INTERVISTA FRI19 - Alessia D'Ambrosio

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Nel mondo rosa FRI19 con Alessia D'Ambrosio.

Alessia D’Ambrosio nasce a Roma il 10 marzo 1982, cittá in cui attualmente vive con il marito e i suoi due figli. Consegue la laurea in Lettere e Filosofia e un master in Giornalismo e critica musicale. Studia canto e teatro per 10 anni collaborando con vari gruppi musicali e compagnie nella realizzazione di progetti all’interno del panorama laziale. Attualmente scrive sul suo blog Ci Sto Dentro Ma Non Troppo.

Benvenuta Alessia, quando è nato l’amore per il romance?
Ciao, e grazie infinite per lo spazio. Io sono una romantica nata, la mia fantasia ha sempre cavalcato sogni di amori impossibili e tragici, ma scriverli mi è sempre risultato difficile. Fino a un anno e mezzo fa in cui ho sentito come uno sblocco che ha spinto a mettere su carta un sogno che avevo fatto.

Ricordi la prima storia rosa letta? Cosa ti colpì allora?
Fu un Harmony, di cui non ricordo il titolo. Parlava di un avvocato e della sua giovane segretaria. Mi fece impazzire il modo in cui lui, burbero, piano piano si lasciava andare e lei, del tutto inesperta, era travolta dalle emozioni che il suo capo gli suscitava. Mi sembrò di essere nel libro e da quel momento iniziai a leggere romanzi rosa. Con una media di una decina a settimana, che per una ragazzina di dodici anni non è niente male.

Che tipi di romance ti piace scrivere?
Mi piacciono gli amori travagliati. Adoro i new adult in cui i personaggi sono più grandi e le scene di sesso più esplicite. Mi piace come vengono descritte quest’ultimo e ho scoperto che non è affatto facile.

Come definiresti la tua scrittura?
Semplice, chiara, reale.

Quando scrivi cosa speri di suscitare nel lettore?
Spero che il lettore riesca a immedesimarsi con i protagonisti, che abbia voglia di entrare nel libro e gridare o abbracciare lo sventurato che sto mettendo in difficoltà.

Quali sono i temi che più tratti nei tuoi romance?
Per ora il tema principe è stato quello dell’amicizia, non proprio quella canonica, però. Non sempre gli amici sono perfetti, a volte commettono errori, anche gravi, ma il bello è saper passare oltre e perdonare, quando è possibile.

Tendi a inserire scene piccanti nelle tue storie? Come le gestisci? Sono esplicite, velate, o lascia spazio all’immaginazione del lettore?
Le scene piccanti sono esplicite e cerco sempre di descriverle nel modo più dettagliato possibile. Non è facile scriverle, ma al tempo stesso divertentissimo.

Nei romance sei #teamprotagonistaingenua o #teamprotagonistatosta? Motiva la tua scelta di squadra.
#teamprotagonistaingenua. Adoro le ragazze che, come si suol dire, cadono dal pero. Mi piace quando tutto insieme si svegliano e reagiscono, passando da ingenuotte a sveglie.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
Spero di incontrare quante più autrici possibili e passare una bella giornata tutte insieme. Sarà una bella vetrina, ma soprattutto un’occasione per conoscerci tutte.

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Di sicuro ci sarà tutta la serie #Uncrossed, che per giugno dovrebbe essere conclusa. Se tutto va come deve, forse, riuscirò a portare anche un altro libro che è già in preparazione, ma di cui ancora non ho intenzione di dire nulla.

Grazie Alessia, che il FRI19 ti apra le porte su tante rosee novità.