Saleve peccatori, ecco il programma di Piemme per questo aprile.
TRAMA
PERCHÉ UNA DONNA CHE FA UNA SCELTA DI VITA LIBERA E INDIPENDENTE, NEL QUATTROCENTO COME OGGI, VIENE TEMUTA E SPESSO ACCUSATA DI NASCONDERE GRAVI COLPE E SEGRETI?
DUE DONNE. DUE EPOCHE. LO STESSO DESTINO.
1494. Nella vecchia casupola annidata nella boscaglia che sovrasta Machod, vive, sola, Britta da Johannes, una giovane, bellissima donna. Sebbene siano in molti a ricevere beneficio dai suoi rimedi erboristici, Britta suscita paura. La sua solitudine, in realtà, è alleviata dal legame, appassionato e furtivo, con il figlio del castellano: quando un doloroso avvenimento mette fine alla loro storia d’amore, per Britta comincia una terribile discesa all’inferno. Maldicenze e calunnie si accumulano contro di lei, fino ad arrivare alle orecchie dell’inquisitore. Il giudizio finale è inappellabile: Britta è una strega e il suo destino è il rogo.
2014. È un gelido mattino di novembre quando Barbara Pallavicini, studiosa di medievistica, raggiunge le rovine del castello di Saint Jacques aux Bois. Lì troverà l’ultimo tassello della sua ricerca, l’iscrizione lasciata da una donna condannata per stregoneria. Nella penombra del sotterraneo, gli occhi di Barbara incontrano quelli spenti di un cadavere. Atterrita, chiama i carabinieri. Giovanni Randisi, maresciallo del Comando di Aosta, identifica la vittima: è una ragazza del luogo, ossessionata da storie di demoni e malefici. Le indagini, in lotta contro il tempo, diventano ancora più affannose quando si viene a sapere che la migliore amica della vittima è misteriosamente scomparsa. Perché una ragazza dedita all’occulto è stata uccisa fra le stesse mura che cinquecento anni prima avevano imprigionato una strega? E se la soluzione dell’enigma affondasse le sue radici proprio in quel lontano passato?
DUE DONNE. DUE EPOCHE. LO STESSO DESTINO.
1494. Nella vecchia casupola annidata nella boscaglia che sovrasta Machod, vive, sola, Britta da Johannes, una giovane, bellissima donna. Sebbene siano in molti a ricevere beneficio dai suoi rimedi erboristici, Britta suscita paura. La sua solitudine, in realtà, è alleviata dal legame, appassionato e furtivo, con il figlio del castellano: quando un doloroso avvenimento mette fine alla loro storia d’amore, per Britta comincia una terribile discesa all’inferno. Maldicenze e calunnie si accumulano contro di lei, fino ad arrivare alle orecchie dell’inquisitore. Il giudizio finale è inappellabile: Britta è una strega e il suo destino è il rogo.
2014. È un gelido mattino di novembre quando Barbara Pallavicini, studiosa di medievistica, raggiunge le rovine del castello di Saint Jacques aux Bois. Lì troverà l’ultimo tassello della sua ricerca, l’iscrizione lasciata da una donna condannata per stregoneria. Nella penombra del sotterraneo, gli occhi di Barbara incontrano quelli spenti di un cadavere. Atterrita, chiama i carabinieri. Giovanni Randisi, maresciallo del Comando di Aosta, identifica la vittima: è una ragazza del luogo, ossessionata da storie di demoni e malefici. Le indagini, in lotta contro il tempo, diventano ancora più affannose quando si viene a sapere che la migliore amica della vittima è misteriosamente scomparsa. Perché una ragazza dedita all’occulto è stata uccisa fra le stesse mura che cinquecento anni prima avevano imprigionato una strega? E se la soluzione dell’enigma affondasse le sue radici proprio in quel lontano passato?
TRAMA
METTI DELLO HUMOUR PARTENOPEO, UNISCILO ALL’AUTOIRONIA FEMMINILE, AGGIUNGI UN TOCCO DI NAPOLI, QUALCHE BATTICUORE SENTIMENTALE, UNA SPOLVERATA DI PARANOIE PREMATRIMONIALI. MESCOLA VELOCEMENTE…E AVRAI IL ROMANZO PIU’ DIVERTENTE DELL’ESTATE 2016! MANEGGIARE CON CURA: L’AUTRICE È UNA VERA WEDDING PLANNER!
