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9 ottobre 2020

FILM - Enola Holmes | Netflix

Fonte: www.netflix.com/it
Foto: www.netflix.com
 
In cerca della madre scomparsa, l'intrepida adolescente Enola Holmes usa le sue doti investigative per battere d'astuzia il fratello Sherlock e aiutare un lord in fuga. 
 

Enola Holmes è un prodotto Netflix dal cast sicuramente degno di nota, abbiamo Millie Bobby Brown che ormai sta diventando una star, Henry Cavill che ormai lo troviamo ovunque perché, come il parmigiano, sta bene su tutto (o quasi), la mia amata Helena Bonham Carter e Sam Claflin.  

Parto subito con il dire che il film è carino, un prodotto pensato per un pubblico giovane ma che può intrattenere tutti. 

Sugli attori non c'è niente da dire, sono bravi, il problema è stato la costruzione dei personaggi, più che altro quella dei due Holmes che in questo film perdono un po' di carisma quasi per far emergere Enola che comunque da protagonista emerge già da sola.   

Enola è una ragazza cresciuta per essere indipendente, vuole essere fuori dagli schemi dell'epoca e ci riesce. Sherlock è un personaggio poco deciso, oserei dire titubante, forse non il detective che ci si aspetterebbe, mentre Mycroft è terribilmente irritante, stolto e tirchio e sinceramente è la versione più brutta che abbia mai visto. Eudoria è un personaggio che forse andava approfondito, insieme al marito di cui non si sa poco e niente, un po' la curiosità resta. Alcune presenze secondarie sono buttate nel mucchio giusto per esserci e non mi è piaciuto. Ad esempio Lestrade è una macchietta.

La trama parte in un modo e a metà, di botto, cambia direzione, si comincia con la ricerca di una madre scomparsa al salvare un Lord. Fondamentalmente le due linee narrative poggiano sulla stessa base: la politica. Il cambio è molto brusco, sottolineato dalla stessa Enola. Le linee narrative non sono proprio ben gestite perché a volte c'è confusione.

La fotografia del film è molto accesa al principio, quando ci troviamo in campagna con Enola mentre quando si sposta a Londra diventa più cupa, una netta distinzione non solo di ambientazione ma di fasi, come se segnasse il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta di Enola... almeno a mio parere.

Il ritmo del film parte veloce e decade enormemente, manca di equilibrio. L'inizio è molto frenetico ed Enola parla spesso in camera introducendoci alla sua famiglia e a se stessa, le riprese sono alternate ad animazioni, questo rende l'incipit abbastanza infantile. Che Enola parli allo spettatore può piacere o meno, il problema non è solo il parlato ma anche di sguardi, a volte si nota palesemente il personaggio rivolgere gli occhi alla camera come se lo spettatore fosse lì e questo accade soprattutto nella prima parte e sul finale. Opinione personale: mi infastidisce questo espediente narrativo, mi porta fuori dalla messa in scena. La seconda parte del film è lenta, mi sono trovata a esclamare: Che pa**e.

Nel complesso una visione piacevole che nonostante i difetti mi spinge a voler conoscere meglio Enola Holmes.

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