Il filo rosso di Alessia Coppola è un romance contemporaneo
che riprende il tema del destino. In questo caso l’attenzione si focalizza
sulla cultura orientale, citando la leggenda del filo rosso e la simbologia del
dragone azzurro.
Allyson, la protagonista di questa storia,
è un’artista dall'animo sensibile, è un personaggio che, almeno a me,
trasmette insicurezza, malinconia e tanta voglia di trovare la persona giusta
con cui condividere il mondo, ma che purtroppo si trova spesso legata per
timore o per un malsano affetto alle persone sbagliate.
Quando finalmente
arriva la luce nella vita di Allyson, un’amicizia che profuma d’amore,
lei
scappa e questo negarsi, la paura di progredire, è
una agonia sia per la protagonista che per il lettore che vorrebbe
spingerla ad
agire e a non fossilizzarsi sulle brutte esperienze, perché anche quelle
alla
fine portano alla crescita.
La storia d'amore è molto leggera, nasce da una sintonia e una affinità che si alimentano poco alla
volta, da una connessione mentale, un legame di anime. Una relazione che sboccia
da sguardi, non detti, ansie che sono un dolce tormento in attesa che qualcosa inneschi
la fiamma dell’amore che è lì, che aspetta di divampare. Attesa è la parola chiave,
perché si è rapiti proprio dall'evoluzione graduale dei sentimenti, in
quel vortice di sensazioni e dubbi dei personaggi che imbriglia il
lettore, ansioso che le due anime al capo del filo si ricongiungano.
Lo stile del romanzo è descrittivo, si percepisce ogni ambientazione, da quella
cittadina di San Francisco a quella tra le mura di casa tra libri, tele,
pennelli e piccoli dettagli quotidiani. E, ovviamente, anche
l'interiorità dei personaggi, in particolare quello della protagonista
siccome il testo è in prima persona.
Unico neo: a volte si sente la mancanza di un colpo forte, di energia, di passione, irruenza... ma chi conosce l'autrice sa bene che ha uno stile delicato, raffinato e misurato.
Secondo la leggenda cinese del filo
rosso del destino, ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso
legato al mignolo della mano sinistra: questo ci lega indissolubilmente a
coloro cui siamo destinati. Tempo, spazio, circostanze non contano.
Finché le anime sono in vita il filo le lega. Allyson non sa chi troverà
in fondo al suo filo. È amareggiata, certa ormai che il vero amore sia
solo una chimera, come quel dragone azzurro di cui favoleggiava l’amica
cinese Lin Mei, e che avrebbe dovuto guidare la sua strada per la
felicità mentre invece l’ha solo illusa.
L’unica soluzione è cercare rifugio in quella stanza che profuma di trementina e ha i colori di una tavolozza d’artista.
Ally si fa curare dalla pittura, il suo primo amore, e chissà che cosa
emergerà da quella tela. Forse il futuro che lei desidera per se
stessa...
Testo fornito dall'editore
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