Dal matrimonio medievale a quello vegano, dall’armatura alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un’unica, immancabile e falsissima frase: «Vorrei che fosse una cosa semplice». Queste sono le richieste più ricorrenti del lavoro di Emma, wedding planner che non crede nell’amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l’ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l’unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione. E’ per questo che lavora senza sosta, esaudendo i desideri delle spose con le richieste più svariate. Certo l’apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l’intento di “formarla” le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chihuahua. Ma ora che Emma si è messa in proprio, il sogno sembra quasi divenuto realtà. Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.
Dal matrimonio medievale a quello vegano, dall’armatura alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un’unica, immancabile e falsissima frase: «Vorrei che fosse una cosa semplice». Queste sono le richieste più ricorrenti del lavoro di Emma, wedding planner che non crede nell’amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l’ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l’unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione. E’ per questo che lavora senza sosta, esaudendo i desideri delle spose con le richieste più svariate. Certo l’apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l’intento di “formarla” le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chihuahua. Ma ora che Emma si è messa in proprio, il sogno sembra quasi divenuto realtà. Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.
TRAMA
Dopo la morte di sua moglie Cindy, portata via da una malattia
terribile, l’esistenza del detective Jonathan Stride è andata in mille
pezzi. E anche se oggi, nove anni dopo, accanto a lui c’è una nuova
donna, Serena, il fantasma di Cindy non ha abbandonato la sua casa, e la
sua testa. Non è il solo: perché il passato è in agguato in modi ancor
più tortuosi e imprevedibili per Stride. Serena, infatti, per caso
ritrova una pistola che viene poi identificata come l’arma di un vecchio
delitto, avvenuto tempo prima, in una strada della cittadina di Duluth.
Ciò che Serena non sa è che quel crimine è strettamente connesso con
gli eventi che segnarono l’ultimo anno della vita di Cindy: un omicidio
di cui fu incolpata la sua migliore amica, Janine. Fu proprio Stride a
condurre l’indagine e incastrare Janine, anche senza l’arma del delitto.
Ora, Serena ha in mano l’oggetto che potrebbe ribaltare la sentenza di
nove anni prima. E mentre Stride è alle prese con una serie di rapimenti
di donne avvenuti al porto di Duluth, si trova costretto a fare i conti
di nuovo con quel caso che ritorna dal passato – e con la possibilità
di un terribile errore: e se avesse mandato in prigione la donna
sbagliata? Con una scrittura incalzante e una trama ricchissima di
suspense e colpi di scena, Ai morti non dire addio è il nuovo,
apprezzatissimo romanzo di un autore ormai tra i più grandi del thriller
contemporaneo.
TRAMA
TI È MAI SUCCESSO DI INNAMORARTI DEL TUO MIGLIORE AMICO?Lena e Ben sono inseparabili. Lui è quello con cui lei fa grasse risate mangiando schifezze davanti alla tv e che la aiuta a soffiarsi il naso quando tutto va male. Come adesso, quando il suo fidanzato l’ ha mollata e, contestualmente, ha perso il lavoro. In cerca di un modo per sbarcare il lunario dopo l’improvviso licenziamento, Lena non trova di meglio che un posto di commessa in una libreria di libri usati. Peccato che in quella libreria ci sia un problema: il libraio. Il vecchio Otto non solo è bizzoso e disfattista, ma sembra odiare tutto e tutti – i libri, i clienti, e forse il negozio stesso. Al massimo, sopporta i suoi gatti, che ogni tanto si addormentano su questo o quel bestseller. Eppure, pian piano Lena conoscerà meglio il suo strano datore di lavoro, e capirà che a volte dietro le apparenze si nascondono storie che spezzano il cuore. Non solo: mentre si abitua alla nuova vita da single, si ritroverà a cambiare alcune opinioni – sui libri, sugli uomini, e anche su Ben… chi ha detto che dev’essere solo l’amico con cui soffiarsi il naso? Una storia d’amore frizzante e divertente, ma anche piena di saggezza, per tutte le lettrici che amano i libri e… l’amore.
