TITOLO: Un certo tipo di tristezza
AUTORE: Sara Gavioli
EDITORE: Inspired Digital PublishingAUTORE: Sara Gavioli
Salve lettori, oggi vi parlo di
un testo che non appartiene ai miei soliti generi ed è: Un certo tipo di
tristezza. Leggendo, effettivamente, si percepisce questa amarezza insita nei
personaggi.
Il testo è in prima persona, la protagonista e voce narrante è Anna, una ragazza che si sente
inadeguata ed è abbattuta dall’incertezza e le difficoltà poste dalla
società in cui brancoliamo. Un personaggio un po' debole e cinico, forse troppo teso al “nero”, non contemplando la possibilità di un “grigio”.
Gli annunci di lavoro scorrevano sullo schermo, ma erano tutti falsi. Non c'era niente per me. Non volevo vendere roba porta a porta, non avevo intenzione di fare l'animatrice. Era inutile. La società era un cubo blindato e nero, che mi limitavo a guardare con disapprovazione.
Dopo la laurea la vita le sfugge tra le dita, non sa che fare e come fare, ma alla fine le piove tra le mani uno
strano lavoro da custode per una vecchia ed enorme casa isolata nei presi di un
paesello di poche anime (in un certo senso anche loro malinconiche) e tutto prende un nuovo ritmo. Un impiego stagionale che le calza a
pennello e dà via a una serie di circostanze e “amicizie”.
Ho apprezzato il lato amaro e
vero di Anna, quello di una giovane spaesata dall’attualità e da un mondo
falso, forse non ho gradito molto il suo essere asociale soprattutto verso chi
è cortese e disponibile. Per fortuna riesce a fare amicizia e a sbottonarsi,
lasciandosi conoscere meglio come persona. Gli abitanti del paese sono tutti
talmente vivi da essermi simpatici, soprattutto il proprietario del Bar, Alessandro,
che si mostra subito cordiale con Anna, accogliendola come farebbe un vecchio amico. Alessandro mi è piaciuto molto dall’inizio,
mentre Lidia, la sua assistente, l’ho apprezzata man mano. La ragazza, con
le sue grandi problematiche, diventa confidente di Anna e anche se condividono
“un certo tipo di tristezza” è sicuramente un elemento più propositivo e attivo
rispetto alla protagonista. Insomma: la tristezza non la ferma.
L’esposizione è chiara e
fruibile, forse un po’ ridondante perché alcuni pensieri tendono a essere
rimarcati.

In sintesi, Un certo tipo di tristezza è una lettura che ci
mette faccia a faccia con una realtà condita di fantasia e un pizzico di mistero, un testo in cui rivedersi e chespinge ad agire e a non lasciarsi andare anche se ci sembra tutto insostenebile.
❤❤❤
TRAMA
Convinta che il mondo lì fuori la rifiuti, Anna decide di chiudersi in una tana fatta di incertezze e fragilità.
Un giorno, però, un'opportunità inaspettata la trascina in quello che
impara a considerare il suo ambiente naturale: una casa isolata in
montagna, con accanto un paesino in cui ogni persona hauna storia.
Sarà in particolare una di queste storie, sigillata fra le pagine di
vecchi diari ingialliti, che la porterà ad interrompere la sua
staticità, le sue incessanti riflessioni ed i suoi dubbi ed incertezze,
spronandola a reagire per cominciare, finalmente, a camminare con le
proprie gambe.
Ciao, questo libro è da un po' che lo pedino ahahah mi incuriosice abbastanza.. specie il titolo.. però se mi dici che è un po' lento e a sbalzi... uhmmm
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