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22 aprile 2014

RECENSIONE - PIDGIN di Prisca Turazzi

Titolo: Pidgin
Autore: Prisca Turazzi
Editore: Self-Publishing

Questo racconto breve è una commedia un po’ romantica, con fini volti alla sensibilizzazione: il diverso che  da comprendere e non allontanare, da non reputare strano solo perchè considerato fuori dal canone di normalità. Da questo punto di vista l’opera ha una bella morale, ma dal punto di vista del lettore alle prese con un racconto che si presenta tra narrativa e rosa, il testo lascia un po' d'amaro... 
L’opera narra la storia di due ragazzi, Lorenzo e Gabriela che, nonostante presentino dei tratti distintivi, passati diversi e interessanti, non hanno saputo catturarmi.

Prima di tutto, il loro incontro e il loro legarsi avviene con velocità eccessiva e mi lascia perplessa. La barriera che Gabriela si è costruita attorno nel corso del tempo, viene abbattuta con una facilità che quasi ne sminuisce la complessità dovuta a una storia personale delicata e alla sindrome di cui sembra succube (non dirò altro sull'argomento perchè è il cuore del racconto). Lorenzo, invece, è avventato nelle gesta con una persona che conosce di sfuggita e anche la sua storia personale non è approfondita, ma lasciata all'essenziale.
In secondo luogo, devo dire che i personaggi li ho trovati piuttosto freddi, non mi hanno trasmesso molte emozioni, non sono riuscita proprio a calarmi nelle loro vicende, nelle loro menti, nel loro sentirsi reciproco ed è stato un peccato leggerli e non "sentirli". 
Terzo appunto, l’argomento portante del racconto non ha abbastanza spazio, non si scende nei dettagli, è appena appena più toccato nella nota di chiusura, ma non nel racconto stesso che poteva esser un buon veicolo di esposizione. Poteva dare spessore ai contenuti e magari anche al personaggio di Gabriela

Mentre per la storia non ho provato trasporto, per la freddezza che ho riscontrato nel rapporto tra i protagonisti, devo dire che il testo è scritto bene, in modo semplice e lineare con quel tocco di vivacità che non guasta è dà ritmo alla narrazione. 

Che voto dare a questo racconto breve carico di significato? Resto su un voto intermedio perché comunque apprezzo ciò che vuole comunicare l’autrice con il suo PIDGIN. Io ci vedrei bene un romanzo con questa base, un romanzo che non solo dia più risposte e spiegazioni ma che dia davvero vita a Lorenzo e a Gabriela rendendo "palpabili" i loro sentimenti.

❤❤❤-

TRAMA
Castelmassa, una piccola cittadina della provincia di Rovigo. Lorenzo è tornato a casa dai genitori, appesantito dalla sensazione di aver perso la direzione. Gli studi, gli amici: niente lo stimola più. Finché un giorno passeggiando sull'argine del Po non incontra Gabriela, una ragazza misteriosa e infinitamente triste. Si avvicineranno e si feriranno, a ostacolarli ci sarà quell'incomprensione di fondo che Lorenzo non sa come superare.
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