TRAMA
UN LIBRO FONDAMENTALE PER CAPIRE COSA STA ALLA BASE DEI COMPORTAMENTI MASCHILI NEI CONFRONTI DELLE DONNE E DEI CORPI DELLE DONNE, PER SUPERARE I CONFLITTI DI GENERE E IMPARARE A COMUNICAR E A CONVIVERE SENZA PAURA, VIOLENZA E PREGIUDIZI. IN PIENA PARITÀ.
Livia ha un marito amorevole e premuroso che, però, ha un debole per le prostitute. Elda si mette in storie sbagliate per sottrarsi a un padre iperpossessivo che le ha reso la vita un inferno. Francesca viene abbandonata dal fidanzato che le preferisce una donna molto più vecchia e benestante di lei. Alexis scopre di essere stata solo la donna dello schermo per suo marito, omosessuale nascosto. Penelope, invece, dopo aver accettato per anni i tradimenti del coniuge e averlo accolto a ogni suo ritorno, decide di andarsene e non tornare più indietro. Spesso le donne scoprono sulla loro pelle una verità difficile riguardo agli uomini della loro vita. I maschi non sono forti e sicuri di sé come vogliono far credere. Sono fragili, spaesati e a volte impauriti dal dover recitare il ruolo che le donne e la società si aspettano da loro. Però non sanno di esserlo, o non vogliono accettarlo, e camuffano con la fuga, l’inganno, il tradimento, l’arroganza, la prevaricazione, in certi casi con la violenza, quel senso di fragilità. Da qui si generano le incomprensioni, le distanze, gli equivoci tra i sessi, in un gioco di ripicche e accuse da cui nemmeno le donne sono immuni. Eppure trovare un modo di comunicare è possibile. Uomini e donne possono aiutarsi a comprendere i propri limiti e a superarli, a fare della fragilità una forza e un punto di partenza per relazioni ricche, equilibrate e libere da manipolazioni, rivendicazioni e sotterfugi. Attingendo alla sua lunga esperienza, la nota psicologa Maria Rita Parsi aiuta a riconoscere la fragilità maschile e le sue manifestazioni e, attraverso le testimonianze di donne e uomini che a lei si sono raccontati, offre spunti per una nuova e positiva dinamica delle relazioni.
Livia ha un marito amorevole e premuroso che, però, ha un debole per le prostitute. Elda si mette in storie sbagliate per sottrarsi a un padre iperpossessivo che le ha reso la vita un inferno. Francesca viene abbandonata dal fidanzato che le preferisce una donna molto più vecchia e benestante di lei. Alexis scopre di essere stata solo la donna dello schermo per suo marito, omosessuale nascosto. Penelope, invece, dopo aver accettato per anni i tradimenti del coniuge e averlo accolto a ogni suo ritorno, decide di andarsene e non tornare più indietro. Spesso le donne scoprono sulla loro pelle una verità difficile riguardo agli uomini della loro vita. I maschi non sono forti e sicuri di sé come vogliono far credere. Sono fragili, spaesati e a volte impauriti dal dover recitare il ruolo che le donne e la società si aspettano da loro. Però non sanno di esserlo, o non vogliono accettarlo, e camuffano con la fuga, l’inganno, il tradimento, l’arroganza, la prevaricazione, in certi casi con la violenza, quel senso di fragilità. Da qui si generano le incomprensioni, le distanze, gli equivoci tra i sessi, in un gioco di ripicche e accuse da cui nemmeno le donne sono immuni. Eppure trovare un modo di comunicare è possibile. Uomini e donne possono aiutarsi a comprendere i propri limiti e a superarli, a fare della fragilità una forza e un punto di partenza per relazioni ricche, equilibrate e libere da manipolazioni, rivendicazioni e sotterfugi. Attingendo alla sua lunga esperienza, la nota psicologa Maria Rita Parsi aiuta a riconoscere la fragilità maschile e le sue manifestazioni e, attraverso le testimonianze di donne e uomini che a lei si sono raccontati, offre spunti per una nuova e positiva dinamica delle relazioni.
