TRAMA
Firenze, 1966: il capitano Arcieri indaga nella catastrofe dell'alluvione
Novembre 1966.
Firenze è in ginocchio, sventrata dalla furia dell'Arno e sommersa dal fango. I
fiorentini però sono subito al lavoro, aiutati da un'incredibile ondata di solidarietà che ha portato in
città gli «angeli del fango», tanti giovani da tutta Italia. Lo Stato non può mancare e, nonostante le
condizioni proibitive, il presidente della Repubblica Saragat decide di visitare la città. Incaricato
della sicurezza, il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri si trova davanti un compito impossibile.
La situazione convulsa offre infatti l'occasione perfetta per chi volesse colpire in alto, e anche per
chi volesse invece saldare vecchi conti aperti. Il ritrovamento di un cadavere misterioso, un
giornalista ambiguo, una donna che cerca protezione, dossier dimenticati: a poco a poco Arcieri si
addentra in un'indagine carica di passato e di sangue, in fondo alla quale lo attende una
sconvolgente rivelazione.
Sullo sfondo di una ricostruzione meticolosa e avvincente, Leonardo Gori accompagna il suo
personaggio e i suoi lettori lungo una pista che serpeggia dai depositi distrutti della Biblioteca
Nazionale, al primo dopoguerra, alla Repubblica di Salò e ancora più indietro nelle tenebre della
nostra storia.
Nota dell’autore. La storia più recente del colonnello Arcieri inizia nella Firenze alluvionata del
novembre 1966 e prosegue con Musica Nera, Fantasmi del passato e Il ritorno del colonnello
Arcieri. L’angelo del fango è stato pubblicato nel 2005. Nei dieci anni trascorsi, la vicenda di Bruno
Arcieri ha preso strade nuove e piene di sorprese. È cambiato anche l’animo dell’autore, che ha
deciso di togliere un velo dal cuore del suo personaggio. La semplice revisione immaginata
all’inizio si è trasformata in qualcosa di più complesso, e alcuni cambiamenti hanno riguardato il
nucleo profondo della storia. Alla fine il romanzo è stato in parte riscritto. I fatti raccontati,
naturalmente, sono gli stessi.
CITAZIONE
«Un giorno cupo si era levato su Firenze, lordata di fango. Anna Gianfalco era in piedi, sulla
spalletta del lungarno, stretta accanto ad altra gente. Guardava la facciata della Biblioteca
Nazionale. I Vigili del Fuoco agganciarono le catene alle sbarre della finestra, il motore dell’anfibio
iniziò a urlare, finché Anna udì uno strappo e le catene ricaddero sonoramente sulla melma. Il
fango schizzò tutto intorno, finendo sugli stivali di gomma della gente stanca e impaurita.
Il cadavere saltò dal varco come un grande pupazzo a molla, seguito da un potente getto d’acqua
giallastra, striata di rosso.
Per un istante, ad Anna sembrò quasi vivo.»
NOTIZIE SULL'AUTORE
Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei
Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra
mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della
serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggio, La finale,
L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Lo specchio nero, Il fiore d’oro
(questi ultimi due scritti con Franco Cardini) e Il ritorno del colonnello Arcieri (2015). La serie di
romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di
importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).
leonardogori.com
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