Grande appassionato di libri, soprattutto fantasy, Alessio Del Debbio ha
pubblicato il romanzo “Oltre le nuvole” nel 2010, il racconto fantasy distopico “L’abisso alla fine
del mondo”, nel 2014, e il romanzo young adults “Anime contro”, nel 2015. Il 2016 inizia con
l’uscita di “Favola di una falena”, un romanzo new adult edito da Panesi Edizioni, e con “L’ora
del diavolo”, antologia di racconti fantastici ispirati a leggende della Lucchesia, vincitore della
terza edizione del concorso ObiettivoLibro e pubblicato da Sensoinverso Edizioni.
Dal 2015 collabora con il portale di letteratura fantastica “Lande incantate” in cui scrive recensioni
di romanzi fantasy contemporanei. Nell’estate 2015 organizza, assieme alla scrittrice Elena Covani,
la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari presso il Bagno Paradiso di Viareggio, per
far conoscere autori toscani. Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori emergenti di
letteratura fantastica italiana. Numerosi suoi racconti sono usciti in antologie e riviste, come
Contempo e Streetbook Magazine di Firenze.
Benvenuto su Peccati di Penna, Alessio Del Debbio! Quando
hai scoperto la passione per la scrittura?
Mi è sempre piaciuto scrivere e creare storie. Ricordo
che da bambino mi divertivo a immaginare mondi fantastici in cui muovere i
personaggi da me inventati o gli eroi dei miei cartoni animati preferiti; poi
alle superiori i miei temi erano sempre molto lunghi (8 colonne circa), con
gran disperazione della mia prof di italiano che doveva correggerli! Col tempo
la passione è perdurata, anzi forse è aumentata, quando ho capito che non
volevo limitarmi a scrivere pensieri o idee istantanee in un diario ma a
cercare di metterle insieme, a dare loro un senso logico e magari a riunirle in
un libro.
Qual è stato il tuo primo testo?
Il mio primo romanzo, scritto negli anni universitari, si
intitola “Oltre le nuvole”, la storia di un ragazzo che, sul finire
dell’adolescenza, si rende conto che la vita non è quel sogno perfetto in cui è
stato a lungo convinto di vivere, ma è fatta di sbagli, di bugie, di amici che
si innamorano della tua ragazza e ti tradiscono. Eppure, anche se non è
perfetta, rimane comunque la sua vita e dovrà trovare un modo per affrontarla e
andare avanti.
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non
riesci a leggere e/o a scrivere?
Mi piace molto sperimentare, mescolare i generi, soprattutto
quando scrivo racconti fantastici; mi riesce naturale inserire riferimenti
storici, atmosfere più horror e dark o anche momenti di passione, dipende
ovviamente dalla trama e dalla storia che sto raccontando. In generale mi
piacciono molto le storie con elementi che vanno al di là del reale e le storie
intimistiche, che mettono a nudo i sentimenti di un personaggio. Ci sono alcuni
generi che non conosco bene, come il western, lo steampunk, anche la
fantascienza, che è più complessa di quanto possa sembrare, per cui
oggettivamente avrei difficoltà a immaginare una storia di questo genere al
momento. In futuro chissà.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Per “Favola di una falena” sono stato fortunato, in
quanto nel 2015 ho partecipato al concorso “Primavera di racconti”, organizzato
da Panesi Edizioni, e sono arrivato primo, con il mio racconto fantastico “La
donna di fuoco”, vincendo così la pubblicazione. Con la casa editrice poi
abbiamo lavorato al perfezionamento del testo, sempre in un’ottica di confronto
e miglioramento reciproco.
Come è nata l’idea di “Favola
di una falena”? Cosa ti ha ispirato?
“Favola di una falena” racconta le avventure, e
soprattutto le emozioni, di quattro ragazzi di Viareggio dopo la fine delle
superiori, in quel momento di passaggio che è l’inizio dell’età adulta. Un
momento di scelte importanti e difficili, dall’università alla ricerca del
lavoro, un momento in cui i protagonisti (ma anche le persone normali) pongono
le basi degli uomini che saranno domani. C’è chi è più sicuro, come Jonathan,
chi è costretto dagli eventi, come Leonardo, chi è insicuro, come Francesca, e
chi, infine, come Veronica che sceglie di inseguire i propri sogni, pur senza
sapere dove la porteranno. L’ispirazione è nata dalla vita di tutti i giorni,
mia e delle persone che mi stanno accanto, persone umane, con le loro ambizioni
e i loro sacrifici, che volevo omaggiare, forse anche per ricordare al lettore
che i loro turbamenti, a quell’epoca, non sono e non sono stati i soli a
provarli.
Quanto c’è di te in questo testo?
