Disponibile su amazon. |
AUTORE: Elsa Zambonini Durul
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Giallo/Psicologico/Thriller
PREZZO: eBook 2,99 €
PAGINE: 187
TRAMA
O STIVALE D’ORO DI ISTANBUL (Potere, amore e morte fra Italia e Turchia)
Sullo sfondo di una città esotica e accattivante, Lo stivale d’oro di
Istanbul mette in scena un intreccio di colpi di scena, amore e
avventura, ma soprattutto il percorso di crescita di una donna che deve
imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia. Il
genere tende al giallo, anche se non risponde tanto alla domanda: ”Chi è
il colpevole?”, quanto piuttosto: ”Qual è veramente l’entità della sua
colpa ?”.
È il retaggio famigliare a spingere Lisa ad accettare un posto come insegnante di lettere nel prestigioso liceo italiano di Istanbul, sfidando l’opposizione del padre che ha sempre cercato di tenerla lontana da quella città.
Lì arrivata, diventa amica di Melisa, la psicologa della scuola, e di Giulia, una vicina di mezz’età. Entrambe sembrano avere qualcosa in comune con sua madre, sulle cui tracce Lisa ha deciso di andare a Istanbul. Il padre non le ha mai parlato di lei e Lisa ha finito per idealizzarla.
Dalle informazioni che raccoglie, Lisa scopre una madre molto più fragile di quella che ha immaginato per tanti anni, così fragile da aver bisogno di un supporto psicologico. Suzan, la mamma di Melisa, psicanalista, oppone alla sua richiesta di informazioni e di aiuto una fredda ostilità. Con uno stratagemma Lisa riesce comunque a recuperare la documentazione sulla madre. Facendosi aiutare da Giulia decifra la cartella clinica, e così si delinea davanti a lei l`immagine di una madre succube di un marito geloso e violento che, per anni, l’ha costretta a rinunciare alla sua personalità (e al pianoforte, la sua vera passione).
Lisa è scossa dal ritratto del padre, tanto più che un uomo spregevole la informa di aver condiviso con lui un’esperienza vergognosa. L`immagine ideale del genitore è in pezzi. E Melisa si ammala seriamente. Quando viene a scoprire la verità sulla vicenda del padre - Lisa ne parla con lui per telefono. Lui non le dà spiegazioni e sparisce. Lisa lo intravvederà, per caso e senza potergli parlare, nella vecchia casa dei nonni materni in restauro. Dei lavori si occupa Emre, il fratello architetto di Melisa, che da qui in poi accompagnerà Lisa nelle sue indagini.
Il bandolo del mistero sembra essere un prezioso manufatto chiamato Lo stivale del sultano, nel cui nome sono riassunti simboli italiani e turchi. Lisa ed Emre si mettono alla sua ricerca, sperando così di intercettare il padre di Lisa. Melisa, intanto, deve sottoporsi a pesanti terapie che coinvolgeranno Lisa al di là di ogni sua aspettativa. Quando, durante un viaggio in Italia, nella vecchia casa di Treviso trova il frammento di una lettera, incomincia a intuire la sconvolgente verità. Dopo altri colpi di scena, fatti i conti col passato, Lisa resterà a Istanbul città magica che si è indelebilmente insinuata nel suo cuore e nel suo destino.
È il retaggio famigliare a spingere Lisa ad accettare un posto come insegnante di lettere nel prestigioso liceo italiano di Istanbul, sfidando l’opposizione del padre che ha sempre cercato di tenerla lontana da quella città.
Lì arrivata, diventa amica di Melisa, la psicologa della scuola, e di Giulia, una vicina di mezz’età. Entrambe sembrano avere qualcosa in comune con sua madre, sulle cui tracce Lisa ha deciso di andare a Istanbul. Il padre non le ha mai parlato di lei e Lisa ha finito per idealizzarla.
Dalle informazioni che raccoglie, Lisa scopre una madre molto più fragile di quella che ha immaginato per tanti anni, così fragile da aver bisogno di un supporto psicologico. Suzan, la mamma di Melisa, psicanalista, oppone alla sua richiesta di informazioni e di aiuto una fredda ostilità. Con uno stratagemma Lisa riesce comunque a recuperare la documentazione sulla madre. Facendosi aiutare da Giulia decifra la cartella clinica, e così si delinea davanti a lei l`immagine di una madre succube di un marito geloso e violento che, per anni, l’ha costretta a rinunciare alla sua personalità (e al pianoforte, la sua vera passione).
Lisa è scossa dal ritratto del padre, tanto più che un uomo spregevole la informa di aver condiviso con lui un’esperienza vergognosa. L`immagine ideale del genitore è in pezzi. E Melisa si ammala seriamente. Quando viene a scoprire la verità sulla vicenda del padre - Lisa ne parla con lui per telefono. Lui non le dà spiegazioni e sparisce. Lisa lo intravvederà, per caso e senza potergli parlare, nella vecchia casa dei nonni materni in restauro. Dei lavori si occupa Emre, il fratello architetto di Melisa, che da qui in poi accompagnerà Lisa nelle sue indagini.
Il bandolo del mistero sembra essere un prezioso manufatto chiamato Lo stivale del sultano, nel cui nome sono riassunti simboli italiani e turchi. Lisa ed Emre si mettono alla sua ricerca, sperando così di intercettare il padre di Lisa. Melisa, intanto, deve sottoporsi a pesanti terapie che coinvolgeranno Lisa al di là di ogni sua aspettativa. Quando, durante un viaggio in Italia, nella vecchia casa di Treviso trova il frammento di una lettera, incomincia a intuire la sconvolgente verità. Dopo altri colpi di scena, fatti i conti col passato, Lisa resterà a Istanbul città magica che si è indelebilmente insinuata nel suo cuore e nel suo destino.
NOTIZIE SULL'AUTORE
Elsa Zambonini Durul nasce a Belluno dove lavora per qualche
anno in un istituto previdenziale e poi, laureatasi, insegna lingua
inglese nella scuola statale. Dopo il matrimonio con cittadino turco si
trasferisce a Istanbul dove prosegue la sua attività didattica per
qualche anno al Liceo Italiano, esperienza che ha riversato nel romanzo.
Esperta di astrologia (scuola Morpurgo) e amante dei viaggi culturali
ed esotici, è profonda conoscitrice della cultura turco-levantina e
della realtà di Istanbul, dove risiede tuttora. Appassionata da sempre
di scrittura, esprime la sua vena creativa, oltre che con romanzi, anche
collaborando con racconti di viaggi a La Gazzetta di Istanbul: mensile
del Circolo Roma, associazione culturale-ricreativa della comunità
italiana in Turchia.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