Salve amici lettori, oggi vi presento un'autrice esordiente amante dell'urban, lei è un mistero e scrive sotto pseudonimo ma risponderà comunque alle nostre domande e poi sarà il suo romanzo a parlare per sè: Mezzo Vampiro.
Ciao Belinda, benvenuta su Peccati di Penna, è sempre un gran piacere trovare una collega amante dei vampiri!
Ciao Ornella! Grazie a te per avermi segnalata e per darmi ancora spazio sul tuo blog. Per fortuna esiste ancora chi ama i vampiri, il piacere è tutto mio :)
Racconta Belinda, quando hai iniziato a scrivere? La serie da quanti libri è composta?
Con la fantasia ho sempre inventato storie, anche se tipo i temi di scuola li odiavo. Infatti per i temi a casa zero ispirazione, le idee le aveva mia mamma. Io ho un rapporto particolare con la scrittura, non mi piacciono i limiti o tracce date da altri da seguire, infatti i contest e i concorsi non fanno per me. L’età di quando ho iniziato non la so con precisione, da piccola iniziavo storie sui quaderni che poi cancellavo perché non mi piacevano.
La serie sarà di cinque libri, molto probabilmente.
Quanto tempo hai impiegato per scrivere Mezzo Vampiro?
Anni. Tra la prima stesura e il resto sono passati anni. Questo anche perché è un’opera prima, e io ho imparato a scrivere con questa storia.
Cosa ti ha ispirato questo romanzo?
Diverse cose. Sono sempre stata affascinata dai vampiri. A partire da Dracula, per poi andare a quelli più moderni che sono usciti mentre scrivevo. Mi ha ispirata anche Dorian Gray, personaggio ambiguo e affascinante che mi ha aiutata molto nel mio fantasticare sui vampiri. L’idea di un’accademia, la Damned Academy è nata un po’ grazie a Harry Potter, che ho letto più o meno appena uscito. Mi piaceva fantasticare su una scuola che avrebbe avuto al suo interno vampiri, angeli, demoni e mezzosangue.
La strinse più forte e affondò i denti più in profondità prima in un punto, poi in altri. Chiuse gli occhi lasciando che il sangue lo riempisse. Ora non ci sarebbe stato l’insegnante di Etica Vampirica a costringerlo a staccarsi o a dirgli dove mordere senza uccidere e senza provocare dolore.
Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Il mio solo blocco è stato all’inizio. Sono stata parecchio bloccata sul prologo durante la prima stesura, che poi è anche differente dal risultato finale. Ho semplicemente evitato di scrivere, fino all’arrivo dell’inizio giusto.
Quando hai scoperto la passione per l’urban fantasy? Ti ricordi il primo libro letto?
Il primo forse è stato “Intervista col vampiro”. Ne ho letti moltissimi e tutti di seguito. Per un po’ mi sono dedicata esclusivamente a questo genere, anche per capire se la mia idea c’era già.
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Lungo. Prima ho provato a contattare le case editrici più importanti ma non è andata bene, così alla fine sono arrivata al self. Piuttosto che far marcire il mio scritto nel pc ho preferito rischiare e autopubblicarmi. E anche se è passato poco dalla pubblicazione sono contenta della scelta fatta.
Cosa pensi del Self-Publishing e del panorama editoriale attuale?
Prima di pubblicare ero molto diffidente verso il self, ora posso dire che secondo me l’unico difetto che ha è quello di non farti finire in libreria, che al contrario è la cosa migliore che può offrirti una casa editrice, soprattutto se importante. Sicuramente farsi notare non è facile, specialmente da auto pubblicato, ci sono tantissimi libri anche nel mondo del self, ecco perché secondo me bisognerebbe sostenersi tra colleghi. Vedo molta competizione, ma per fortuna vedo anche del sostegno, anche se penso bisognerebbe sostenersi un pochino di più.
Per quanto riguarda il panorama editoriale attuale preferisco non rispondere.
Non è un mondo per il fantasy, ecco.
Ti sei rivolta a professionisti per pubblicare o hai curato tu l’intera pubblicazione? Come mai la tua scelta?
Ho curato io con l’aiuto di un’amica nell’editing finale. Avrò riletto il mio libro mille volte, e non sto scherzando. Sono maniacale ahaha. Comunque auguro a tutti un editor come lei che si limita a fare osservazioni e dare suggerimenti e che non mette becco sul tuo stile, che non vuole cambiartelo. Ne ho sentite di cotte e di crude, da qui anche la mia diffidenza verso chi edita e non solo verso le case editrici. Anche se per fortuna non tutti hanno come unico scopo quello di spillare soldi agli autori. Basta informarsi e guardarsi bene intorno e qualcuno di serio si trova.
Quali sono i punti di forza del tuo romanzo?
Questa è una domanda difficile. Dovrebbero dirlo i lettori, quindi ti rispondo in base a ciò che mi hanno detto loro fino a oggi: l’avere un protagonista che esce fuori dagli schemi e avere una storia originale con vampiri diversi.
Infine, che progetti hai per il futuro?
Sono alle prese con il seguito di mezzo vampiro e con un paranormal romance. E in tutto questo studio per dare esami.
Grazie a Belinda per averci dedicato il suo tempo. In bocca al vampiro e buona scrittura!
Grazie a te di nuovo per avermi ospitata!
Speriamo non morda :p
In bocca al vampiro anche a te, visto che hai scritto di loro anche tu :)
Grazie, mia cara, ma io spero morda, l'immortalità mi fa gola!
Miei cari peccatori, unitevi a me, a Belinda e alla nostra passione per i vampiri. E prima che vi possa saltare in mente, non tutto è Twilight, il mondo dei vampiri è molto più!
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