Beh, credo che ci sia un po’ di me in tutti i personaggi,
a partire da Francesca, ragazza introversa che ama scrivere, perché solo
scrivendo può tirare fuori se stessa, passando per Leonardo, che mette sempre
prima il dovere del piacere, Veronica, gran sognatrice e ragazza combattiva nel
perseguire i propri sogni, per arrivare a Jonathan, l’irriverenza fatta
persona, che rappresenta forse quello che vorrei essere. Difficile dirlo, di
sicuro sono affezionato a tutti, siamo amici ormai!
Tutto il resto non conta, tutto il resto si ferma alle porte della nostra amicizia.
Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo
hai superato?
A volte succede. La scrittura è qualcosa che
difficilmente si può fare a comando, per cui può accadere che nei momenti con
maggior tempo libero non sia ispirato o non riesca a mettere su carta quello
che vorrei, e invece, in altri momenti (anche quando sono fuori, o in giro)
ecco che arriva l’idea, l’ispirazione e la smania di scrivere. Riguardo al
superare il blocco, credo che ognuno reagisca a modo suo. Se vedo che una frase
o un capitolo non vengono, allora stacco, mi dedico ad altro, leggo un libro,
faccio una passeggiata, cerco di staccare la mente, inutile forzarla, c’è il
rischio di mandare tutto all’aria. Di sicuro, se un’idea è buona, e se ci
crediamo, anche il modo giusto per raccontarla verrà da sé.
TITOLO: Favola di una falena AUTORE: Alessio Del Debbio
EDITORE: Panesi Edizioni GENERE: Narrativa per ragazzi
PREZZO: ebook 2,99 € PAGINE: 374
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Cosa vuoi comunicare con il tuo “Favola di una falena”?
Come dicevo sopra, “Favola di una falena” è un libro
scritto per sognare, per difendere chi lotta per i propri sogni, anche a costo
di mettersi contro la propria famiglia o i propri amici. Credo che tutti, più o
meno consapevolmente, a volte siamo costretti a mettere da parte i nostri
sogni, forse perché la vita ci piega, le responsabilità o gli eventi ci
impediscono di realizzarli. Ecco, forse dovremmo crederci un po’ di più e se
anche incontriamo difficoltà nel perseguirli, non rinunciare mai. Il messaggio
del romanzo è un messaggio positivo, di speranza, pur con la semplice, ma non
scontata, considerazione che spesso i sogni finiscono per avverarsi in modo diverso
da quel che ci saremmo aspettati, perché la vita è così, mutevole, e bisogna
saper cogliere le novità e quello che offre.
«L’amore è l’invenzione più bella dell’uomo e la più originale, poiché ognuno lo crea a modo suo. Ognuno è artefice del proprio amore e sceglie a chi destinarlo. Siate inventori, siate creativi. E innamoratevi. Nessuna vita vale la pena di essere vissuta senza amore.» (Azzurra)
Cosa pensi del Self-Publishing?
Credo che nell’attuale panorama editoriale italiano sia
un’arma a doppio taglio, nel senso che può permettere sia la diffusione di
testi, e di autori, meritevoli o con grandi potenzialità, sia di tanti testi
spazzatura che vanno a aumentare l’abnorme produzione libraria (che non è
fronteggiata, ahimè, da un corrispettivo aumento di lettori). Lo svantaggio
principale, a mio parere, è che se un autore diventa editore di se stesso, non
avrà nessuno che giudica oggettivamente il suo lavoro e quindi non saprà mai
quanto vale, quanto c’è di buono, quanto ancora si può migliorare. Dall’altro
lato è indubbio che i tempi lunghi di risposta delle case editrici (quando
rispondono) e soprattutto il minimo guadagno garantito all’autore (5, 6, a
volte il 10%, una miseria, paragonata a tutto il lavoro che c’è stato dietro)
possano spingere molti giovani scrittori verso l’autopubblicazione, anche solo
per iniziare, per farsi conoscere, per avere un’idea del mondo editoriale. Non
so, a volte sono stato tentato anch’io ma poi penso che dovrei fare tutto da
solo e mi prende un po’ male. Preferisco avere l’aiuto di chi lavora
professionalmente nel settore e dedicare le mie risorse alla scrittura.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Scrivere, scrivere e scrivere. Al momento sto scrivendo
alcuni racconti fantastici ispirati a leggende toscane, che spero di riunire in
una nuova antologia entro fine anno, e sto correggendo il secondo capitolo di
una trilogia urban fantasy tutta italiana, il cui primo libro uscirà
nell’estate 2017 per una casa editrice lombarda. Ovviamente non vedo l’ora,
sarà il mio primo romanzo fantastico e sono molto emozionato! J
Grazie a Alessio
Del Debbio per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona
scrittura!
Grazie Ornella per avermi ospitato sul tuo blog!
Grazie mille! :)
RispondiEliminaGrande Ale :) ho già avuto modo di saggiare le capacità di questo giovane scrittore, sono curioso di spaiare sugli altri suoi testi e su quella saga fantasy di prossima pubblicazione.
RispondiEliminaGrazie soprattutto per il giovane! :-)
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