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AUTORE: Eleonora Scali
EDITORE: Lettere Animate Editore
GENERE: Narrativa/Attualità
PREZZO: eBook 1,49 € cartaceo 11 €
PAGINE: 125
TRAMA
In questa raccolta di racconti l'autrice affronta alcuni temi scottanti della vita attraverso un linguaggio e delle immagini surreali invertendo, talvolta, i ruoli di uomini e animali: il razzismo, la maternità e l’inseminazione artificiale, l’omofobia, l’aggressività stupida, la cattiva politica, lo sfruttamento degli animali, la delinquenza giovanile. A volte bizzarri, a volte crudi, a volte ironici e sarcastici, questi racconti sono tutti focalizzati sul far riflettere il lettore. L'originalità è il binario che attraversa tutte le tappe della lettura, un'originalità non fine a se stessa ma strumento di indagine e profondità.
LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: In un mondo surreale, dove i ruoli sono invertiti, un tacchino prepara il pranzo per la festa del ringraziamento mentre gli uomini diventano cibo, materiale per abiti, umani da compagnia e da guardia.
UN UOMO FORTUNATO: Coniglio è chi pur conoscendo la verità è disposto a tutto pur di nasconderla. In questo modo si comportano una madre maniaco-depressa e un padre puttaniere e maschilista alla notizia dell’omosessualità del proprio figlio.
CHI LA FA L’ASPETTI: La politica bugiarda e cattiva ha le sembianze del lupo di Cappuccetto Rosso e il sistema-governo è una partita a Monopoli dove vince chi mente, truffa e inganna. Almeno finché la giustizia non piomba dal cielo.
AMORE CON LE ALI: Procreare ad ogni costo o confidare nella divina provvidenza? Due tortore che allestiscono il nido sulla finestra di una casa fanno da sfondo alla storia di una coppia che cerca disperatamente di avere un figlio.
CAFFE’ CON SCASSO: Una pasticceria, tre giovani delinquenti, una pattuglia di carabinieri e un fantomatico gorilla trasformano un furto con scasso in un episodio esilarante.
NEBBIA E NUVOLA: Le vite di un cane di razza e uno bastardo si incrociano con quelle di un ragazzo figlio di immigrati e un rampollo di nobile famiglia. Il messaggio finale è un misto di comicità e amarezza.
L’INCIDENTE: Una scrofa che resta incantata davanti alla neve, riesce a mettere a tacere una rissa scoppiata fra quattro personaggi-macchietta: una giovane procace, un commendatore spocchioso, un lattaio balbuziente e un allevatore rozzo ma gentiluomo.
LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: In un mondo surreale, dove i ruoli sono invertiti, un tacchino prepara il pranzo per la festa del ringraziamento mentre gli uomini diventano cibo, materiale per abiti, umani da compagnia e da guardia.
UN UOMO FORTUNATO: Coniglio è chi pur conoscendo la verità è disposto a tutto pur di nasconderla. In questo modo si comportano una madre maniaco-depressa e un padre puttaniere e maschilista alla notizia dell’omosessualità del proprio figlio.
CHI LA FA L’ASPETTI: La politica bugiarda e cattiva ha le sembianze del lupo di Cappuccetto Rosso e il sistema-governo è una partita a Monopoli dove vince chi mente, truffa e inganna. Almeno finché la giustizia non piomba dal cielo.
AMORE CON LE ALI: Procreare ad ogni costo o confidare nella divina provvidenza? Due tortore che allestiscono il nido sulla finestra di una casa fanno da sfondo alla storia di una coppia che cerca disperatamente di avere un figlio.
CAFFE’ CON SCASSO: Una pasticceria, tre giovani delinquenti, una pattuglia di carabinieri e un fantomatico gorilla trasformano un furto con scasso in un episodio esilarante.
NEBBIA E NUVOLA: Le vite di un cane di razza e uno bastardo si incrociano con quelle di un ragazzo figlio di immigrati e un rampollo di nobile famiglia. Il messaggio finale è un misto di comicità e amarezza.
L’INCIDENTE: Una scrofa che resta incantata davanti alla neve, riesce a mettere a tacere una rissa scoppiata fra quattro personaggi-macchietta: una giovane procace, un commendatore spocchioso, un lattaio balbuziente e un allevatore rozzo ma gentiluomo.
CITAZIONE
Valeria era diventata paonazza. Appoggiò la borsa a terra, vicino alla sedia, si sistemò il foulard intorno al collo, si schiarì la voce: «Ecco, dottore, si tratta di una cosa un po’ delicata».
«Parli pure, sono un medico».
«Dunque, c’è una mia cara amica che ha un grosso problema» e qui si interruppe, si tolse il foulard e prese a cincischiarlo fra le mani.
