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18 luglio 2014

INTERVISTA - Marco Giannino

Altra intervista , pronti a scoprire la vita e il percorso di Marco Giannino?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgMarco Giannino, giovane poeta dalla penna sensibile, raffinata e originale, pubblica con Corebook la sua prima raccolta poetica che, siamo certi, saprà conquistarvi ed emozionarvi.
Nato a Bari, ha 22 anni e studia alla facoltà di Scienze Politiche sempre a Bari.
Nel 2013 una sua poesia viene pubblicata nella raccolta di poesie della SI Edizioni "Emozioni... la collana del pensiero poetico" e ora è alla sua prima pubblicazione con la Casa Editrice Corebook.


 






Un caloroso benvenuto a Marco Giannino su “Peccati di Penna”, esordiente e poeta.

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgUn saluto a voi e a tutti i lettori!


 

Allora Marco, quando hai iniziato a scrivere? Ricordi l’età, il periodo, il primo pensiero di quel momento?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgAmmetto di aver sempre avuto il "pallino per la scrittura". Quando ero piccolo, avrò avuto circa otto anni, scrivevo strisce di fumetti con protagonisti Topolino e Paperino e poi passavo le storie al mio maestro e ai miei compagni di scuola. Parecchio tempo dopo con la poesia ho trovato il mio modo di comunicare, di esprimere quello che voglio dire, quindi diciamo che scrivo per istinto di sopravvivenza, poi per comunicare.

 

Come hai scoperto la passione per la poesia?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgA dire il vero non lo so. Credo sia stata la mia professoressa di italiano in quarto anno di scuola superiore a spronarmi a leggere di più oltre i vari Leopardi e Verga, insomma di andare oltre quello che si studia a scuola. Così ho iniziato a leggere Neruda, Poe, Montale ed è stato amore a prima vista, da allora appena entro in libreria mi perdo tra i libri di poesia alla ricerca di qualche nuovo autore, poi passo ad altri generi... ho ancora tanto da leggere (e imparare).

 

Qual è stato il percorso che ti ha portato alla pubblicazione?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgÈ stato un percorso molto lungo. Prima di arrivare a scrivere questa mia prima raccolta ho passato molto del mio tempo a scrivere e leggere, alcuni giorni non facevo altro. Dopo essere riuscito a piazzare una mia poesia in un concorso letterario, mi son detto "Proviamo." e così ho inviato il manoscritto a una serie di case editrici prese dal forum Writer's Dream, quel forum è ancora oggi la mia base e ponte per il mondo editoriale. Poi, una volta inviato il manoscritto, ovviamente ho ricevuto parecchi no, chi vedeva in me un volto troppo giovane per il panorama poetico, chi invece diceva che la poesia in Italia ormai non ha più mercato e quest'ultima ammetto che mi demoralizza un po' perché è vera come cosa. Ma, fortunatamente, la Casa Editrice Corebook mi propose un contratto per pubblicare la mia raccolta in ebook, non ci ho pensato due volte e ho accettato. Secondo me, il formato ebook può dare una sferzata di "innovazione" alla poesia, perché sono sicuro che molta gente pensa che quest'arte sia vecchia, ma sto divagando andiamo avanti.

 

Puzzle è una silloge poetica che raccoglie riflessioni, pensieri, tessere estemporanee di quel mosaico complesso e intricato che è l’animo umano”. Cosa vuoi trasmettere con questa raccolta? Qual è il tema che ricorre più spesso?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgCome ha già detto, il tema che ricorre più spesso è proprio l'animo umano nelle sue forme più disparate che vanno dall'amore alla morte per passare ai soprusi che si sentono tutti i giorni Cerco di riportare in versi i vizi e le virtù che modellano il mondo che mi circonda. Con quest'opera non mi sono concentrato su un unico punto focale, ho voluto ampliare volontariamente la raccolta con più temi lasciando al lettore la libertà di riflette su ogni argomento. Proprio come in un puzzle è il lettore a dover unire i pezzi per avere un quadro più ampio del significato di ogni singola poesia. Ho cercato di dare la maggiore qualità possibile a ogni verso per ottenere la maggior emotività possibile, pur lasciando quel tratto enigmatico che deve avere un componimento poetico.


C’è un componimento a cui sei particolarmente affezionato? Se sì, perché? 

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgSì, c'è una poesia in particolare a cui sono affezionato, la poesia è "Novilunio". Una sera, mentre tornavo a casa, la luna era nella fase Gibbosa Calante. Il giorno dopo scrissi quella poesia associando le fasi lunari alle fasi dell'amore (o a quelle dell'amore), di come entrambe prendono forme diverse, invecchiano, ma rimangono sempre lì.

 

Cosa pensi del panorama editoriale attuale? La poesia ha mercato? 

