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TRAMA
Dopo un apparente omicidio/suicidio, i Detective Scott Turner e Will Harrison vengono mandati sotto copertura a Laurel Heights, un esclusivo complesso residenziale abitato unicamente da coppie gay.
Riusciranno i due agenti, gay non dichiarati, a nascondere l’attrazione che provano l’uno per l’altro, pensando di avere a che fare con un collega etero?
Riusciranno i due agenti, gay non dichiarati, a nascondere l’attrazione che provano l’uno per l’altro, pensando di avere a che fare con un collega etero?
TRAMA
Belimai Sykes è molte cose. È un prodigo, il discendente di antichi
diavoli, una creatura di oscure tentazioni e rari poteri. È anche un
uomo con un passato brutale e una pericolosa dipendenza.
E Belimai Sykes è l’unico uomo a cui il capitano William Harper può rivolgersi quando deve affrontare una serie di sanguinosi omicidi.
Il signor Sykes, però, non lavora gratuitamente e il prezzo della sua frequentazione costerà al capitano Harper ben più della propria reputazione.
Dai palazzi sontuosi dei nobili, dove la vivisezione e la stregoneria sono celati da una patina dorata, ai quartieri malsani dei Bassinferi, il capitano Harper deve combattere per la giustizia e per la propria vita.
Ha molti nemici e il suo unico alleato è un diavolo che conosce fin troppo bene. Sono questi i pericoli che si incontrano quando si ha a che fare con gli spietati.
E Belimai Sykes è l’unico uomo a cui il capitano William Harper può rivolgersi quando deve affrontare una serie di sanguinosi omicidi.
Il signor Sykes, però, non lavora gratuitamente e il prezzo della sua frequentazione costerà al capitano Harper ben più della propria reputazione.
Dai palazzi sontuosi dei nobili, dove la vivisezione e la stregoneria sono celati da una patina dorata, ai quartieri malsani dei Bassinferi, il capitano Harper deve combattere per la giustizia e per la propria vita.
Ha molti nemici e il suo unico alleato è un diavolo che conosce fin troppo bene. Sono questi i pericoli che si incontrano quando si ha a che fare con gli spietati.
TRAMA
La vita è semplice per Champa, un giovane tibetano. Ha un buon lavoro come autista nella sua città natale di Lhasa, e se il suo capo cinese Mei è un po' prepotente, beh, si può capire che lei è una seria collezionista d'arte, dopo tutto. E lo fa arrivare a guidare la sua enorme Toyota. Quando comincia a dormire con il suo capo, la vita diventa un bel po' più complicata. Improvvisamente la vita sessuale di Champa è al di là dei suoi sogni più sfrenati. Ma poi Mei porta a casa una statua di Tara - una statua che brilla con squisita bellezza femminile - e improvvisamente la vita non è semplice per tutti, così Champa fugge per Pechino alla ricerca della propria ispirazione, rubando la Toyota e l'iPhone di Mei e lasciandola arrabbiata e in cerca di vendetta.
La vita da sogno di Champa il tibetano è un allegro romanzo di strada, colmo di sensualità e pericolo. L'ottimismo e l'umorismo che sottende il suo eroe è un quadro sconvolgente di razzismo e di giustizia sommaria nella moderna Pechino. La vita da sogno di Champa il tibetano parla di argomenti spinosi, ovvero parla di Tibet e di Cina, della tribolata relazione fra una regione appartata sopra le nuvole e il governo centrale di Pechino nei suoi disperati e violenti tentativi di inclusione, unificazione, armonizzazione dell'impero socialista.
Chan Koonchung scrive di un Tibet conosciuto di prima mano dopo la sua esperienza di sceneggiatore nei primi anni '90 per un film sulla vita del tredicesimo Dalai Lama, e la sua prospettiva è lucida e critica, ostile a quegli stereotipi che, nel mascherare il Tibet di incensi e tuniche arancioni, agevolano invece un colonialismo cinese violento e irrisolto. Sono diversi e sottili, secondo Chan Koonchung, gli stereotipi sul Tibet.
TRAMA
TRAMA
La vita da sogno di Champa il tibetano è un allegro romanzo di strada, colmo di sensualità e pericolo. L'ottimismo e l'umorismo che sottende il suo eroe è un quadro sconvolgente di razzismo e di giustizia sommaria nella moderna Pechino. La vita da sogno di Champa il tibetano parla di argomenti spinosi, ovvero parla di Tibet e di Cina, della tribolata relazione fra una regione appartata sopra le nuvole e il governo centrale di Pechino nei suoi disperati e violenti tentativi di inclusione, unificazione, armonizzazione dell'impero socialista.
Chan Koonchung scrive di un Tibet conosciuto di prima mano dopo la sua esperienza di sceneggiatore nei primi anni '90 per un film sulla vita del tredicesimo Dalai Lama, e la sua prospettiva è lucida e critica, ostile a quegli stereotipi che, nel mascherare il Tibet di incensi e tuniche arancioni, agevolano invece un colonialismo cinese violento e irrisolto. Sono diversi e sottili, secondo Chan Koonchung, gli stereotipi sul Tibet.
