Leggendo in giro per i social mi sono resa conto che non tutti conoscono i lati positivi della condivisione, mentre altri se ne lavano completamente le mani non capendo che questo disinteresse e questa apatia verso un articolo o un post (per di più loro destinato) è negativo sia per l'autore (che si disinteressa della propria visibilità), sia per il blogger che ha dedicato tempo e alla fine non riceve supporto.
Molti autori chiedono ai lit-blog una presentazione, un'intervista, una recensione, pensando che il loro lavoro finisca lì, ma non è così.
Certo, il più sta al blogger che deve preparare post e immagini, e in caso di recensione anche leggere il libro e scrivere un breve testo espositivo, ma quando l'articolo è stato postato e condiviso anche l'autore ha un ruolo: condividere a sua volta!
Da blogger mi accorgo quando c'è collaborazione (leggo le visualizzazioni), da autrice penso sia logico diffondere ovunque un post che parli di me o della mia opera, ma stranamente non tutti la pensano in questo modo e si comportano in tal senso... A volte gli autori quasi disprezzano o si tengono alla larga dai social, ma come pensano di promuovere il loro libro da esordienti? Sono curiosa, aiutatemi a capire.
Certo, il più sta al blogger che deve preparare post e immagini, e in caso di recensione anche leggere il libro e scrivere un breve testo espositivo, ma quando l'articolo è stato postato e condiviso anche l'autore ha un ruolo: condividere a sua volta!
Da blogger mi accorgo quando c'è collaborazione (leggo le visualizzazioni), da autrice penso sia logico diffondere ovunque un post che parli di me o della mia opera, ma stranamente non tutti la pensano in questo modo e si comportano in tal senso... A volte gli autori quasi disprezzano o si tengono alla larga dai social, ma come pensano di promuovere il loro libro da esordienti? Sono curiosa, aiutatemi a capire.
...più si condivide, più i motori di ricerca offrono visibilità |
Le presentazioni in libreria per chi pubblica in e-book sono impensabili, ma se anche si pubblicasse in cartaceo, in quanti parteciperebbero alla presentazione di un esordiente sconosciuto mai visto né sentito? E come farlo sapere in giro senza condivisione su internet quando ormai sembra tutto veicolato dai social network? E soprattutto come farlo senza spendere un capitale?
La condivisione non è solo un ringraziamento per il blog che ospita (che guadagna visite e nient'altro se è free), ma più si condivide, più si è nel web e più i motori di ricerca offrono visibilità. Inoltre, l'uso degli hastag, ovvero le parole seguite da #, se ben usati portano risultati. (E ho fatto la rima.)
Condividere un post non è illegale, eh!
Un click quanto costa? Un paio di secondi? Non vale la pena spenderli per voi stessi e per chi vi ha dedicato del tempo? E vi assicuro che scrivere un post e condividerlo come si deve impiega molto tempo.
Il tasto g+ farà salire il post di visibilità su google, ed è importante per la visibilità. Se non avete account google e quant'altro, dubito non abbiate un qualsiasi social soprattutto se siete autori quindi al bando la pigrizia! Sotto i post o al lato, spesso trovate dei pulsanti, non dovete neanche copiare il link e incollarlo altrove... più facile di così c'è solo la telepatia, ma a quello dobbiamo ancora arrivarci.
Buona promozione e siate social!
Ciao! Posso firmare la petizione a favore della condivisione? Usare la rete, in qualunque modo, senza pensare a condividere, è più o meno come andare in bagno e non usare lo sciacquone. Essere social è una bella cosa per il singolo, ma esserlo a vantaggio di tutti è cento volte meglio. :)
RispondiEliminaGrande Grazia! E poi il paragone è la ciliegina sul commento XD
EliminaParole sante!!!!
RispondiEliminaCiao Nel, ho appena condiviso su Google, del resto lo faccio sempre quando trovo un post interessante,
RispondiEliminama ho notato anch'io che pochi lo fanno. Speriamo che il tuo post serva a smuovere le acque ;-)
Spero faccia capire quanto possa essere utile un pulsante di share xD
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