Aldo Giannuli, ricercatore di Storia contemporanea e autore di Come funzionano i servizi segreti, analizza con lucidità e originalità lo scenario contemporaneo della Guerra all’Isis. Gli errori che abbiamo fatto, perché rischiamo di perderla, che cosa fare per vincerla.
TRAMA
Aldo Giannuli, tra i maggiori esperti italiani di intelligence e geostrategia, si cimenta in un’inchiesta sull’ISIS: un «mostro» che tutti dicono di voler combattere, alcuni cercano di pilotare a proprio vantaggio (finanziandolo o contrastandolo timidamente) e, soprattutto, pochi dimostrano di aver compreso a fondo. Dopo quindici anni di guerre e centinaia di migliaia di morti, la «coalizione dei volenterosi», guidata dagli USA a partire dal 2001, ha ottenuto il paradossale risultato di rafforzare o addirittura trapiantare lo jihadismo in tutti i teatri in cui, a vario titolo, è intervenuta. Ne è derivata una centrale del terrorismo internazionale che sembra essere stata partorita dalla mente di un romanziere eccentrico. Un soggetto «liquido» in grado di passare dalla clandestinità al governo di uno Stato nel volgere di pochi anni; di rompere gli steccati operanti fra le nazioni per fare proseliti ovunque, persino nei Paesi occidentali; di promuovere una sofisticata guerra psicologica fatta di atrocità reali e suggestioni simboliche; e di inserirsi a pieno titolo nel «gioco dei troni» che contrappone potenze maggiori e minori nello scacchiere mediorientale. Capire l’effettiva natura di Daesh, i suoi obiettivi strategici di fondo come i suoi ripiegamenti tattici, significa fare fronte al rischio, sempre più tangibile, di una sua catastrofica vittoria. Questo volume vuole suggerire il necessario cambio di rotta in una lotta che interessa tutti, dall’uomo comune al decisore politico; una lotta in cui, se oggi è troppo presto, domani sarà troppo tardi.
AUTORE
Sono nato a Bari, il 18 giugno 1952.
Sono ricercatore in Storia Contemporanea all’Università degli Studi di
Milano e per diversi anni, sono stato consulente delle Procure di Bari,
Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza
della Loggia), Roma e Palermo. Dal 1994 al 2001 ha collaborato con la
Commissione Stragi ed “sono salito alla ribalta delle cronache
giornalistiche” quando, nel novembre 1996, ho contribuito alla scoperta
di una gran quantità di documenti non catalogati dell’Ufficio Affari
Riservati del Ministero dell’Interno, nascosti in quello che poi è stato
definito come l’“archivio della via Appia”.
L’esperienza come perito mi ha permesso
di sviluppare una significativa esperienza con fonti della Storia
Contemporanea che spesso gli storici ancora oggi faticano ad utilizzare
con familiarità, come fonti giudiziarie, fotografie, video e
testimonianze orali. Frutto di quella stagione di studio e ricerca, sono
stati diversi volumi, tra cui mi piace ricordare i volumi per L’Unità
sulla Strategia della tensione, “Bombe a inchiostro”, “L’Abuso pubblico
della Storia” ed infine, “Il Noto servizio, Giulio Andreotti e il caso
Moro” (2011).
Da alcuni anni, pur mantenendo passione
ed interesse verso la Storia dell’Italia Repubblicana, ho cercato di
rimettermi in gioco, esplorando nuovi ambiti di ricerca storica
contemporanea, con particolare attenzione al ruolo dell’intelligence e
dell’open source intelligence nella società dell’informazione ed alle
sfide che la Globalizzazione e la crisi dei processi di modernizzazione,
tradizionalmente intesi, pongono al mondo contemporaneo. In questo
solco si inseriscono i volumi “Come funzionano i servizi segreti”
(2009), “2012 la grande crisi” (2010), “Come i servizi segreti usano i
media” (2012), “Uscire dalla crisi è possibile” (2012).
Il mio ultimo libro è “Papa Francesco fra religione e politica.” (2013)
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