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31 gennaio 2020

RECENSIONE - Blood Type di K.A. Linde | Newton Compton Editori

Torno a recensire Urban Fantasy: Blood Type di K.A. Linde. Il romanzo è ambientato nel futuro e parla di vampiri... magari questo si può intuire dal titolo.

Blood Type ci inserisce in una società divisa tra ricchi e poveri; i vampiri esistono, sono tra noi, sono arrivati a essere anche potenti e a fondare aziende per i loro comodi, come la Visage, che assume uomini e donne per fare da sacche di sangue personali: ottima paga, vitto e alloggio inclusi, ma devi "stare sotto il pacchero" (stare agli ordini, a disposizione, sottometterti). 

La nota originale del testo, oltre all'imprenditorialità dei vampiri, sta nel ruolo che hanno le tipologie di sangue in quanto un vampiro nutrendosi del proprio gruppo sanguigno non diventa il mostro che dovrebbe essere, e qui si direbbe "ottimo, abbiamo la soluzione ora che si è scoperta la cura ai loro istinti predatori" e invece no, perché da perfetti ex umani st***** i vampiri si sentono superiori alla loro razza d'origine, perciò si nutrono, sfruttano e ammazzano il prossimo non curandosi delle conseguenze; tanto i vampiri ricchi hanno mezzi e possibilità per insabbiare tutto e gli umani si confermano st***** perché invece di debellare il fenomeno lo assecondano. Per i soldi non si guarda in faccia a niente. Insomma, capito in che società ci troviamo? 

La protagonista, Reyna, è una ragazzina che finiti gli studi di base non riesce a trovare lavoro e quindi si propone come sacca umana per aiutare la famiglia, viene assegnata a un vampiro molto potente ai vertici della Visage e inizia un rapporto che mi ha ricordato un po' quello tra Christian Grey e Anastasia, solo che Reyna è un po' più sveglia dal punto di vista sessuale e non si vergogna di ciò che prova e desidera. Reyna è un controsenso, da un lato è responsabile, mostrando una certa maturità, ma dall'altro è terribilmente infantile. Seppur consapevole del suo ruolo e dei vincoli, fa un po' il ca...ctus che gli pare e il suo vampiro capo, Beckham, glielo consente senza alterarsi troppo. Io ho trovato contraddittori entrambi i personaggi e alcuni momenti piuttosto insensati. Un esempio? Il primo giorno di lavoro, nonostante le raccomandazioni, Reyna fa l'opposto di quanto indicato, l'OPPOSTO. Ma ehi, non fa niente.
Senza contare che il temuto e rispettato vampiro Beckham, ora sulla retta via, si invaghisce della ragazzina infantile con una velocità disarmante e, NO, che lei abbia un sangue profumatissimo e che sia bella non mi pare una motivazione sufficiente.
Reyna è spaventata e attratta da Beckham, ovviamente tutto si poggia sulla sola base estetica; Beckham invece ha voglia di farsela perché carina, stop.
Per me la loro connessione è forzata e evolve rapidamente senza un motivo apparnte, improvvisamente tra i due scatta qualcosa. Magari un lettore diversamente sensibile riuscirà a cogliere la bellezza di questa specie di colpo di fulmine a scoppio tardivo, ma io non ci riesco.
Quando poi Reyna inizia a chiamare Beckham con il diminutivo di Beks mi cadono le braccia, nel contesto in cui ci troviamo (serioso, formale, ansiogeno perché si è nella tana dei vampiri) risulta ridicolo come appellativo. Beckam, forse peggio di Reyna, non è stato ben delineato, ha degli scivoloni che gli fanno perdere quell'aurea autoritaria e fascinosa che gli si attribuisce al suo ingresso in scena.

La storia è narrata in terza persona, ha dei colpi di scena ma in realtà sono abbastanza prevedibili, quindi sono dei colpetti, buffetti...

Detto ciò, penserete che il romanzo non mi sia piaciuto, ma non è così.
 
Blood Type è assolutamente nelle mie corde come genere e le idee legate al sangue, all'impresa vinicola dei vampiri che spillano sangue e mandano avanti l'economia mi piace molto.
I vampiri supremi a capo di un impresa e non isolati in castelli e caverne,  ha portato tutto su un piano molto attuale è l'ho trovato intelligente... i dirigenti succhiano il sangue ai sottoposti, nella vita di tutti i giorni siamo più o meno a quel punto, no? XD  Il legame tra finzione e realtà penso sia il punto forte del testo, soprattutto nella situazione economica attuale dove il divario tra ricchi e poveri si amplia.

Il problema di questa storia dalle basi interessanti sono proprio i due protagonisti, dall'insta-love sconcertante e al modo di fare incoerente che rende sia Reyna che Becks, a tratti, grotteschi.

Lo stile dell'autrice è semplicissimo, diretto, il libro si legge in un soffio e mi amareggia il non veder sfruttate le potenzialità delle idee per perdersi in una love story poco originale condita di momenti di erotismo che vorrebbero far emergere una coppia che sarebbe potuta emergere diversamente e con un andamento, magari, più graduale o quantomeno più credibile.

Vi consiglio la lettura? Alla fine sì, perché comunque è un testo piacevole di intrattenimento, veloce da leggere, ma va preso con leggerezza. Il seguito è previsto per fine febbraio, io vorrei leggerlo perché magari quei tratti interessanti lasciati passare potrebbero essere sviluppati maggiormente. Chi vivrà, leggerà...


Reyna Carpenter non ha avuto scelta. Per sopravvivere in un mondo oscuro, in cui soldi e potere sono in mano a una ristretta élite, ha deciso di vendere il suo corpo. E così è diventata un'escort, destinata a soddisfare la sete di sangue del magnetico e pericolosissimo Beckham Anderson. Beckham è un vampiro. Ancora più bello, ricco e potente di come Reyna si era immaginata. Ma c'è una cosa destinata a sconvolgere tutte le sue certezze: Beckham non ha intenzione di bere il suo sangue. In un mondo lacerato da una spietata guerra per la sopravvivenza, Reyna imparerà che ognuno è costretto a indossare una maschera. E che dietro quella di Beckham si nasconde un segreto inconfessabile...



Testo fornito dall'editore

2 commenti:

  1. La penso esattamente come te, é un romanzo che si fa detestare e piacere allo stesso tempo. La parte romance è un non-sense assoluto, non sai quanto mi sono incavolata per tutte le somiglianze con Twilight e 50 sfumature. Volevo qualcosa di nuovo nella relazione umana/vampiro ma nisba Y_Y Mentre il contesto mi ha incuriosito e molto, sarà uno dei pochi motivi per cui leggerò il seguito.

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  2. Hai trovato le parole giusto, è un amore odio con questo romanzo.
    Twilight non me lo ricorda tanto a parte il sangue profumato, forse 50 sfumature un po' si più. Il contesto è la parte più interessante, spero sia sfruttato di più in seguito :)

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