FILM - Avengers Endgame | Attenzione SPOILER

Fonte: Marvel Entertainment

Parlarvi di Avengers Endgame per me è difficile perché rimarca un’era ormai conclusa, 11 anni di eroi e di MCU.

Il film si può dividere idealmente in tre parti, una lunga parte di preparazione, dal ritmo piuttosto lento e a tratti noioso (perdonatemi); una piccola parte di transizione che inizia a velocizzare la narrazione e a renderla più avvincente; e il dinamico, incredibile, stupefacente finale che vale tutto il film.

Come al solito ci sono elementi umoristici piacevoli e atti ad alleggerire, a parte una forzatura su un determinato personaggio...

Avengers Endgame non è perfetto, alcune “cose” sono state buttate lì nel mucchio senza approfondimento o tempo necessario per essere assimilate... ma non potevano realizzare un film di sei ore e lo comprendo.

Prendete viveri perché il post è luuungo.

ATTENZIONE SPOILER

Apertura pre-sigla, la scomparsa della famiglia di Clint. Iniziamo bene.

Fonte: Marvel Entertainment

Dai trailer sappiamo che Iron Man è nello spazio con Nebula, sta per esalare l’ultimo respiro nella navicella in avaria quando una luce lo illumina di immenso e, come mi aspettavo, Tony è recuperato niente di meno che da Captain Marvel. Qui possiamo riscontrare la mancanza di un passaggio introduttivo di Carol Danvers nel gruppo degli Avengers, l’unica nozione che abbiamo del suo arrivo è una scena post-credits e quindi non sappiamo bene come si ritrovi ad andare nello spazio a salvare il nostro miliardario, play boy, filantropo.

Fonte: Marvel Entertainment

Segue la vendetta degli Avengers che con l’aiuto di Captain Marvel raggiungono Thanos per recuperare le gemme e invertire lo schiocco, fanno il mazzo a Thanos ma le gemme sono state distrutte giusto un paio di giorni prima... Thor si inca**a e decapita il titano.

"Chi non ha mai viaggiato nello spazio?"
Fonte: Marvel Entertainment

Ant-Man trascorre cinque anni, per lui cinque ore, nel regno quantico, viene salvato da un topo che passa sul pannello di controllo del portale che lo sputa fuori. Un modo un po’ forzato di gestire la situazione... Un topo? Raga…

Scott piomba in un’ambientazione quasi post-apocalittica e quando si trova davanti decine di memoriali quasi infarta all’idea di trovarci il nome della figlia che poi becca a casa, fortunello.

Ci sono sate critiche al fatto che non si mostri bene la situazione dell’umanità, il dolore di tutti, ma solo quello degli Avengers. Continuo a dire che un film di sei ore non sarebbe stato possibile, dunque accontentiamoci del dramma trasmesso dagli Avengers (comunque esseri viventi campione del disastro e della perdita), dal gruppo di sostegno gestito da Steve che, dopo cinque anni, raccoglie ancora membri disperati; il ragazzino che sfugge alle domande di Scott come se fosse sotto shock; le persone dinanzi ai memoriali alla ricerca di nomi; insomma, un accenno di come stia messa la popolazione della terra lo abbiamo, vediamo anche un certo stato di abbandono e una  fotografia cupa a simboleggiare il dramma: un’eco di  morte.

Dopo il film serviva un gruppo di sostegno anche a me!
Fonte: Marvel Entertainment

Grazie ad Ant-Man si apprende la possibilità di viaggiare nel tempo, così dopo un brainstorming gli Avengers rimasti alla base decidono di approfondire e chiedere aiuto ai due geni del gruppo che latitano, appunto, da circa cinque anni.

Iron Man stupisce tutti ritirandosi in una baita dove mette su invenzioni e famiglia, ha una bambina, e questa novità mi sciocca. Siccome lui, fortunello n. 2, non ha perso l’amore della sua vita, ha paura, ora, di perdere tutto, quindi si rifiuta di collaborare, anche se lo fa in segreto. Quando chiede a Pepper se fosse il caso di fermarsi, andare a letto e dimenticare tutto, lei risponde: riusciresti a riposare?
NO. Anche perché Tony si sente in colpa per Peter.

