TITOLO: Birthdate (Denton Little #2)
AUTORE: Lance Rubin
EDITORE: DeA
Birthdate riprende la storia di Denton Little, il ragazzo
sfuggito alla sua data di morte e catapultato in un mondo di misteri.
Il libro non poteva iniziare meglio perché ci troviamo immediatamente nel pieno della storia.
Un punto a favore dell’incipit che non ci lascia in sospeso e parte con vigore presentandoci le prime grandi novità.
Il libro non poteva iniziare meglio perché ci troviamo immediatamente nel pieno della storia.
Un punto a favore dell’incipit che non ci lascia in sospeso e parte con vigore presentandoci le prime grandi novità.
Le vicende del giovane Denton tessono una spy-story che
gioca sulla fantascienza con le relative previsioni di morte. La storia resta
originale, surreale come mi è apparsa in Deathdate, ma sempre avvincente e
dinamica. Tra i temi di questo fantasy contemporaneo abbiamo: la famiglia,
l’amicizia e i primi amori, oltre al legame vita-trapasso che è alla base del testo di Lance Rubin.
La politica e gli interessi economici fanno capolino da
dietro le quinte, il mondo si divide tra coloro che vogliono sapere quando
moriranno, quindi la loro deathdate, e coloro che vogliono restare all’oscuro e
non vivere con la presenza ingombrante di un numero fatale. Avrei voluto sapere
di più sulla genesi delle previsioni di morte, l’elemento scatenante, il come
mai sia stato accettato un sistema del genere, il verificarsi delle prime
opposizioni e dei primi piani per tornare a quando il dì dell’ultimo respiro
era davvero un mistero, etc.
Inoltre, che le previsioni si basino su biologia e astrologia mi ha un po’ destabilizzato, l’idea di prevedere una dipartita è già molto spinta anche per un fantasy e se posso accettare un calcolo delle probabilità basato sulla biologia, ma il fondarsi anche sull’astrologia mi spiazza e confesso di aver cercato di arginare le mie perplessità in merito per godermi il romanzo.
Forse è un problema mio che proprio non riesco a concepire l’idea di conoscere la data precisa della propria scomparsa, insomma... come si può prevedere un incidente con la biologia e l’astrologia? Se non si riesce a trovare una spiegazione valida forse meglio rimanere vaghi e non dare motivazioni poco plausibili. Ma ovviamente è sempre una percezione personale, magari chi sente negli astri un’energia particolare può accettare tale binomio.
Inoltre, che le previsioni si basino su biologia e astrologia mi ha un po’ destabilizzato, l’idea di prevedere una dipartita è già molto spinta anche per un fantasy e se posso accettare un calcolo delle probabilità basato sulla biologia, ma il fondarsi anche sull’astrologia mi spiazza e confesso di aver cercato di arginare le mie perplessità in merito per godermi il romanzo.
Forse è un problema mio che proprio non riesco a concepire l’idea di conoscere la data precisa della propria scomparsa, insomma... come si può prevedere un incidente con la biologia e l’astrologia? Se non si riesce a trovare una spiegazione valida forse meglio rimanere vaghi e non dare motivazioni poco plausibili. Ma ovviamente è sempre una percezione personale, magari chi sente negli astri un’energia particolare può accettare tale binomio.
Sicuramente, continuo ad adorare il modo di raccontare di
Lance Rubin e come caratterizza i suoi personaggi, così diversi, così ben
tratteggiati, così divertenti. Anche i dialoghi brillanti donano al romanzo
quella marcia in più che rende la lettura vivace ed entusiasmante.
Tra i miei personaggi preferiti, oltre Denton, c'è Paolo. Il loro duo è imbattibile. Mentre il soggetto gradito meno è la madre del protagonista: troppo ambigua.
Tra i miei personaggi preferiti, oltre Denton, c'è Paolo. Il loro duo è imbattibile. Mentre il soggetto gradito meno è la madre del protagonista: troppo ambigua.
Concludendo, mi è piaciuto un pizzico in più Deathdate rispetto
a questo seguito, ma ritengo Birthdate comunque una bella lettura in cui l’autore
ha avuto il coraggio di porre come elemento centrale la morte rendendola tollerabile
agli occhi dei personaggi che non solo non la temono, ma la accettano.
❤❤❤❤❤
TRAMA
Denton Little non è ancora morto! In un mondo in cui tutti conoscono
la data della propria morte fin dalla nascita, Denton è l’unico ad aver
superato indenne il giorno fatidico. Non sa perché proprio a lui sia
capitato questo straordinario destino, sa solo che ora tutti lo cercano.
La sua famiglia, il suo migliore amico Paolo, e Veronica, la ragazza
che ha baciato poco prima di darsi alla fuga e che non riesce a
togliersi dalla testa. Persino la polizia lo sta cercando. Lui è la
prova vivente che è possibile scampare alla propria data di morte, e ora
tutti vogliono un pezzo di Denton Little.
Questo
è decisamente un problema, soprattutto perché il Governo preferirebbe
ucciderlo piuttosto che ammettere l’anomalia del sistema. Come se non
bastasse, mancano pochi giorni al decesso di Paolo. Proprio adesso che
il poveretto si è reso conto di essere follemente, perdutamente
innamorato di Millie, l’unica ragazza al mondo che non potrà mai
ricambiare i suoi sentimenti. Tra fughe rocambolesche e amori
impossibili, Denton cerca di salvare gli amici e smascherare i nemici.
Ma come si comporterà ora che non conosce più la data della propria fine
e la morte può incombere in ogni momento?
Dalla penna
di Lance Rubin, il brillante sequel di Deathdate. Un romanzo dal ritmo
mozzafiato e dallo stile affilato dove anche la morte è un’avventura
emozionante.
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