«Parli liberamente. Se posso esserle di aiuto…»
«Ecco, la mia amica ha un figlio, un giovanotto ormai, bel ragazzo, intelligente solo che…» Valeria si fermò a riflettere: “E se mi chiede chi è questa amica? Se capisce che il figlio è il mio? Come posso dire frocio in modo più elegante? Magari mi prende per una poco di buono”.
«Cos’ha il figlio della sua amica?» la incalzò il medico.
«Lei, la mia amica, ha scoperto, anzi no, pensa, o meglio, ipotizza che suo figlio sia» Valeria si toccò l’orecchio «…un po’ frù-frù».
«Non capisco, signora Nesci».
«Frù-frù, sì insomma, poco maschio. Uno a cui non piacciono le donne».
«Intende omosessuale?»
Valeria si maledisse perché non le era venuta in mente quella parola. Se la utilizzava il medico doveva essere il termine scientifico. «Sì, esatto, lui ha quella malattia da uomo-sessuale, appunto».
Il dottor Rossi non sapeva se ridere o piangere. «Dunque?» chiese trattenendo le lacrime.
«La mia amica voleva sapere che tipo di terapie, quali farmaci, insomma che sistemi ci sono per curare questo malanno».
«Nessuno».
«Oddio!» esclamò Valeria. «Vuol dire che è incurabile?»
«Voglio dire che non è una malattia».
La donna si portò la mano al petto. Il cuore le batteva all’impazzata: «Quindi dovrei rassegnarmi? Cioè, la mia amica dovrebbe rassegnarsi ad avere un figlio uomo-sessuale?»
«Potrebbe consultare uno psicologo».
«Ma il ragazzo è frocio, mica pazzo!» urlò Valeria prossima a una crisi isterica.
«Lo psicologo potrebbe aiutare lei, ehm, cioè, la sua amica, non il figlio».
«Che stupidaggine. Lui è malato e la mia amica dovrebbe andare da un dottore?»
«Parli pure, sono un medico».
«Dunque, c’è una mia cara amica che ha un grosso problema» e qui si interruppe, si tolse il foulard e prese a cincischiarlo fra le mani.
«Parli liberamente. Se posso esserle di aiuto…»
«Ecco, la mia amica ha un figlio, un giovanotto ormai, bel ragazzo, intelligente solo che…» Valeria si fermò a riflettere: “E se mi chiede chi è questa amica? Se capisce che il figlio è il mio? Come posso dire frocio in modo più elegante? Magari mi prende per una poco di buono”.
«Cos’ha il figlio della sua amica?» la incalzò il medico.
«Lei, la mia amica, ha scoperto, anzi no, pensa, o meglio, ipotizza che suo figlio sia» Valeria si toccò l’orecchio «…un po’ frù-frù».
«Non capisco, signora Nesci».
«Frù-frù, sì insomma, poco maschio. Uno a cui non piacciono le donne».
«Intende omosessuale?»
Valeria si maledisse perché non le era venuta in mente quella parola. Se la utilizzava il medico doveva essere il termine scientifico. «Sì, esatto, lui ha quella malattia da uomo-sessuale, appunto».
Il dottor Rossi non sapeva se ridere o piangere. «Dunque?» chiese trattenendo le lacrime.
«La mia amica voleva sapere che tipo di terapie, quali farmaci, insomma che sistemi ci sono per curare questo malanno».
«Nessuno».
«Oddio!» esclamò Valeria. «Vuol dire che è incurabile?»
«Voglio dire che non è una malattia».
La donna si portò la mano al petto. Il cuore le batteva all’impazzata: «Quindi dovrei rassegnarmi? Cioè, la mia amica dovrebbe rassegnarsi ad avere un figlio uomo-sessuale?»
«Potrebbe consultare uno psicologo».
«Ma il ragazzo è frocio, mica pazzo!» urlò Valeria prossima a una crisi isterica.
«Lo psicologo potrebbe aiutare lei, ehm, cioè, la sua amica, non il figlio».
«Che stupidaggine. Lui è malato e la mia amica dovrebbe andare da un dottore?»
NOTIZIE SULL'AUTORE
Eleonora Scali è nata (1965) a Firenze. Laureata alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, ha lavorato quasi vent'anni in grandi aziende del centro e nord Italia come addetta stampa e relazioni esterne. Dal 2005 ha iniziato a indirizzare la sua passione di scrittrice dal lavoro giornalistico alla narrativa. Tre anni dopo sono usciti i suoi primi racconti brevi su alcune riviste letterarie e successivamente il romanzo “Un fiume di guai” edito da E-pigraphe. Dal 2013 Eleonora scrive, illustra e produce favole personalizzate per bambini sotto il marchio My fairy tale. È appena uscito il suo secondo lavoro letterario, un’antologia di racconti dal titolo “Uomini bestiali e animali umani” edito da Lettere Animate.
Gli argomenti trattati sono interessanti e la cover è perfettamente esplicativa.
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