Cari peccatori eccomi qui a recensire il secondo volume dedicato a Le ragazze di Verate di Virginia Bramati: Cercasi amore vista lago.
Questo romanzo ha la caratteristica di essere molto reale ma allo stesso tempo presenta elementi quasi fiabeschi. (Chiamiamola: una favola nella dura realtà.) Ovviamente è una sensazione molto personale, ma l'ambientazione così calorosa, la predisposizione della gente, quell'aria di ottimismo che si respira a Verate in alcuni momenti del romanzo hanno un non so che di fantastico.
Quello che mi piace particolarmente di Virginia Bramati è lo stile fluido, la chiarezza, il modo di esporre e il ritmo che riesce a conferire alla storia che non è lenta, ma cadenzata, e nonostante alcune tematiche toccate mai pesante o prolissa. Ha una leggibilità eccellente ed è una proprietà che io cerco nelle letture che per me devono essere un volo tra le pagine e non un viaggio su strada dissestata.
La protagonista è una ragazza di 33 anni un po' tradita dalla vita: una delusione, un contratto non rinnovato, la laurea da architetto appesa al chiodo, insomma Bianca vede decadere tutti i suoi sforzi e i suoi sogni, ma chiusa una porta si apre un portone e lei si rialza e riesce anche a trasformare la bestia nel principe azzurro mentre cerca di crearsi un futuro. Per quanto riguarda la bestia, si capisce subito che il suo comportamento "bestiale" è solo una facciata e che dietro ha un intero mondo di esperienze e di dolore. A me a primo imbatto non piace, ma poi... L'ambientazione di Verate è colorita, gradevole, dà l'idea di quella paradisiaca località che può esserti tanto amica quanto nemica a seconda di come ti poni nella comunità. I personaggi secondari sono un carinissimo contorno che accolgono il lettore come accolgono Bianca. Il romanzo è in prima persona e si entra in sintonia con la protagonista.
Penso che Cercasi amore vista lago sia una lettura molto piacevole e veloce, chi è in cerca di una storia attuale e simpatica, di uno stile limpido e dal ritmo ben scandito, troverà la serie di Virginia Bramati perfetta! Per me ovviamente la lettura è promossa.
Questo romanzo ha la caratteristica di essere molto reale ma allo stesso tempo presenta elementi quasi fiabeschi. (Chiamiamola: una favola nella dura realtà.) Ovviamente è una sensazione molto personale, ma l'ambientazione così calorosa, la predisposizione della gente, quell'aria di ottimismo che si respira a Verate in alcuni momenti del romanzo hanno un non so che di fantastico.
Quello che mi piace particolarmente di Virginia Bramati è lo stile fluido, la chiarezza, il modo di esporre e il ritmo che riesce a conferire alla storia che non è lenta, ma cadenzata, e nonostante alcune tematiche toccate mai pesante o prolissa. Ha una leggibilità eccellente ed è una proprietà che io cerco nelle letture che per me devono essere un volo tra le pagine e non un viaggio su strada dissestata.
La protagonista è una ragazza di 33 anni un po' tradita dalla vita: una delusione, un contratto non rinnovato, la laurea da architetto appesa al chiodo, insomma Bianca vede decadere tutti i suoi sforzi e i suoi sogni, ma chiusa una porta si apre un portone e lei si rialza e riesce anche a trasformare la bestia nel principe azzurro mentre cerca di crearsi un futuro. Per quanto riguarda la bestia, si capisce subito che il suo comportamento "bestiale" è solo una facciata e che dietro ha un intero mondo di esperienze e di dolore. A me a primo imbatto non piace, ma poi... L'ambientazione di Verate è colorita, gradevole, dà l'idea di quella paradisiaca località che può esserti tanto amica quanto nemica a seconda di come ti poni nella comunità. I personaggi secondari sono un carinissimo contorno che accolgono il lettore come accolgono Bianca. Il romanzo è in prima persona e si entra in sintonia con la protagonista.
Penso che Cercasi amore vista lago sia una lettura molto piacevole e veloce, chi è in cerca di una storia attuale e simpatica, di uno stile limpido e dal ritmo ben scandito, troverà la serie di Virginia Bramati perfetta! Per me ovviamente la lettura è promossa.
Bianca Maffei: 33 anni, una laurea in architettura e una passione per i cantieri. Nonostante lavori in uno studio importante, non perde tempo in riunione con i capi ma adora mettersi scarponcini e caschetto e andare dove le gru lavorano e i carpentieri danno forma allo spazio. Lei riesce a sentire la forma che la casa prenderà, a vederla quando ancora è fatta di pochi segni tracciati sul terreno, e questo la rende felice. Fino a che, con la crisi, non capita anche a lei di essere vittima di una “riorganizzazione”…
Il solo lavoro che riesce a trovare è in un’agenzia immobiliare fuori città, nel paesino di Verate. Lascia così Milano per mettersi alle dipendenze del geometra Volpe, pittoresco individuo dalle cravatte sgargianti e dall’etica discutibile. Eppure, appena arrivata a Verate, Bianca trova per sé un meraviglioso abbaino con vista sul fiume, proprio sopra la mitica Osteria Moretti dove le oche bianche chiacchierano con gli avventori e basta ascoltare attentamente per sapere tutto quello che accade in paese. Sarà proprio lì, all’ombra della plumbago in fiore, che Bianca scoprirà che cosa cercano davvero le persone, quando “cercano casa”: e quanto pericoloso sia giocare senza scrupoli con i loro desideri. Armata solo del suo “fiuto” specialissimo, dovrà fare i conti con i monolocali all’apparenza tristissimi, grandi metrature cui nessuno sembra interessato, con la terribile sensazione di essere finita in un vicolo cieco. Senza rendersi conto di essere invece partita per una grande avventura che la condurrà fino alla casa più meravigliosa che potesse immaginare…
Testo fornito dall'editore
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