TRAMA
«Magari
sarà anche esistito un tempo in cui la chiamavamo con un nome normale
come mamma, o ma’, io però non me lo ricordo. Era Em, e nostro padre, a
volte, era
il Grande Uhm».
Avere sedici anni a Mumbai ed essere il figlio di una
veedi, una matta, non è facile. Il ragazzo è in ospedale, nel
reparto di psichiatria, a far visita alla madre, le tiene compagnia e le
chiede di raccontargli di come lei e il Grande Uhm si sono incontrati.
La mamma risponde alle domande, si interrompe,
si perde tra le volute di fumo dei suoi beedi perennemente accesi e ripercorre, dagli anni Sessanta a oggi, la storia del loro amore, da Goa a Mumbai.
Un
racconto appassionato e divertente sull’educazione sentimentale di un
ragazzo, ma anche sulla vita di una famiglia divisa tra due poli, Uhm,
‘la mia roccia
e il mio rifugio’, e lei, Em, madre dolcissima e molto intelligente,
sboccata come un’adolescente, disinibita nella sua follia. Una vita
sospesa tra pazzia e normalità, tra la lucidità dell’amore quotidiano e
il tentativo di raggiungere Em oltre le nebbie
della malattia. Una narrazione vivace e profonda, che riesce a superare
ogni difficoltà per guardare avanti, in bilico tra il dramma e la
comicità involontaria scatenata dalla vita.
AUTORE
Jerry Pinto, è nato nel 1966 a Goa e vive a Mumbai. Laureato in Legge e in Lettere, è giornalista, scrittore di poesia, prosa e narrativa per ragazzi. Ha vinto numerosi premi letterari, incluso il Crossword book Award nel 2013 e il prestigioso Windham-Campbell nel 2016. Questo è il suo romanzo d’esordio, che ha ricevuto l’Hindu Literary Prize.
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