TRAMA
IL GRANDE STUDIOSO DELLA MENTE COMPIE UN VIAGGIO AFFASCINANTE, DA NON CREDENTE, TRA TREDICI GRANDI PENSATORI PER TENTARE DI RISPONDERE A QUESTA DOMANDA CRUCIALE: PERCHÉ LA FIGURA DI GESÚ AFFASCINA DA SEMPRE CREDENTI E NON CREDENTI?Ecco i tredici pensatori: Georg Wilhelm Friedrich Hegel - Ernest Renan- Giovanni Papini - Paolo Flores d’Arcais - John Paul Meier - Ida Magli- Albert Schweitzer - Jean Guitton - Jacques Maritain - Jean Daniélou - Romano Guardi - Mohandas Karamchand Gandhi – e Papa Francesco
Vittorino Andreoli torna su una delle figure che più lo ha affascinato, influenzando il suo lavoro di studioso e di scrittore: Gesù. Un personaggio che fa tremare le vene ai polsi, sostiene lo psichiatra, non solo perché ci interroga da più di duemila anni, ma perché ancora nella modernità non ha smesso di sollecitare la mente di grandi studiosi e letterati.Ecco allora questo viaggio alla scoperta di quelle “Vite di Gesù” che sono state considerate capolavori della letteratura storica e religiosa di “grandi” autori del Novecento: da Giovanni Papini a Ida Magli, da Albert Schweitzer a Mohandas Gandhi, da Jean Guitton a Jacques Maritain, solo per citarne alcuni. Con una piccola eccezione alla rigidità cronologica, si parte dalla “Vita” scritta da Hegel all’inizio dell’Ottocento per arrivare a quella di Ratzinger degli inizi del nostro secolo. C’è poi una conclusione, inaspettata, sul “Gesù di carne” di papa Francesco. L’intento non è certo quello di comporre una sintesi di ciascuna opera, quanto di rilevare i tratti salienti di ogni raffigurazione letteraria, per ricomporli in un unico grande ritratto di Gesù, che si staglia sorprendentemente nitido per contemporaneità e originalità. Pagina dopo pagina, Andreoli ci regala un affascinante “Gesù di oggi”, ricostruendo una vicenda che si crede, non sempre a ragione, di conoscere. E sintetizza con grande perspicacia decenni di discussioni, storiche e teologiche, che ancora animano i dibattiti degli inizi del nuovo millennio, lasciando aperte domande, ma fornendo insieme nuovi e inattesi punti fermi da cui, ancora una volta, ripartire.
TRAMA
IL POTERE TEME GLI EROI SCONOSCIUTI CHE DIFENDONO LA VERITÀ. OMALU, GIOVANE MEDICO, NON HA SCELTA: O COMBATTERE O SOCCOMBEREMike Iron Webster è stato uno dei più grandi giocatori di football americani, una leggenda da Hall of Fame. Ed ora, a soli 50 anni, si trova sul tavolo delle autopsie del giovane patologo forense Bennet Omalu. Bennet vuole capire cosa ha portato così velocemente un campione di quel calibro alla demenza, e poi alla morte. Ancora non sa che ciò che scoprirà cambierà la sua vita e quella dello sport americano. La malattia mentale di Webster non è frutto del caso, ma è stata causata dai ripetuti colpi alla testa presi in gioco, equivalenti a 25.000 trauma cranici. La malattia si chiama Encefalopatia traumatica cronica e presto altri giocatori ne presentano i sintomi. Ma per la NFL, la National Football League, una delle corporazioni più potenti d’America, la salute dei giocatori è molto meno importante della verità. Per il sistema, Omalu diventa un nemico, e se non vuole finire schiacciato, può fare solo una cosa: sfidare Golia. Una storia vera che è anche un coinvolgente medical thriller e insieme l’avvincente ritratto di un giovane medico a cui nessuno voleva creder
TRAMA
Dopo un viaggio di quasi dieci ore, ci fermammo davanti a un edificio basso e lungo. Ci fecero entrare e ci chiusero dentro. C’erano altre ragazze. Una di loro mi disse: «Questa non è una prigione permanente. Continuano a portar via ragazze.» «Chi le porta via? E dove?» «Quelli dell’Isis. Vengono ogni giorno.» «Ci vendono» intervenne un’altra.Dunque era vero. Quello era il mercato delle schiave di Raqqa…
