Cinzia La Commare. Nata nel 1987 ad Erice, stupendo borgo medievale siciliano nella provincia di Trapani.
Ho vissuto a Trapani fino ai 23 anni, ovvero fino alle nozze avvenute quattro anni fa.
Adesso vivo ad Alfonsine un paesino in provincia di Ravenna.
Da quattro anni sono appassionata di cucina, amo scrivere tutte le ricette nuove o tradizionali che prendono vita nella mia cucina, sulla mia pagina Facebook e sul mio blog per poterle condividere con i tanti che nutrono la mia stessa passione o con chi si sta avvicinando alla cucina e desidera imparare nuove ricette.
Ho vissuto a Trapani fino ai 23 anni, ovvero fino alle nozze avvenute quattro anni fa.
Adesso vivo ad Alfonsine un paesino in provincia di Ravenna.
Da quattro anni sono appassionata di cucina, amo scrivere tutte le ricette nuove o tradizionali che prendono vita nella mia cucina, sulla mia pagina Facebook e sul mio blog per poterle condividere con i tanti che nutrono la mia stessa passione o con chi si sta avvicinando alla cucina e desidera imparare nuove ricette.
Ciao Cinzia, quando hai scoperto la passione per la scrittura?
La passione per la scrittura mi ha colta di sorpresa, è
arrivata in una calda mattina di inizio giugno e impetuosa ha creato nella mia
mente l'inarrestabile voglia di dare vita ad una storia, a dei personaggi che
alla fine pur essendo stati creati da me, mi hanno insegnato qualcosa. Prima di
questo romanzo, mi ero limitata a scrivere brevi pensieri che ogni tanto
pubblicavo su una mia pagina Facebook.
Qual è stato il tuo primo testo?
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non
riesci a leggere e/o a scrivere?
Il romance è sicuramente il genere letterario che più mi
appassiona, non riuscirei mai a scrivere un giallo. Non ne sarei proprio
capace, e non riesco neanche a leggerli. E’ un mio limite, probabilmente.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Come molti fanno ormai, mi sono affidata al
self-Publishing. Ho scelto YouCanPrint perché da molti dei vantaggi concessi da
una vera e propria casa editrice, pubblicità a parte. Ma grazie a loro è
possibile acquistare il mio romanzo su tutte le librerie online, e soprattutto,
è possibile prenotare il cartaceo recandosi direttamente in una qualsiasi
libreria fisica in tutta Italia.
Questa è una bella domanda, mi è stata posta diverse
volte… Ripetute volte da mia madre oltretutto. Una risposta vera e propria non
c’è. Da un po’ di tempo mi ronzava nella testa la voglia di volermi cimentare
nella stesura di un romanzo, ma non avevo un’idea. Poi, una mattina, mi sono
svegliata e avevo questi due nomi, Carlotta e Antoine, impressi nella mente… Da
lì è nato tutto, l’ambientazione, e i fatti narrati. Anche se, inizialmente l’unica voce narrante
era Carlotta poi, il personaggio di Antoine mi ha spinta a volergli dare
maggiore spazio e importanza. Così, seduta al tavolo della cucina (Rossa come
quella di Carlotta) è nato Ad un bivio tra me e te!
Quanto c’è di te in questo testo?
Di me c’è qualcosa nel personaggio di Carlotta: testarda,
sognatrice, innamorata di Parigi e della cucina.
Di me, ci sono sicuramente le emozioni che mi ha
trasmesso scrivere questa storia… Un po’ è come se l’avessi vissuta. Antoine,
invece, è molto distante dal mio modo di essere, e poi è un uomo decisamente
particolare, affascinante ed enigmatico!
Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo
hai superato?
Il blocco dello scrittore l’ho avuto nel momento in cui
ho cominciato a dedicarmi al lato caratteriale di Antoine, un carattere un po’
tormentato dovuto alla sua infanzia… Infanzia completamente diversa dalla mia,
un modo di essere, di pensare e di reagire diametralmente opposto al mio. Per
superarlo ho dovuto fermarmi un po’ e cercare di pensare come avrebbe pensato
uno che ha avuto quel tipo di vita.
Cosa vuoi comunicare con il tuo Ad un bivio tra me e te?
Spesso le esperienze vissute ci portano a costruire un
noi stessi che, effettivamente, non corrisponde a quello che siamo veramente,
ci portano a creare delle barriere e ad imporci di essere come abbiamo deciso
di voler essere, magari per paura di soffrire ancora, ma poi, alla fine, c’è
sempre qualcosa o qualcuno che fa in modo che quel che siamo realmente salti
fuori, e ci mette a nudo contro ogni nostra volontà. Perché, nonostante tutto,
vale sempre la pena essere se stessi. Vale sempre la pena rischiare, anche di
soffrire, se in qualcosa ci crediamo realmente. Questo è il messaggio… Ogni
emozione vale la pena essere vissuta, nonostante i rischi e nonostante tutto.
Cosa pensi del Self-Publishing?
Beh, il Self- Publishing è indubbiamente una grande
opportunità. Dal Self- Publishing sono venute alla luce tantissime opere che
inizialmente non erano state ben accolte dalle case editrici, ma che si sono
rivelate ottime opere, coinvolgenti.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Nei progetti futuri c’è la stesura del seguito di Ad un
bivio tra me e te, in realtà ci sto già lavorando. Poi, chissà…
Grazie a Cinzia La Commare per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
Grazie mille a te che hai dedicato il tuo tempo a me!
RispondiEliminaGrazie per aver dato spazio al mio romanzo su questo blog.
Figurati, è stato un piacere, in bocca al lupo!
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