“La mia ambizione era di scrivere un romanzo antiromantico sul Tibet. Non volevo scrivere di questo posto in stile Shangri-La, spirituale ed esotico “ Chan Koonchung
TRAMA
«C'è una differenza sostanziale tra me e te e non è questione di stellette: in tempi come questi bisogna essere soldati e poi, forse, padri. Se nessuno di noi osasse, allora questi dannati mostri farebbero bene a ucciderci tutti.»
Nel 2054 una nuova ondata di sangue scorre sulla Terra, come mai prima di allora. Nessuna guerra
tra gli uomini l'ha causata, ma l'arrivo lesto e brutale dei nuovi arrivati. Dopo la caduta del meteorite
Luxifer, inabissato nell'Atlantico, essi sciamano nelle vie disseminando morte e caos. La
disperazione fa sì che i governi si uniscano sotto un'unica bandiera in nome della sopravvivenza
comune. Quando ormai si teme il peggio e l'invasione sembra incontenibile, sorge un vecchio
programma di combattimento: i Giant 02, mastodontiche macchine da guerra riadattate per il
rastrellamento della feccia mostruosa. A comandare lo squadrone è il maggiore Garrison, le cui
gesta eroiche faranno affiorare sconvolgenti verità, poiché il misterioso ordine della Vergine di
Ferro, che si credeva scomparso, è tornato...
TRAMA
La
magia di un’estate può trasformarsi nell’amore di una vita? Claudia ha
vent’anni ma ha già perso la fiducia nei confronti degli uomini, per
colpa del padre e della relazione che ha concluso da poco. L'unica cosa
che vuole dalle vacanze estive è mare, libri e nessun ragazzo
all’orizzonte. Un giorno, mentre sulla sua tavola da surf si lascia
cullare dalle onde e guarda il cielo sopra di sé, incontra Daniele.
Nessuno dei due vuole una relazione, tra loro solo un accordo: fingersi
fidanzati per scoraggiare la concorrenza. Invece, tra una passeggiata
sulla sabbia bagnata e un battibecco, scopriranno quanto sia naturale
per loro parlare e parlare. Mentre ignorare un’attrazione che brucia più
del sole diventa sempre più difficile. Ma un rapporto come il loro,
nato tra le onde e le stelle cadenti, può sopravvivere alla lontananza?
Un trascinante new adult, una storia d’amore in cui la freschezza della gioventù incontra la passione, quella vera.
Un trascinante new adult, una storia d’amore in cui la freschezza della gioventù incontra la passione, quella vera.
L’aria del mattino è piuttosto frizzante, il cielo si sta schiarendo e sento già la salsedine riempirmi i polmoni. È fantastico, starete pensando. Lo penserei anch’io, se non fossi impegnata a scalare questo pino gigantesco che si trova dietro il maxicaravan che io e la mia famiglia occupiamo per le vacanze. Vi starete chiedendo perché dovrei scalare un pino di mattina presto…
Semplice: sto cercando di salvare quello stupido gatto di mia sorella. Miagola disperatamente perché non riesce più a scendere. E io che ho sempre pensato che questa palla di pelo avesse il GPS integrato. Di sicuro quand’è il momento di mangiare la strada di casa la trova sempre.
«Spina, piccolino, vieni… dai, che ti aiuto a scendere» provo a chiamarlo verso di me mentre lui mi guarda indifferente. Mia sorella Emma lo ha chiamato Spank, come il protagonista del cartone animato, ma io l’ho ribattezzato Spina. Perché? Be’, ma perché questo gatto è diventato la mia spina nel fianco! E poi, se gli lasciassimo il nome di un cane crescerebbe di sicuro complessato. No, non va bene.
Sono a cinque metri da terra, mi guardo intorno e scopro lo spettacolo più imprevisto, ma non per questo meno bello, che mi sia mai capitato di vedere nei miei vent’ anni.
Hai capito il micio! Si è appollaiato sul ramo che dà sul maxicaravan dei nostri vicini, proprio sulla finestra aperta del bagno. Devono essere arrivati ieri sera, perché nessuno si perderebbe il biondino dal fisico da nuotatore che in questo momento sta insaponando con molta cura le sue lunghe gambe. Io no di certo! Quindi è normale che rimanga qui in bilico a gustare quella spugna che sale, lenta, dalla caviglia al polpaccio, dal polpaccio alla coscia, dalla coscia alla natica, dalla natica al…
Sto sbavando e mi sto godendo la scena quando quello stupido gatto si ricorda che, in fondo, lui lo sa bene come scendere dall’albero. Poco male, penso, pronta a tornare sul corpo pieno di muscoli che ho davanti, se non fosse che mia sorella accoglie quel ritorno di memoria gattofila con grida di gioia così forti da stordirmi fin quassù, a questi dannati cinque metri di altezza. Per lo spavento rischio di cadere, ma per fortuna non accade.
I miei piedi appoggiano precariamente sul ramo sottostante che, a dispetto delle apparenze, è piuttosto morbido. Sto pensando seriamente che sia arrivato il momento di scendere, in effetti... Un’ultima occhiata, però, posso anche darla. Torno a prestare attenzione al biondino e mi ritrovo a fissare due bellissimi occhi verdi. La vampata di calore arriva così potente che, sicuramente, si è creata una vignetta sulla mia testa con su scritto «figura di merda».
«Ciao» mi dice mentre con un asciugamano bianco si tampona il corpo.
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