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14 maggio 2019

SERIE TV - Lucifer stagione 4, Netflix, attenzione spoiler


Questo maggio è arrivato su Netflix: Lucifer, una serie TV che unisce soprannaturale, giallo e commedia; un prodotto interessante, originale e con un protagonista carismatico che sa tenere su di sé l'attenzione... ma, dopo tutto, lui è il diavolo. 

ATTENZIONE SPOILER
La prima cosa che ho notato di questa serie è il maggior numero di scene con nudi e pelle esposta, più azione con dose di sangue, e una direzione più dark che ha dato anche più spazio al lato soprannaturale della serie.

Pian piano commenterò i punti salienti di questa quarta stagione.

Avevamo lasciato la stagione precedente con la morte di Charlotte e con Cloe che scopre la vera identità di Lucifer, la sua faccia demoniaca.


Chloe sparisce per un mese e Lucifer non la prende molto bene, è tormentato e allo stesso tempo speranzoso, infatti si reca sempre sulle scene del crimine con la speranza di ritrovare la sua partner.


Ma dove può rifuggiarsi una persona dopo aver scoperto l'esistenza dell'inferno e del paradiso, dopo aver avuto la certezza dell'esistenza del male e del suo simbolo più alto? Ma ovviamente nella città più "religiosa" al mondo, Roma, dove spera di trovare conforto nella fede e un aiuto nei libri biblici per capire cosa sia realmente il diavolo.


Mi è piaciuta la reazione di Chloe, perché mi è parsa molto sensata e razionale. Non è cascata tra le braccai di Lucifer solo perché bello, ricco e carismatico. Ha avuto una reazione reale.

Sappiamo bene che i libri di religione ci presentano il diavolo come un'entità malefica che si discosta dal nostro Lucifer che non è affatto la reincarnazione della malvagità in terra, ma una creatura a sua volta persa, in realtà con molta umanità, anche se sovrannaturale. Chloe ovviamente è spaventata, sia da Lucy che da Maze, e purtroppo cade nella rete di un prete che conosce l'identità di Lucifer e che crede in una profezia che pare vedere il mondo cadere nel male a causa del diavolo e del suo primo amore. 
Chloe viene assoldata per rimandare il diavolo all'inferno e lei ci prova, con titubanza, ma ci prova. Molto male Chloe.

Lei è combattutta perché da un lato vede il suo partner, dall'altra il volto demoniaco di una creatura inumana che per la religione è solo malvagità.


Chloe scopre di essere il punto debole di Lucifer e quando lui la protegge prendendosi un'ascia, capisce che non può essere il diavolo dei libri, perché è capace di amare e sacrificarsi. Così si tira indietro dal suo patto con il religioso che si mostra più pazzo di una mucca pazza. Personaggio odioso.
Il graduale mutamento del comportamento della detective l'ho trovato giusto ma anche irritante, perché lo spettatore vede che Lucifer è animato da buone intenzioni.


L'equilibrio ritrovato dura poco perché entra in gioco un nuovo personaggio: Eve e non mi è piaciuto. La sua funzione è chiara, ma l'idea che la prima donna sia un'oca sconsiderata, che non capisce la differenza tra bene e male, mi urta.


Eve ha comportamenti deleteri e infantili e induce Lucifer a perseverare in azioni anche violente. Lucifer, dopo il tradimento di Chloe, perde la retta via e si fa deviare da Eve... la sua ex, il suo primo amore. Vi ricordate la profezia?

Lucifer regge sempre meno il tira e molla tra istinto e ragione, tra ciò che è giusto e sbagliato e che simbolicamente è rappresentato dalle due donne della sua vita: Eve e Chloe. Il vero punto dolente di Lucifer però è in se stesso, lui si odia ed è questo che lo rende instabile. Conducendolo a una totale e involontaria trasformazione demoniaca. Mi è piaciuto il suo conflitto interiore portato alla luce.


Eve come volevasi dimostrare è lei che conduce, anche se involontariamente, al compimento della profezia. Cerca di richiamare demoni affinché riportino Lucifer all'inferno e lei con lui, per vivere per sempre insieme. Qui viene introdotto il tema delle possessioni demoniache che mi è piaciuto tantissimo. I demoni possono possedere un umano solo nel momento in cui muore.
Da demone nasce demone, e si crea una specie di esercito che vuole spodestare Lucifer in quanto assente e ritenuto rammollito dal genere umano. Ma Lucifer caccia le palleali, rimette tutti al loro posto, cioè all'inferno.  


Quando sembra arrivare la svolta amorosa, Lucifer decide di tornare a regnare all'inferno per proteggere la terra ed evitare che altri demoni sfuggano al suo controllo. Come finale mi è piaciuto e mi è sembrato giusto, si è mostrato il suo lato altruista al 100% perché dalla primas tagione Lucifer si rifiuta di tornare al suo posto di sovrano. Insomma, epilogo apprezzato, ma spero che non finisca tutto così.


Concludendo: la serie mi è piaciuta, l'ho trovata divertente come al solito, mi è parso che qualche vicenda sia stata presa un po' di corsa, ma non mi ha fatto arricciare il naso.

Cose che: Per me è NO.
 Con la morte di Charlotte, Dan diventa furioso ed Ella perde la fede, tutto normale, ma ho trovato pessima la scelta di "una botta e via" assegnata ai personaggi che tra loro, secondo me, sono incompatibili. 

 Così come non ho apprezzato l'improvvisa gravidanza angelica di Linda e la nascita del mezzo angelo.


 E non mi è piaciuto neanche l'innamoramento di Maze nei confronti di Eve.


E voi avete visto la quarta stagione di Lucifer? Cosa vi è piaciuto e cosa no? Fatemi sapere.
Alla prossima serie.

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