"Ho perso il ragazzo Cap"
Fonte: Marvel Entertainment

Tony non riesce a essere egoista anche se sembra il contrario, raggiunge la base degli Avengers che intanto stanno sperimentando i viaggi nel tempo con scarsi risultati con l’assistenza dell’altro genio vendicatore: Barner, che in questo caso è professor Hulk, ovvero il corpo di Hulk con la mente di Barner; a questa fusione è spiegata superficialmente e qui abbiamo un altro mancato approfondimento, ma pazienza.

Prima di partire per il passato e recuperare le gemme, Hulk e Rocket si recano a New Asgard a riprendere Thor. Altro buco nero: da dove è uscita 'sta cittadina, come, quando l’hanno costruita? E Valchiria da dove salta fuori, dove è stata, come e quando è arrivata sulla terra dopo l’attacco di Thanos alla nave asgardiana?
Sorvolando ciò...
Troviamo Thor imbruttito: barba e capelli incolti, selvaggi, arruffati e una pancia da bevitore di birra.
Rocket: Ssembra in gelato sciolto.

 Il nostro Dio del tuono, qui più zio del tuono, resta in queste condizioni tutto il film, si marcia molto su questa sua forma sottotono, e da divertente diventa grottesca. Un finale non degno per Thor in questa macro-fase di Avengers.

Fonte: Marvel Entertainment

Recuperare le gemme in diversi luoghi e tempi porta i nostri Avengers ad affrontare il passato con un sapere diverso e che usano per aggirare gli ostacoli. Cap America si spaccia per uno dell'Hydra e lo trovo geniale.
C’è un forte richiamo ai film precedenti.

Punti cruciali sono Captain America che rivede Peggy e soffre, Iron Man che parla amichevolmente con il padre e per la prima volta lo abbraccia. 
Punto cruciale perché Steve Rogers perché capisce di aver sprecato una parte della sua vita non avendo mai agito per se stesso, mentre per Tony perché comprende suo padre e cambia atteggiamento, sia perché illuminato dall’esperienza sia perché da padre a sua volta comprende meglio il suo genitore. Infatti con Peter poi si scioglie.

Durante il viaggio nel passato Nebula, in un modo per me poco chiaro, si connette alla Nebula del passato e Thanos scopre ogni cosa (il suo futuro e i piani dei vendicatori) organizzando, di conseguenza, un attacco.

Come sappiamo recuperare la gemma dell’anima significa sacrificio, sul bordo del precipizio Vedova nera e Occhio di falco combattono fino all’ultimo istante per sacrificarsi l’uno al posto dell’altro, ma conoscendo i programmi Disney+ molti avranno capito immediatamente a quale risultato avrebbe portato questo balletto… Nat ci saluta, una scena straziante. Gli Avengers erano la sua famiglia, aveva preso le redini di della squadra per cinque anni, e alla fine ha donato la sua vita. Adoravo Natasha… sempre marginale eppure fondamentale. 
Questo ci riporta a Gamora che essendo stata sacrificata per la gemma in nessun caso sarebbe potuta tornare, quindi si prende consapevolezza della perdita definitiva di un altro personaggio. Teschio Rosso ha sottolineato che lo scambio è per sempre.

Tutto faticato, un primo tempo pesantino, ma agguantate le gemme, Hulk indossa il nuovo guanto ideato da Stark e quasi perde un braccio per schioccare le dita, il potere è un fardello. Tutti tornano in vita, ma neanche il tempo di festeggiare che Thanos del passato arriva e attacca la base. Lo scontro diventa sempre più epico. Captain America riesce a brandire il martello di Thor (epico) e la lotta con il titano è fenomenale, molto dinamica. Quando Thanos chiama il suo esercito, quando Cap sembra cedere, iniziano ad aprirsi dei portali e i risorti a comparire, ci sono proprio tutti (tranne ovviamente Visione, Gamora, Loki e Nat) ed è una scena memorabile per: estetica, momento, colonna sonora… veder comparire l’intero Wakanda, maghi, guardiani, Valchiria, the wasp, tutti i buoni Marvel conosciuti fino a quel momento, dà una carica pazzesca.  Quando sbuca Spiderman e Iron Man lo abbraccia, sorprendendo lo stesso Peter, è toccante e richiama la scena di Tony con il padre. C’è una intensità emotiva palpabile, si percepisce il legame tra mentore e allievo e quanto l’uno tenga all’altro.

