Intervista a
Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Non è una passione. È proprio un amore. E l’ho sempre
provato, ancora prima di imparare a scrivere. All’asilo chiedevo alle maestre
di insegnarmi a scrivere le parole, perché mi annoiavo a disegnare.
Qual è stato il tuo primo testo?
A 11 anni ho scritto un racconto. Circa tre quaderni a
righe di Snoopy, due Bic e la mano sinistra costantemente imbratta di
inchiostro.
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non
riesci a leggere e/o a scrivere?
Non ho preferenze di genere e nemmeno di stile. Cambio! A
seconda di quello che voglio imparare o comunicare in quel periodo della mia
vita.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Non ho mai scritto con l’idea di pubblicare. Non mi piace
corteggiare, voglio essere corteggiata! Così ho inviato il mio libro a case
editrici selezionate, medie e piccole proprio come me, solo dopo che i miei
primi lettori mi hanno incoraggiata, straincoragiata, a farlo. Dopo 4/5 mesi di
attesa, mentre ero alle prese con la mia tesi di laurea, mi sono arrivate
alcune proposte. Proprio quando ne avevo scelta una e stavo per firmare un
contratto, mi sono bloccata. Mi giunse il consiglio, autorevole, di fare un
self-publishing: l’investimento sarebbe stato minimo e l’incasso tutto mio,
oltretutto se ci fossero state delle riedizioni sarebbe stato più semplice il
passaggio dei diritti d’autore. Ci ho pensato seriamente. Ma poi ho ritenuto
che non toccava a me investire nemmeno una minima quantità di denaro, che il
guadagno era l’ultimo dei miei obiettivi e che avevo bisogno, almeno per il
primo libro, di qualcuno che investisse su di me dando autorevolezza al mio
lavoro.
Come è nata l’idea di Ragione e Follia? Cosa ti ha ispirato?
Io credo che il nostro inconscio, per scomodare per
l’ennesima volta un termine classico, superato e tuttavia esplicativo, ne
sappia molto più di quanto crediamo, si ricordi molte più cose e racchiuda
tutte quelle azioni che chiamiamo “istintive”. Quindi solo a posteriori potrei
riflettere su cosa della mia esperienza possa aver ispirato Ragione e Follia.
Al momento, 5 anni fa, sapevo solo di essermi svegliata una mattina con in
mente una storia. E con qualcuno accanto che mi disse “scrivila”.
Quanto c’è di te in questo testo?
Sul piano della littera
nulla, infatti ho dovuto fare moltissime ricerche per poter scrivere vicende
verosimili. A livello di significato, spero niente di personale, come
condividerete leggendo il thriller.
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Cosa vuoi comunicare con il tuo Ragione e Follia?
L’ho già scritto in altre interviste, ma devo ripetermi
perché è cruciale. Alla fine della storia salterà fuori che la dicotomia
ragione-follia non è netta, come lo è nel nostro codice linguistico. Che le
parole e il loro senso ci possono apparire chiare in un momento e poi svelare
un significato addirittura opposto. Vorrei comunicare che comunicare è un gran
casino. Soprattutto perché tutti vogliono comunicare e pochi sanno ascoltare. E
allora la sfida è incuriosire, rendere semplice, interessare, coinvolgere…
Ragione e Follia racconta la vicenda di un normale padre di famiglia che, all’improvviso, trascina moglie e fratello maggiore nel baratro della sua follia. Suggestionato da incubi e visioni molto reali, indaga su un presunto omicidio, ora con gli strumenti dell’intuito ora con gli strumenti della razionalità, fino a svelare una sconvolgente verità che risale al passato della sua famiglia. Il suo segreto, per anni rimasto sepolto vivo.
Cosa pensi del Self-Publishing?
Potrei parlare a lungo del fenomeno del self-publishing.
In questa sede, per ora, preferisco limitarmi ad esprimere due pareri: uno dal
punto di vista dello scrittore e l’altro dal punto di vista del lettore. Credo
di aver già espresso la mia opinione in quanto scrittrice raccontando la mia
esperienza di pubblicazione. Per quanto riguarda il lettore, il self-publishing
è una grande opportunità di conoscere la propria epoca, senza il filtro degli
interessi economici.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho nel cuore la scrittura e la comunicazione e porto in
grembo un nuovo romanzo e alcuni racconti, nonché un progetto ancora embrionale
di cui spero di potervi parlare presto!
Grazie ad Alessandra per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
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