Buone letture estive con Lazy Book.
Un romance, una storia per ragazzi e un manuale di sopravvivenza per donne
positive: i libri dell’estate firmati Lazy Book.
In vacanza si legge di più, abbiamo più tempo, più luce e preferiamo fare ciò che amiamo, magari
all’ombra con i piedi in acqua, per questo oggi Lazy Book presenta le sue novità per l’estate, libri
per tutti i gusti e per tutte le età.
TRAMA
Sara e Thomas si incontrano da bambini in una piccola valle dell’Alto
Adige, dove lei trascorre le vacanze estive a casa dell’amatissimo nonno
paterno e lui vive con la famiglia: entrambi sono “mezzi italiani” e
“mezzi sudtirolesi”, perché la mamma di lei è veneta e il papà di lui di
origine napoletana. Il loro amore cresce con il tempo, ma alcuni
ostacoli li allontanano per anni.Si incontrano alla morte del nonno di Sara: qui ricomincia la loro storia e, mentre si dipana la matassa delle motivazioni che li avevano tenuti lontani (che fine hanno fatto le lettere di Thomas? Perché Sara sta sempre male?) la narrazione rivela continui flash back su quanto era successo negli gli anni passati. Intorno a loro tutta una serie di personaggi minori, ma incisivi: la difficile madre di Sara; gli amici di Thomas e il suo capo; la spontanea familiarità delle sorelle di Thomas; la frizzante amicizia di Paola. E il nonno, che anche dopo la sua morte, riuscirà a stupire i due protagonisti.
«Si è appena addormentata, Thomas, lasciala stare» gli disse Ruth.
«Voglio solo vederla, sorellina, apro la porta ed esco. Promesso.» Non aspettò la sua risposta. Si avvicinò lentamente alla stanza di sua nipote, dove Sara stava riposando. Aprì la porta e sbirciò dentro la camera, tutta rosa piena di pupazzi e bambole. Stava dormendo profondamente con la faccia rivolta verso la finestra e la tenue luce del sole le illuminava il viso. Era bella, bellissima, uguale a come l’aveva sempre ricordata. E amata. I capelli, lunghi e scuri, cadevano sparsi sul cuscino. Il volto, magro e pallido, la bocca dolcissima, il naso piccolo, perfetto. Avrebbe voluto accarezzarla, baciarla, dividere con lei quel suo immenso dolore per farla soffrire meno, per non vedere i suoi occhi pieni di lacrime.
TRAMA
Ofelia ha tredici anni e questa è per lei una estate importante: in
campagna dai nonni trascorrerà, lei crede, una vacanza un po' noiosa.
Durante una passeggiata nei boschi, però, un pauroso incendio e una
piccola ma autorevole salamandra la condurranno ai confini di un nuovo
mondo, un mondo di cui lei sola possiede le chiavi e dovrà decidere se
diventarne custode o tornare alla sua vita di sempre.I miei genitori, i tipici professori universitari che credono di aver in pugno il mondo, mi hanno chiamata Ofelia. Non hanno minimamente pensato che mettermi il nome di una sfigata che muore a causa di un altro sfigato pieno di casini, non mi avrebbe poi portato una gran fortuna. Con il trascorrere degli anni sono arrivata alla conclusione che sia uno dei problemi di chi, raggiunto un certo stato sociale, cerca con attenzione di rimarcare il proprio livello culturale anche nelle scelte di tutti i giorni. Sono seccata e arrabbiata, infastidita dalla consapevolezza che tutto questo mio malumore sia determinato più dall'adolescenza in arrivo che da tutti gli altri eventi che mi circondano.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