Allegra è una bulimica della vita, instabile, bisognosa di affetto,
egocentrica e insicura nelle relazioni, ma al contempo ambiziosa, cinica, trascinante,
curiosa, sempre pronta a sperimentare le mille idee che si affollano nella sua mente. Nei
suoi racconti, che partono dall’adolescenza e la accompagnano nella sua vita adulta, si
intrecciano vicende che non si incontrano, ma che finiscono per annodarsi tutte sul cuore
e nell’anima di questa giovane donna, delineando il modo in cui le relazioni
contemporanee, e l’amore in particolare, vanno sgretolandosi.
Soggettività, menefreghismo, negligenza diventano i pilastri portanti di queste storie sospese, amare, carnali, che scavano un solco profondo nel desiderio inappagato di un riconoscimento e di una sicurezza irraggiungibile da parte di individui sradicati e insoddisfatti. Affetti nomadi è un romanzo pensato per frammenti, come frammentaria è la realtà contemporanea, come frammentarie e striscianti sono le relazioni che viviamo e che ci ostiniamo a credere possano durare per sempre.
Soggettività, menefreghismo, negligenza diventano i pilastri portanti di queste storie sospese, amare, carnali, che scavano un solco profondo nel desiderio inappagato di un riconoscimento e di una sicurezza irraggiungibile da parte di individui sradicati e insoddisfatti. Affetti nomadi è un romanzo pensato per frammenti, come frammentaria è la realtà contemporanea, come frammentarie e striscianti sono le relazioni che viviamo e che ci ostiniamo a credere possano durare per sempre.
AUTORE
Antonella D’Eri Viesti è dottoranda in Filosofia e teoria dei linguaggi presso l’Università degli Studi di Bari. Il cinema di Sorrentino, la letteratura italiana neorealista e la musica rock degli anni Settanta sono i tre vertici del triangolo in cui prende forma la sua scrittura.
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