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgLa poesia ha poco mercato, almeno quello contemporaneo. Dico quello contemporaneo perché in libreria si dà sempre poco spazio a nuove opere del nostro tempo e quindi gli autori devono trovare strade alternative per andare avanti. La poesia ormai sta diventando di nicchia, forse dal secondo dopoguerra lo è sempre stata. La colpa è anche di certi editori che chiedono soldi all'autore per essere pubblicato il che è sbagliatissimo, e parliamo di migliaia di euro. Io stesso ho avuto proposte del genere da editori che all'apparenza sembrano free (cioè che ti pubblicano gratis) e loro per giustificarsi dicono "La poesia non ha molto mercato, dobbiamo accontentarci". Io ho sempre rifiutato questo tipo di editoria e sempre la rifiuterò, però c'è gente che per un motivo o per un altro cade nella trappola e paga per poi ottenere un due di picche. Questo dell'editoria a pagamento è un discorso molto ampio, perché esiste da anni e non sta facendo altro che rovinare il mondo editoriale. Tornando alla poesia, in Italia molta gente scrive poesie, ma pochi la leggono, ecco perché sta diventando di nicchia e malsana. Un autore che vuole pubblicare la sua silloge deve prima di tutto leggere, leggere e ancora leggere, solo così si otterrà un buon bagaglio per cominciare a scrivere, e questo è un consiglio che io stesso ho seguito e seguo ancora. Una volta completata l'opera bisogna trovare il giusto editore a cui proporre il manoscritto, ma per queste cose permettimi di fare un po' di pubblicità al Writer's Dream, una delle poche realtà qui in Italia che vuole essere un punto di incontro per la buona editoria, l'autore e soprattutto il lettore. Questo discorso comunque lo si può ampliare a tutto il panorama editoriale attuale, mi sono soffermato sulla poesia perché è quella parte di editoria con cui sono stato più a contatto negli utlimi tempi.

 

Qual è la tua opinione sul self publishing?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgRisposta: È una buona opportunità per chi vuole essere imprenditore di se stesso. Ho profonda stima per chi si lancia nel mercato con questa modalità di pubblicazione, però io non sarei capace di gestire una cosa del genere, ci ho pensato sì, però preferisco il confronto con l'altra faccia dell'editoria, cioè le Case Editrici. Questo perché voglio che la mia opera sia giudicata, prima ancora che dal lettore, da chi ci sta dentro, cioè l'editore. Dopotutto, chi meglio di lui sa su quale opera puntare e da lanciare nel campo editoriale. Mi rivolgo in particolare a quella piccola e media editoria che lavora sodo per proporre al pubblico un'ottima opera. Io stesso ho letto motli ebook autopubblicati, alcuni belli e altri no, perché ci sono anche certi "autori" che si pubblicano solo per essere etichettati come tali, il che secondo me è sbagliato. Del self-publishing quindi apprezzo quel tipo di autore che è consapevole della qualità della propria opera ed è capace di fare tutto da solo, gli fa onore e mi piace anche leggerli, ho sempre trovato affascinante questa via alternativa della pubblicazione, di certo più genuina di quella a pagamento.

 

Piccolo editore o self publishing, cosa sceglieresti e perché?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgPer i motivi sopra citati il piccolo editore.


 

Per te i concorsi letterari possono essere utili a un giovane scrittore? Vi hai mai partecipato? Se sì qual è stata la tua esperienza?

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgNel 2012 ho partecipato a un concorso indetto dalla SI Edizioni per una raccolta di poesie, ho proposto tre mie poesie e una è stata scelta per far parte della raccolta, la meno peggio forse. I concorsi letterari, secondo me, sono necessari sia a un giovane autore non ancora esordiente che a un autore emergente. Se trovo un buon concorso a cui partecipare mi ci fiondo a capofitto, li trovo stimolanti e certi concorsi mi hanno ispirato per scrivere molti racconti. Anche qui però bisogna fare attenzione, perché esisotono concorsi a pagamento, e non parlo di qualche decina di euro purtroppo.

 

In ultimo, via l’alone di mistero: quali progetti hai per il futuro? 

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgContinuare a scrivere, che domande! Ho parecchie idee che mi frullano in testa, non posso farci niente. Certe volte mi fermo in mezzo alla strada per prendere il taccuino e scrivere qualche appunto per un racconto o qualche verso per una poesia. La gente che mi passa affianco mi guarda come se fossi una cosa anomala, secondo me pensa "Che ci fa un ragazzo con un quaderno in mano, sarà un nuovo modello smartphone?".

 

Grazie Marco per averci dedicato il tuo tempo e buon lavoro!

 photo Foto_zps3ab0894b.jpgGrazie a voi per questa bella intervista!

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