Farida vive in un villaggio sulle montagne irachene. C’è una bella casa con un giardino ricco di alberi da frutto, ha una famiglia amorevole e a scuola la chiamano la “calcolatrice” perché è brava in matematica. È yazida, non musulmana, ma questo per molto tempo non sembra creare problemi. Il suo mondo crolla in un giorno di agosto, del 2014, quando il villaggio viene attaccato dai guerriglieri dell’Isis. Tutti gli uomini, tra cui il padre e i fratelli di Farida, vengono uccisi e le donne fatte prigioniere e portate via. Per loro inizia un lungo incubo senza fine. I rapitori le considerano come capi di bestiame da vendere al mercato delle schiave. Non c’è limite alle atrocità a cui Farida assiste e alle violenze che le vengono inflitte, tanto da indurla a pensare al suicidio. Ma poi decide di reagire e di combattere. Di non lasciarsi sopraffare, e di rendere la vita difficile ai suoi rapitori. Morde, scalcia, si dibatte, li accusa di andare contro la loro religione, si fa la fama di osso duro. Sempre allerta, mese dopo mese, in attesa del momento giusto per mettersi in salvo. La storia di una ragazza coraggiosa che ha squarciato il velo sulla barbarie, sull’ignoranza e sulla depravazione di cui è fatto l’esercito che minaccia il mondo intero usurpando il nome di una religione.
TRAMA
«La volontà è un muscolo che va tenuto in allenamento perché non ci abbandoni quando dobbiamo prendere le decisioni importanti. Io ero destinato a essere un mediocre, ma mi sono battuto per cambiare il mio destino. Ero malato e ho ritrovato la salute. Ero indeciso e ho imparato a condurre la mia vita come volevo. Ero pauroso e sono diventato temerario. Tutto è possibile, niente è fissato per sempre.» Questo è il suo credo, quello che Patrick Mouratoglou trasmette ai suoi atleti. Chi si affida a lui, vince. Raccontando i suoi successi, e i suoi sbagli, Mouratoglou svela le basi del suo metodo per consentire a tutti di sfruttare al massimo il proprio potenziale e vincere la guerra del tennis. È la mente, non la racchetta, lo strumento principale del tennis. E il talento da solo non basta a fare un giocatore. Senza determinazione, volontà, sacrificio, impegno e concentrazione anche il miglior tennista soccombe. Lo sa bene Serena Williams, che nel 2012, a trent’anni suonati, sembra finita, senza più futuro. È allora che si affida a lui, Mouratoglou, soprannominato il “Mentalista” sia per la sua capacità di concentrazione sia per l’attenzione alla psiche del suo atleta. E con la sua guida non torna solo a vincere. Entra nella leggenda del tennis, arrivando al n° 1 del ranking WTA.
TRAMA
E SE PUTIN FOSSE LA SALVEZZA DELL'OCCIDENTE?
Ormai è chiaro: la crisi in cui l’Occidente si sta dibattendo non assomiglia a nulla di conosciuto. È una crisi di valori, di democrazia, economica, finanziaria, ambientale, politica senza precedenti. Tutti i riferimenti stanno crollando, la leadership USA non è più invincibile, e anzi mostra la guardia. E quando il potere si sente debole, cerca un nemico da additare. Qualcuno su cui scaricare responsabilità e colpe, qualcuno di cui avere paura. Tutto pur di non ammettere la verità, cioè che le risorse stanno finendo e il sistema sta viaggiando a marce forzate verso il collasso. La Russia è quel nemico. Lo è stato in passato, e oggi quell’ossessione ritorna in versione aggiornata. La Russia e il suo uomo forte Vladimir Putin sono il nuovo “nemico numero 1”. Rispolverando gli slogan della Guerra Fredda, sono tornati a essere l’Impero del Male e Putin è un mostro da dare in pasto alle masse, opportunamente dipinto come tiranno psicopatico, responsabile di stragi o cinico tessitore di trame imperialiste. La guerra in Ucraina, le sanzioni economiche, persino la negazione del ruolo russo nella sconfitta del nazismo, tutto spinge in quella direzione. Ma è davvero così, o la “Putinfobia” spacciata da molti media è solo un grande specchio su cui l’Occidente riflette le proprie mancanze e i propri guai? Le cose stanno cambiando. Il risoluto intervento della Russia contro i terroristi dell’ISIS, l’azione di smascheramento delle ambiguità di Turchia e Arabia Saudita, hanno lasciato di sasso le diplomazie occidentali e gettato nel panico la propaganda russofobica. Lentamente si comincia a intravedere un’altra verità: la Russia di Putin, fenice risorta dalle proprie ceneri, può essere la sola superpotenza in grado di far deviare il treno lanciato verso la catastrofe.
