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24 ottobre 2016

ARTICOLO - Presentazione Feline di Sarah Bianca | Sabato 22 ottobre Napoli

Salve peccatori, sabato sono stata alla presentazione di Feline,  da amante di urban fantasy e lettrice del romanzo (terminato in settimana), non potevo perdere l'occasione di sapere di più su opera e autrice, quindi... ecco la mia esperienza. Buona lettura!


Sarah Bianca a pelle mi è piaciuta immediatamente, è una persona solare, simpatica e molto disponibile e gentile anche con chi non conosce. Tipo me.
Mi ha trasmesso molta positività.

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Dalle sue parole, oltre a trarre curiosità su Feline, ho avvertito un immenso amore per la sua creatura di carta, una gran passione che è stata accolta dai lettori e l'ha giustamente ripagata e portata a una pubblicazione con una casa editrice come Fazi.  L’e-book di Feline ha venduto nel suo primo anno circa 2000 copie.

Sarah ci ha raccontato la sua esperienza d'autrice, partita da una pagina Facebook di racconti e storie ad episodi, che è cresciuta grazie alle condivisioni, finché gli stessi follower non hanno richiesto un libro vero e proprio. Come ogni esordiente, Sarah ha inviato in giro il suo manoscritto, talvolta ritrovandosi con messaggi di mancato invio a causa delle caselle email piene, definite dalla stessa autrice: uno specchietto per le allodole. Perché se una casella ogni giorno è talmente piena di email da non consentire il recapito, significa che nessuno le legge da tempo. Una ‘storia triste’ che accomuna un po' tutti gli autori agli inizi.

La stesura è durata cinque mesi: tre serrati per via di un infortunio, una scrittura di quasi nove ore al giorno; un mese più tranquillo in cui la scrittura era riservata al weekend; e un mese in cui l'80% del libro era lì, pronto a una conclusione che tardava ad arrivare perché l'autrice non voleva separarsi dai suoi personaggi.
La storia è immensa e troppo grande per essere racchiusa in un solo libro e, dunque, Sarah Bianca ha concluso con un finale aperto e un ciclicità degli eventi. Chi ha letto o leggerà il romanzo capirà come sono legati incipit ed epilogo. La colonna sonora della scrittura di Feline è quella della musica classica e classica contemporanea, con un piccolo aiuto da parte della natura che con pioggia e tuoni, in un certo senso, ha conferito voce a Uriel. L’autrice con un tempo ‘feroce’ sentiva di dover scrivere del suo ‘feroce’ protagonista.

Feline è nato da una immagine, un'ispirazione estemporanea, la visione di una tigre bianca possente seguita da una identica ma di dimensioni ridotte ma altrettanto magnifica e seducente. Una scena simile allo spezzone di un film nella mente dell'autrice. Chi ha letto il libro sa che sto parlando di Uriel e Stella. Il primo personaggio a prendere vita è stato, infatti, proprio Uriel, seguito dalla sorella gemella Stella, Dara e Isolde.

I nomi dei personaggi sono frutto di una gran ricerca, affinché l’appellativo rappresentasse una loro peculiarità, dalle origini alla personalità. Uriel deriva dal santo protettore dei malandrini; Stella significa ‘luce che illumina’, e difatti illumina i protagonisti in diversi momenti del romanzo fornendo una visione diversa degli accadimenti; Dara fino a metà libro era anonima, poi è stata battezzata temporaneamente come 'Sara' e ha faticato a ricevere il suo nome attuale. L’autrice desiderava un termine che avesse molte A, abituata alla musicalità di ‘Sara’, e per trovarlo è capitombolata nell’aramaico antico dove ha scovato ‘Dara’ che significa ‘portatrice di luce’.
Molti lettori chiedono un dream-cast, ma la risposta di Sarah a questa richiesta è la seguente: “È diritto/dovere del lettore crearsi il proprio film”. Quindi credo che questa domanda non avrà mai una risposta.

La protagonista, Dara, è un personaggio poco descritto rispetto agli altri per creare nel lettore maggiore immedesimazione. Dara è colei nel corso del romanzo più cambia, evolve molto, in primis perché a contatto con i mutaforma scopre in sé un potere. Sarah Bianca crea una magia non ancorata alle tradizioni con pozioni e intrugli, ma appunto un ‘potere’ che nasce nella persona e attinge dalla natura.

Tutti i personaggi non sono ispirati a persone reali, ma racchiudono un po’ dell’autrice. I preferiti di Sarah, oltre i protagonisti, sono… praticamente tutti! Ma i primi menzionati sono i signori Baffo, Ayan del clan degli ippopotami, e la coppia di pantere Manuel e Carmen. I mutaforma sono molti e molto diversi tra loro, la scelta degli animali è stata istintiva, tranne quella degli ippopotami che è stata ampiamente voluta per ridare una dignità a un animale sottovalutato e che invece provoca più morti degli squali. (Altro che happy hippo.) Il clan associato a questo grosso mammifero è infatti una tribù guerriera.
I nemici dei mutaforma sono i cacciatori, ma di loro non si conosce molto se non dalle parole dei personaggi.
L’autrice dovendo scegliere quale creatura diventare, sicuramente sceglierebbe di essere un mutaforma-strega, per quanto riguarda l’affinità con l’animale, si ritroverebbe bene in tutte le vesti, escluse quelle dell’ippopotamo perché troppo aggressivo per la sua indole.

Una piccola chicca: i mutaforma non sono immortali. Perché? Prima di tutto per non creare una creatura eccessiva, già sono belli, forti e duraturi, renderli immortali sarebbe stato troppo e non solo avrebbe reso alcuni personaggi incoerenti (pensate a un mutaforma di 1000 anni che si comporta come un giovincello), ma li avrebbe allontanati da ciò che è naturale, e la natura è alla base dell’opera.

Feline è un urban fantasy e non un paranormal romance. L’autrice non desiderava puntare il testo
sul romance che occupa un 30% ed è inserito ai fini della storia.
Il romanzo mira a far sognare i lettori ma anche a trasmettere un messaggio, ovvero: non perdere mai la speranza.

Le vicende sono ambientate in Germania perché durante una convention per giochi di ruolo, l’autrice è rimasta incantata dalla Foresta Nera, diventando così sede della Tenuta dei suoi mutaforma.

Per i prossimi volumi di Feline non sappiamo molto, Sarah non si è sbilanciata (giustamente), ma ha affermato che “alcuni personaggi potrebbero decedere” nel caso in cui la trama lo richiedesse. (Ansia per il mio personaggio preferito!)

Spero che questo post vi sia piaciuto, io ci ho messo il cuore per riportare tutte le notizie che, personalmente, ho trovato interessanti e che mi hanno colpito. 
Sarah Bianca vi aspetta in libreria con Feline e sulla sua pagina Facebook

Un post condiviso da Ornella Calcagnile (@ornellacalcagnile) in data:

2 commenti:

  1. Bellissimo resoconto Ornella :) Mi è dispiaciuto tanto non esserci :(

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