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11 ottobre 2013

ARTICOLI - Spedizioni digitali VS Spedizioni cartacee

Un articolo forse inutile, ma almeno mi permette un confronto e uno sfogo. 

Ci sono molte Case Editrice (CE) che sono free ma chiedono il cartaceo tramite posta ordinaria; possibile nell’era digitale? Possibile quando si parla di crisi e di spreco? 

Questa scelta non riesco a concepirla per diversi motivi.

Analiziamo costi e difetti dell'invio cartaceo.

1. Cartaceo significa stampa, spreco carta e inchiostro, in più si parla di una decina di euro. 

2. Cartaceo significa posta; e con la raccomandata, possibilmente con ricevuta di ritorno, è un’altra decina di euro, un prezzo variabile anche a seconda del peso e del formato. In alternativa c’è il piego libri, che non tutte le poste conoscono oppure fanno finta di conoscere, ma voi armatevi di prove e richiedetelo, costa 1.28 € fino ai 2 kg, c'è anche il piego libri raccomandata che costa circa 3,63 €. Il manoscritto all’interno deve essere rilegato, sulla busta va scritto “Piego Libri” e lato apribile sulla chiusura per le ispezioni. La busta deve essere di quelle gialle imbottite, il loro costo varia a seconda del formato, si parte da 1 €. 

3. Rilegatura? Va dalla spirale (da 1€ a 5 € circa) a quella a caldo (dai 5 € in su)  e ovviamente i costi dipendono anche dalla mole di pagine.
4. Possibilità di perdita pacco; se non si usa la raccomandata, sappiamo che può capitare soprattutto quando i postini trovano cassette della posta piccole e abbandonano i pacchetti sui muretti, lasciandoli al libero passaggio (succede per davvero ma questa è altra storia). 

5. Mancata restituzione manoscritto. Non so voi ma se Spendo i miei soldini per una bella copia del mio lavoro, poi mi dispiace finisca nella pattumiera. 

6. Tra grandi CE e le piccole CE, siamo sinceri, se doveste mandare un cartaceo a chi lo mandereste? Penso alle prime per tentare il grande colpo, non a un piccolo editore che, massimo rispetto, si deve ancora diffondere e fare le ossa sul territorio nazionale rispetto ad una “Big”. 

 Il cartaceo è utilizzato per avere una cernita di base? Cos’è una seleziona basata sui soldi che un esordiente ha in tasca o sull’efficienza dei servizi postali? Non è detto che chi possa mandare 10 pacchi postali sia più bravo di chi non può permettersi le spese di stampa e spedizione. Se selezioniamo dieci case editrici e spendiamo 20 € a pacco, questi invii ci costano 200 € circa. 

 La caselle e-mail si intasano? Costa molto mettere un responsabile allo smistamento, che selezioni le e-mail, stampi il contenuto, e mantenga la casella di posta accessibile? Le “Big” non riescono? Le “Big” non vogliono? 

Mettiamo caso che una piccola CE voglia risparmiare di stampare, non abbia staff per l’ufficio, ma si può continuare così? Escludere magari un buon lavoro per modalità di invio antiquate? 

Forse la vedo semplice, ma se il problema è la lettura non ci si può procurare un reader? Circa 60 € con le offerte e in alternativa ci sono i grossisti e i loro prezzi vantagiosi per le imprese. 

Oppure è una questione di editing sul cartaceo? Mi par strano si possa editare su cartaceo e poi riportare tutto sul digitale, quanto tempo occorrerebbe? Non è una fatica doppia e inutile? 

Comunque, una cosa è sicura, il cartaceo è uno spreco di risorse e per me, non un buon metodo di operare una selezione se è questo è il fine. 

Voi cosa ne pensate?
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Prezzi indicativi, 
per le tariffe postali consultare il sito  per eventuali aggiornamenti. 
Stampe e rilegature, materiale citato, sembre meglio informarsi nelal propria zona.

2 commenti:

  1. Per me è un enorme spreco di carta, dopo tutto se noi possiamo benissimo leggere in formato digitale non possono farlo anche loro? Basta un click e il libro arriva in quanto, un minuto? Invece via posta il tempo varia e può anche succedere che si perda...insomma è una cosa mal gestita...che poi, come loro comunque vendono il cartaceo per guadagnarci non è che le persone normali li facciano per buttare soldi, sarebbe, come hai detto tu, carino se quanto meno lo restituissero.
    Senza contare che se poi viene preso in considerazione comunque si lavora sul digitale, altrimenti che fai, metti le millemila note di correzioni e cambiamenti sul bordino a lato? Mettono asterischi ovunque per ricordarsi le noticine dove vanno? Suvvia, a parer mio è perchè si adeguano quando devono incassare, ma quando sono gli altri a spendere chissene-.- Magari ci son brillanti scrittori con storie originali che non possono permettersi di spendere troppi soldi stando dietro a manoscritti e poste che tengono tutto lì salvato sui loro pc...è un po' triste.

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