C'è un alternarsi di gioia e tensione, speranza e timore, un ottimo gioco che per lo spettatore è eccitante e devastate al contempo. 

Si susseguono azioni molto veloci dove il nuovo guanto con le gemme è conteso da Avengers e Thanos, sono minuti adrenalinici e scenicamente fantastici, da brivido. Quando Scarlet Witch sta per fare il c*lo a Thanos lui ordina un attacco a tappeto sacrificando anche alcuni dei suoi, ma la valanga di maghi portati da Doctor Strange apre scudi a raffica.

Improvvisamente le astronavi di Thanos smettono di colpire a terra e colpiscono in aria, obiettivo: Captain Marvel che nel film compare circa 20 minuti, inizio e fine. Non mi è piaciuta la gestione di questo personaggio. 

Fonte: Marvel Entertainment

Thanos riprende il guanto, sta per sterminare tutto l’universo per ricrearlo, tutti sono mezzi morti, Iron Man guarda Doctor Strange che solleva l’indice indicando UNO (una sola vittoria possibile).

"Io sono Iron Man"
Fonte: Marvel Entertainment

Io lì ho conferma di quello che volevo negare a me stessa, amando il personaggio di Tony Stark.

Iron Man comprende che non può fare altro che immolarsi, si getta sul titano, viene respinto e Thanos che dice: Io sono ineluttabile, poi schiocca le dita ma non accade nulla. Le gemme sono attaccate alla mano robotica di Tony che si prepara ad agire: Io sono Iron Man. La sua carriera da super eroe inizia con quella frase e termina allo stesso modo. Schiocca le dita e l’esercito di Thanos, boss compreso, si disintegra. Tony è schiacciato dal potere delle gemme e resta a terra, dando il via a una delle scene più tristi del film, dove questa volta è Peter Parker a vedere il suo mentore morire. Un richiamo a Infinity War a parti inverse.

Pepper, in veste di Iron Woman Rescue con la MARK1616, partecipando anch’ella alla battaglia, saluta il suo Tony: Staremo bene, puoi riposare Tony. 
Dalla poltrona avrei voluto dire: Ma io no! Non starò bene...

Il funerale è un altro colpo al cuore dove tutti sono presenti e si individuano immediatamente i vari gruppi di appartenenza: Black Panter con la sorella e la madre, Scott con la sua famiglia, etc.

Tony lascia un messaggio pre-registrato e conclude salutando la figlia come quando le dava la buonanotte: Ti amo tremila.

E io piango.

Iron Man era il mio eroe: milionario, play boy, filantropo e anche un padre, un marito, un amico.
La serie è iniziata con lui e si è conculsa con lui. Finale eccelso, ma devastante.

Il futuro è nebuloso e per questo non ci sono scene post-credits.

Captain America, come molti immaginavano, torna indietro nel tempo e vi resta per vivere una vita felice con la sua Peggy, un lieto fine per questo vendicatore che non ha peccato mai di egoismo o pessimismo e che si è sentito sempre fuori tempo. Lascia il suo scudo e ruolo a Sam... A SAM?
Scusate ma io questo personaggio come nuovo Captain Amrica non lo vedo proprio, avrei preferito lasciasse lo scettro a Bucky.

Thor è l’unico che resta ancora in gioco dei primi Avengers e si accolla ai Guardiani della galassia…

La visione di questo film mi ha lasciato il magone, 11 anni di personaggi e film, dire addio è difficile, ma la fine è parte della storia di un eroe.

Mado’ che tristezza…

Tra questo e il trono di spade mi vedo male.
Soffro 3000.

Note sparse

• Thor con i guardiani? Era Quill a un panino dall'obesità sulla navicella, come cambiano le cose.
• Valchiria regina di Asgard? Azz...
• Groot si è visto poco, lo volevo con Rocket. 
• Gamora è morta, ci dovremmo accontentare del rimpiazzo dal passato? A proposito, che fine ha fatto?
• I Credits con le foto degli Avengers principali e le loro firme è fantastico, alla fine quando appare Robert Downey Jr. è il delirio, applausi come se piovessero. 

Scusate se il post è lungo, magari confuso, magari con sviste, ma sono ancora sotto l'effetto del film e ci ho messo una vita a mettere insieme i pensieri.