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25 marzo 2016

RECENSIONE - Io sono Kurt di Paolo Restuccia

TITOLO: Io sono Kurt
AUTORE: Paolo Restuccia
EDITORE: Fazi Editore

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IrVnhB4Jb9blg4CM8V_HWgF9ls_Knoy3jrJhBR7MYKIOjGS5YDmnk1GCc0bBEzGobctSi1A5Qo-2mU-3XcFFsA8DqDZlFmf-RDmePYk-zWwG2A8k4he8Isr396bp30Tvt3RLaxMqKlLL/s1600/sono-kurt-light-674x1024.jpgDopo il blog tour, eccomi con la recensione di Io sono Kurt, un romanzo molto particolare per contenuti e scrittura, in quanto i temi trattati sono espliciti e il testo rude, schietto, privo di fronzoli. I dialoghi sono senza peli sulla lingua, le frasi pronunciate appaiono quasi grezze e ridondanti, ma rendono veritiero è percepibile un ambiente dove aleggiano ignoranza e violenza, e dove legalità e illegalità ballano un lento.

Io sono Kurt lascia frastornati, tanti avvenimenti e piccoli misteri vengono a galla tra presente e flashback, lasciando talvolta molto più che l'amaro in bocca.

Il protagonista pare diviso a metà: il "vero io" (Andrea Brighi) e il suo alter ego (Kurt).  
Noi lettori ci troviamo nel presente di Andrea ma riviviamo i 20 anni dannati e ruggenti di Kurt, DJ sfrenato della movida triestina e della radio, che segue il suo capo Diavolo Biondo nelle migliori e peggiori esperienze fino alla loro separazione con tanto di questione in sospeso: soldi.
Quando si tratta di Dio denaro, i rancori sono duri a morire e, infatti, danno inizio alla storia.

Non mancano le figure femminili ma una in particolare, Anna, tesa tra Kurt e Diavolo Biondo, mi ha lasciata perplessa e non sono riuscita a inquadrare. Sicuramente un personaggio di moralità discutibile, ma apprezzabile perché ci mostra come una persona possa custodire forza e fragilità nella propria interiorità.

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/41/dc/ff/41dcff6c3064fe8e4af1313cc4a38168.jpgIl protagonista dopo una giovinezza appagante, senza rendersene conto, segue la scia della moglie e del cognato ed è costretto nella loro morsa. Tutto cambia quando si trova a viaggiare da solo, coinvolto in mille disavventure tra ricatti, stranieri minacciosi, prostitute, ombre preoccupanti e presenze nefaste. Il ricordo di Anna torna vivido e Andrea Brighi capisce di dovere dare una nuova direzione alla sua esistenza, magari prendere lo stesso treno che Anna ha avuto il coraggio di afferrare senza guardarsi indietro.

Approfondimento sui personaggi QUI.

Kurt, in quanto DJ, associa ogni momento a una canzone e il testo è disseminato di brani che il lettore può apprezzare o meno, ma ciò dimostra grande attenzione dell'autore nella scelta musicale è una passione non indifferente per questa forma di espressione.

Una lettura che non mi aspettavo e non proprio nelle mie corde come tipologia di thriller, ma che è riuscita a rapirmi.

Questo è tutto cari peccatori, alla prossima.

❤❤❤❤

TRAMA

Andrea Brighi, detto Kurt, in viaggio verso la Svizzera per un trasporto illegale di valuta, devia improvvisamente per Trieste in seguito all’incontro fortuito (e forse immaginario) con Stefano Zanchi, alias Diavolo Biondo, suo ex amico nonché datore di lavoro più di vent’anni prima a Radio Punto Nord. Tornano a galla così i ricordi di un tempo in cui i due uomini passavano le giornate scambiandosi emozioni, spesso forti e all’insegna della trasgressione, progetti per il futuro, ragazze. Tra tutte, Anna, un amore mai del tutto dimenticato, un sentimento ancora vivo e una storia finita troppo presto di cui ora riaffiorano i dettagli. Nella misteriosa e decadente pensione Ghega dove alloggia il protagonista, il passato tornerà a disturbare la quotidianità di Kurt, ex dj in fuga, fornendogli una chiave di lettura inedita per ripensare agli avvenimenti dei propri vent’anni. Ormai annoiato e quasi disilluso, l’uomo sarà capace di riscoprire se stesso dopo una discesa agli inferi tra personaggi bizzarri e pericolosi, in una storia trascinante di sesso, ricatti e debiti non priva di rimpianti e nostalgia, sulla colonna sonora di una giovinezza perduta.

5 commenti:

  1. salve ho acquistato sabato questo libro, durante un incontro con l'autore presso una libreria della mia città...grazie della recensione

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  2. Ma che bella questa immagine, grazie davvero Peccati di penna!

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    Risposte
    1. Una bella esperienza sia il blogtour che la lettura, grazie a voi :)

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  3. ho appena ascoltato (solo brandelli) l'autore a Fahrenheit e m'ha fatto venire alla mente "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo" di Efraim Medina Reyes (Feltrinelli).
    passim

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