Ormai è chiaro: la crisi in cui l’Occidente si sta dibattendo non assomiglia a nulla di conosciuto. È una crisi di valori, di democrazia, economica, finanziaria, ambientale, politica senza precedenti. Tutti i riferimenti stanno crollando, la leadership USA non è più invincibile, e anzi mostra la guardia. E quando il potere si sente debole, cerca un nemico da additare. Qualcuno su cui scaricare responsabilità e colpe, qualcuno di cui avere paura. Tutto pur di non ammettere la verità, cioè che le risorse stanno finendo e il sistema sta viaggiando a marce forzate verso il collasso. La Russia è quel nemico. Lo è stato in passato, e oggi quell’ossessione ritorna in versione aggiornata. La Russia e il suo uomo forte Vladimir Putin sono il nuovo “nemico numero 1”. Rispolverando gli slogan della Guerra Fredda, sono tornati a essere l’Impero del Male e Putin è un mostro da dare in pasto alle masse, opportunamente dipinto come tiranno psicopatico, responsabile di stragi o cinico tessitore di trame imperialiste. La guerra in Ucraina, le sanzioni economiche, persino la negazione del ruolo russo nella sconfitta del nazismo, tutto spinge in quella direzione. Ma è davvero così, o la “Putinfobia” spacciata da molti media è solo un grande specchio su cui l’Occidente riflette le proprie mancanze e i propri guai? Le cose stanno cambiando. Il risoluto intervento della Russia contro i terroristi dell’ISIS, l’azione di smascheramento delle ambiguità di Turchia e Arabia Saudita, hanno lasciato di sasso le diplomazie occidentali e gettato nel panico la propaganda russofobica. Lentamente si comincia a intravedere un’altra verità: la Russia di Putin, fenice risorta dalle proprie ceneri, può essere la sola superpotenza in grado di far deviare il treno lanciato verso la catastrofe.
TRAMA
A RAMSES NON BASTÓ ESSERE FARAONE PER UN REGNO. VOLLE ESSERE FARAONE DI TUTTI I TEMPIRamses sapeva cosa fa di un faraone un grande faraone. Sapeva che doveva essere un guerriero indomito, un sontuoso costruttore, un padre prolifico, e una divinità in terra. Solo così il suo nome sarebbe stato conosciuto, rispettato e temuto in tutto il mondo antico e per i secoli a venire. Ramses ha fatto tutto questo. Ha condotto battaglie vittoriose e disseminato l’Egitto di monumenti e statue celebrative. Si è trasformato in un modello per i suoi successori, molti dei quali hanno adottato il suo nome per vantare una seppur inesistente discendenza. Ha fatto di sé stesso l’archetipo del faraone. Discernendo tra mito e verità e raccogliendo nuove prove archeologiche, l’egittologa Joyce Tyldesley ricostruisce la vita e i tempi di Ramses II, dagli sfarzi delle corti ai rapporti con i popoli confinanti, alla costruzione della propria leggenda.
"La randagia" è quello che mi ispira maggiormente
RispondiEliminaAnche a me *^*
EliminaIo preferisco il thriller "Ai morti non dire addio", il titolo intrigante mi incuriosisce molto :)
RispondiEliminaIl titolo mi fa pensare agli zombie XD chissà... :p
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