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AUTORE: Susanna Scandella
EDITORE: Self-Publishing
GENERE: Romance
PREZZO: eBook 0,99 €
PAGINE: 215
TRAMA
Evelyn Spencer, brillante studentessa dell'università di Dartmouth, ha un problema di
concentrazione a letto.
Con il suo ragazzo Jake la passione non manca, ma per quanto impegno ci metta Evelyn non riesce
mai a raggiungere il culmine del piacere.
Persino da sola ha delle difficoltà, ma la sua vita raggiungerà una svolta quando si deciderà a
comprare un sex toy con il quale riuscirà a trovare la pace dei sensi.
A un certo punto, però, anche quello non basta più. Perché a Evelyn manca il contatto umano, il
calore di un ragazzo che si sdrai al suo fianco dopo una notte d'amore.
E l'unico che sembra sapere cosa lei voglia è Lester McHall. Lo stesso Lester McHall che è stato suo
compagno al liceo, quello che le ha fatto passare anni d'inferno prendendosi gioco dei suoi
sentimenti e diventando il suo bullo personale. Per quanto la curiosità di Evelyn sia incontenibile,
deve riuscire a evitare di finire in fondo alla lista delle sue conquiste di una notte, perché lei non è
quel tipo di ragazza. Eppure, quando una sera decide di cogliere l'attimo, non riesce a pentirsene.
Perché Lester sa esattamente cosa le piace...
"So cosa ti piace" è un romanzo new adult, che spera di far sorridere con la sua ironia ed
emozionare con la passione e il romanticismo che lo caratterizzano. Non vi resta che leggerlo!
CITAZIONE
Ero quasi arrivata alla mia aula, quando Lester mi raggiunse. Non sapevo che anche lui fosse nella
mia stessa classe. Mi camminava accanto, senza dire niente. Sembrava stesse ragionando su
qualcosa e la curiosità di conoscere i suoi pensieri era davvero alta. Con quel ragazzo rischiavo di
impazzire. Prima di entrare in aula si fermò e mi sentii quasi costretta a bloccarmi anche io.
«Non vieni?», domandai ingenuamente. Lui osservò la porta di legno, come se si fosse reso conto
solo in quel momento dove si trovasse.
«Non ho lezione adesso».
Ah. «E cosa ci fai qui?».
Mi scrutò con un’espressione assorta. Sembrava su un altro pianeta.
«Non capisco. Esci con Danny Rowitz? Sai quanto è scemo quella sottospecie di ragazzo?».
Ero sorpresa e allibita. E anche un po’ oltraggiata, sì. Chi si credeva di essere per dirmi con chi
potessi uscire?
«Sottospecie di ragazzo? Adesso ti eleggi a giudice? A me è sembrato molto simpatico», deglutii
sperando che non si accorgesse del mio tentennamento. La storia della riga sulla macchina me
l’aveva fatto inquadrare esattamente come lo aveva dipinto Lester. Ma non c’era alcun bisogno
che lui venisse a saperlo.
«Ah, ti piace quel tipo di ragazzo quindi?», mi si parò davanti e me lo ritrovai a pochi centimetri dal
mio corpo.
Il cuore iniziò a battermi più veloce, contro ogni mio sforzo per mantenerlo tranquillo. Più
rimanevo nelle sue vicinanze e respiravo il suo profumo, più rischiavo di avere un infarto.
«Sei davvero così presuntuoso da credere di sapere ciò che mi piace e ciò di cui ho bisogno?».
A quel punto anche io mi stavo inconsciamente avvicinando al suo viso e mentre i nostri sguardi
erano legati, il mio respiro si fece più concitato.
Mi stavo arrabbiando. Ed eccitando. Da morire. Il che per me sarebbe stato un problema se non
fossi riuscita a sfogare le mie emozioni, come al solito.
«Non è presunzione, la mia è semplice obiettività. Io so cosa ti piace».
La sua bocca era a pochi centimetri dalla mia.
«Come puoi saperlo?»
«Perché sono bravo Evelyn. Lo sono davvero».
A quel punto i nostri corpi si stavano quasi per toccare e io ero propensa a dare una botta in testa
alla mia vocina, che urlava di scappare da Lester McHall, lo sciupafemmine, e lasciarmi trasportare
dalle sue parole. Ero talmente su di giri che gli avrei permesso di dimostrarmi mille volte le sue
teorie.
«Quando vorrai uscire con qualcuno che ti capisca sul serio, vieni da me».
Si allontanò spezzando l’incantesimo e interrompendo bruscamente tutti i pensieri sconvenienti
degli ultimi due minuti. Lo guardai attraversare il corridoio con ancora le sue parole nella testa. Ma
la mia mente era di nuovo sotto controllo, perciò entrai in classe sedendomi al mio solito posto
con tranquillità. Peccato non fossi ancora riuscita a tenere a bada il mio corpo perché i fremiti di
aspettativa furono dolorosi da mettere a tacere nell’ora successiva.
Lester McHall mi stava entrando dentro. E non nel senso letterale del termine.
La faccenda più preoccupante era che non sapevo se ne fossi contenta o disperata.
NOTIZIE SULL'AUTORE
Susanna Scandella è nata a Como nel 1990, ha ventiquattro anni ed è mamma di una splendida
bambina. Ha studiato Ragioneria e ha lavorato per tre anni in uno studio professionale.
Ha sempre avuto la passione per la lettura e quando ha deciso di provare a scrivere ha trovato
finalmente la strada dei suoi sogni, potendo fare ciò che ama di più rimanendo accanto a sua figlia.
Pagina facebook di Susanna Scandella: https://www.facebook.com/susanna.scandella
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