellante" tra i belli della serie.
Lino Guanciale che interpreta Claudio Conforti, che mi è piaciuto nell'unica fiction che abbia mai seguito, NON DITELO AL MIO CAPO (guardata in modalità multitasking), mi par rigido e finto e il suo personaggio, praticamente, si butta subito addosso alla "allieva" con avance e contatti non troppo velati. Insomma, avrei preferito un inizio con più tensione e meno platealità.
La trama del primo episodio è piuttosto classica, alla CSI ma molto più soft, italianizzata, in un contesto più giovane e meno serioso, con studenti e professori universitari, idea niente affatto male perché alleggerisce il giallo avvicinando magari anche più lettori e spettatori al genere.
Continuerò a vedere L'Allieva? Non lo so... forse, sempre in modalità multitasking, poiché se dovessi mettermi sulla poltrona a guardare con attenzione l'episodio, ammetto (e non ammazzatemi) che mi annoierei anche se nel complesso la fiction mi è parsa carina. Insomma, deciderò che fare il prossimo martedì.
Chi ha letto i libri cosa mi può dire sulla trasposizione televisiva? Quanto è fedele? Meglio i romanzi?
L'ho visto e l'ho trovato, da amante dei romanzi ma anche delle serie ben fatte, davvero osceno. Salvo giusto Guanciale, che è perfettamente in linea col Claudio di carta; la Mastronardi, altrove anche naturale e in parte, l'ho trovata di un antipatico assurdo. Per me, da cestinare. Non lo vedrò mai più: c'è il rischio di rovinarmi i romanzi!
RispondiEliminaDeduco sia meglio leggere che vedere.
EliminaGrazie per aver lasciato la tua opinione ^__^
Concordo con tutto quello che hai detto: avevo sperato in qualcosa di qualitativamente migliore, e invece come hai detto tu troppo fiction e poco telefilm.
RispondiEliminaI libri li ignorerò: non amo i gialli in generale, e la protagonista mi ha fatto un'antipatia incredibile.
Avevo adorato "Non dirlo al mio capo", per cui ho voluto provare anche questa: non ci siamo, non ci siamo proprio!
RispondiEliminaL'ho visto ieri in replica sui canali Rai: nemmeno io ho letto i libri per cui l'ho guardato con il tuo stesso 'occhio' diciamo ^^
RispondiEliminaNon mi è piaciuta la modalità polipone del Medico che, in giro di pochi passaggi, è già lì che bellamente ci prova, quasi sbaciucchiandola direttamente in laboratorio. =.='
Mi aspettavo qualcosa di meno allupato, ma vabbè!
La Mastronardi non è convincente nel ruolo della goffa, forse perché goffa non è.
In compenso ho apprezzato il ritorno alla fiction di Jun Ichikawa (che avevamo visto nella serie dei Ris diversi anni fa, e che mi sta simpaticissima!!) e di Martina Stella, che non vedevo da un po' e che il personaggio fastidioso lo rende molto bene. ^^
Che Sollievo! Mi sentivo strana a non aver letto il libro e ancora di più per aver deciso, fin dai promo, che manco morta avrei guardato la fiction, in merito a cui mi allineo con l'opinione di Ornella. Le fiction italiane non le reggo proprio per quanto sono finte. Il cliché donne imbranate e uomini intraprendenti va di moda, ma non fa per me.
RispondiEliminaio in vita mia ho visto forse, un paio di fictio, anche se ne ricordo solo una al momento, quella citata nella recensione XD ma nella vita tutto può succedere, magari mi appassionerò con il tempo ù_ù
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