Stagione di Anomia racconta ancora una volta l’esperienza del colonialismo, questa volta in un romanzo allegorico che richiama un po’ il mito Orfeo ed Euridice nella costruzione dell’intreccio.
TRAMA
Ma introdurre valori positivi in una società la cui classe dirigente è consumata da cupidigia e brama di potere diventa pretesto per una reazione che conduce a un'ondata di terrore. Agli avvenimenti si intreccia la ricerca del protagonista Ofeyi, che, novello Orfeo in cerca della sua Euridice, compie un viaggio terribile per salvare l'amante rapita Iriyise. Nel romanzo, scandito sugli eterni ritmi della natura in contrasto vivo con le distonie operate dall'uomo, l'amore si fa allegoria fondendo miti africani e archetipi europei, portandoci attraverso una contemporaneità in cui la devastazione fisica e morale mette ancora più a fuoco il cinismo di un'élite e la sconfitta di chi vi si oppone.
AUTORE
Wole Soyinka (Abeokuta, Nigeria 1934), attivista e scrittore educato in Nigeria e in Inghilterra, imprigionato in Nigeria negli anni ’60 a causa del suo impegno politico e civile, ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1986. Oggi riconosciuto come uno dei massimi autori africani della contemporaneità, ha scritto romanzi, testi teatrali e poesie, a cui si affianca un’importante produzione saggistica. Tra gli anni ’60 e ’90 Jaca Book ha pubblicato per la prima volta in italiano gran parte della sua produzione teatrale e narrativa. Nella collana Calabuig sono presenti anche i romanzi L’uomo è morto e Gli interpreti.
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