Nuova intervista oggi con noi...
Mi chiamo Stefano Pietri e sono nato nel 1963 a Roma, dove tutt’ora risiedo e sono
appassionato di lettura e scrittura.
Sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e ho curato per diversi anni la rubrica “Hot dogs
– la voce del bastardino” sul sito Internet www.bau.it
Ho vinto un premio nel 2007 su www.7Mates.com – Racconti di viaggio, con il racconto “Un
Tombolino in America”, diario di un viaggio negli USA e Canada, raccontato con gli occhi e la
penna di bimbo di 4 anni.
Finora ho pubblicato 3 romanzi:
Uozzamericanboys, Edizioni Tracce, 2007. Si tratta di un breve romanzo ispirato e
dedicato al grande Alberto Sordi.
Non credevo di trovarti su facebook, Aletti editore, 2011, finalista a Casasanremo
writers 2012;
Hypnos, LFA Publisher, Novembre 2019, “giallo psicosentimentale” appena pubblicato
e in ristampa.
Finora ho pubblicato 3 romanzi:
Uozzamericanboys, Edizioni Tracce, 2007. Si tratta di un breve romanzo ispirato e
dedicato al grande Alberto Sordi.
Non credevo di trovarti su facebook, Aletti editore, 2011, finalista a Casasanremo
writers 2012;
Hypnos, LFA Publisher, Novembre 2019, “giallo psicosentimentale” appena pubblicato
e in ristampa.
Grazie! Ho cominciato al liceo, dilettandomi con i compiti in classe d’Italiano a tema libero e scrivendo i testi delle canzoni del mio gruppo musicale.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Beh, all’inizio ho pubblicato con case editrici che richiedevano l’acquisto di un certo numero di copie del libro, poi finalmente sono arrivato a pubblicare senza nessun contributo da parte mia ed è stata una grande soddisfazione.
Come è nata l’idea di Hypnos? Cosa ti ha ispirato?
Mah, precedentemente avevo scritto storie in qualche modo autobiografiche, quindi ho pensato di cambiare e provare a cimentarmi in un genere per me nuovo, dove ci sono mistero, giallo e psicologia, oltre alla parte sentimentale, che avevo già trattato nel precedente “Non credevo di trovarti su facebook”.
Quanto c’è di te in questo testo?
Io credo che ogni scrittore metta qualcosa di suo nelle storie che scrive e nei personaggi che descrive, anche se non lo fa volutamente. Nel mio caso credo ci sia il piacere di descrivere il protagonista come un ragazzo simpatico, che ha voglia di vivere e che è appassionato di musica (altro tema ricorrente nei miei romanzi).
Cosa vuoi comunicare con il tuo Hypnos?
Veramente non ho intenzione di dare messaggi o comunicare qualcosa in partitcolare, non è nelle mie caratteristiche. A me piace soprattutto raccontare, descrivere situazioni e personaggi, sia complicati, sia divertenti, cercando di suscitare interesse nel lettore mettendo qual pizzico di mistero che a me piace molto.
Paolo è un ragazzo brillante che, oltre a lavorare, suona in un gruppo rock e svolge una vita apparentemente normale, a eccezione di una parte buia rappresentata dalla tragica morte dei suoi genitori in un incidente, che ha lasciato orfani lui e la sorella Laura e che tornerà alla luce nella seconda parte della storia. Questa apparente normalità della sua vita viene meno a seguito dell'uccisione di tre ragazze, tutte abitanti nello stesso quartiere di Roma (Monteverde) e che avevano avuto poco tempo prima una breve relazione con lui. Questi avvenimenti turbano il protagonista, ma le cose si complicano ancora di più quando questi conosce Fabiola. Paolo infatti se ne innamora e, visto quello che è accaduto alle altre ragazze, teme per la sua incolumità. Cerca così di evitare che il loro rapporto si spinga oltre una certa soglia, con il rischio del probabile omicidio della sua amata. Ciò porterà i due a lasciarsi con molta sofferenza per entrambi. Per cercare di trovare una via d'uscita alla confusione in cui si ritrova, Paolo intraprende un duro percorso di analisi interiore con uno psicologo, che da questo momento avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia. Egli cercherà infatti, attraverso sedute descritte con accuratezza, di portare il suo paziente a scoprire le cause remote che lo hanno portato a ritrovarsi nell'attuale situazione di difficoltà. Quando Laura, sorella maggiore che vive ad Orvieto con il figlio, va a trovare Paolo a Roma, in circostanze casuali conosce Fabiola e, credendo di fare la cosa giusta, le racconta di Paolo e dei motivi dei suoi strani comportamenti con lei, lasciando nella ragazza un comprensibile turbamento. Un giorno a una festa Paolo e Fabiola s'incontrano casualmente, con grande imbarazzo, ma anche con un atteggiamento che lascia spiragli per rivedersi. Dopo aver sperimentato anche l'ipnosi (da qui il titolo del libro), Paolo arriverà finalmente a scoprire dove si cela la verità, anche se la sorte ha ancora in serbo per lui più di un colpo di scena finale.
Cosa pensi del Self-Publishing?
Lo ritengo un’esperienza da provare. Non ho approfondito più di tanto l’argomento, perché ho trovato case editrici che mi hanno proposto la pubblicazione del mio libro, però ho letto di alcuni scrittori esordienti che stanno avendo soddisfazioni con pubblicazioni tramite Amazon. Però, ripeto, non so come sia questo percorso.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho voglia di scrivere un romanzo che parta da una storia vera questa volta. Mi piacerebbe raccontare romanzando un avvenimento singolare. Molti autori si sono cimentati in questo genere di pubblicazione e mi hanno affascinato.
Grazie a Stefano Pietri per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
Crepi il lupo! Grazie!
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