TITOLO: Evadne – La Sirena Perduta
AUTORE: Diana Al Azem
EDITORE: Dunwich Edizioni
Questo romanzo è il classico paranormal romance che si incentra sulla nascita di una storia d’amore tra teenegers e la scoperta graduale di elementi soprannaturali. Quindi, se cercate questo genere, tuffatevi in Evadne.
La storia ci presenta Eva una ragazza che per la sua età è molto indipendente, non ha un padre, la madre è pressoché assente ma può contare su un duo di amici fenomenale: Aurora e Miki… almeno finché la sua “best” non cambia e inizia a escluderla comportandosi in modo desueto. Arrivano in città ragazzi nuovi e dopo un primo brutale impatto con il nostro trio, nasceranno nuove amicizie e un romantico amore.
Io forse sono “un po’ troppo grande” per apprezzare appieno questo calarsi nella vita di un adolescente, quindi i frammenti di vita quotidiana, alcuni atteggiamenti, mi hanno tenuta distante, ma la curiosità si accende quando iniziano i misteri e la storia prende il via. Dopo un iniziale passo in avanti tutto rallenta nuovamente e solo all’80% del libro c’è una piccola scossa che dovrebbe introdurre l’antagonista… antagonista il cui inserimento, forse, doveva essere studiato meglio perché se ci si trova davanti un personaggio nuovo che si presenta e scompare, è abbastanza ovvio che ritorni per qualche motivo, altrimenti non sarebbe stato tirato in ballo.
Le idee alla base di questo romanzo mi piacciono, il paranormal trova la sua essenza nella mitologia, in avvenimenti passati che condizionano inevitabilmente il presente, e la storia mi
porta alla mente le atmosfere di Percy Jackson. Abbiamo Nettuno, Medusa, si scopre l’esistenza di una civiltà, di nuovi mondi e creature, ma tutto resta troppo blando perché questo primo volume pare voler essere “introduttivo”.
Si sono immersi in acqua e sono spariti. Sono rimasto ad aspettare per più di due ore ma non sono più riapparsi.»
La stesura del testo a volte mi pare incerta, soprattutto all’inizio non so se per penna dell’autrice o per qualche inciampo sulla traduzione, ma di certo ha il pregio di essere semplice. Lo stile scelto è diretto, molto chiaro; adatto a tutti.
Evadne è una bella storia che richiama mitologia e leggenda, un paranormal che dovrebbe sapere di sale ma che ha una buona dose di zucchero e apre lo scenario a un’avventura, a un seguito, che si prospetta dinamico e avvincente, portandoci a creature epiche. In questo romanzo si può provare la semplicità di una bella amicizia e i primi battiti di una storia d’amore, così come l’atmosfera di un fantasy e di una favola.
Evadne è una bella storia che richiama mitologia e leggenda, un paranormal che dovrebbe sapere di sale ma che ha una buona dose di zucchero e apre lo scenario a un’avventura, a un seguito, che si prospetta dinamico e avvincente, portandoci a creature epiche. In questo romanzo si può provare la semplicità di una bella amicizia e i primi battiti di una storia d’amore, così come l’atmosfera di un fantasy e di una favola.
…Se poi ti guardassi intorno vedresti che il nostro mar è pieno di meraviglie, che altro tu vuoi di più.
Disney – La sirenetta
Non mi sbilancio con il voto unicamente perché ho
percepito troppo l’età adolescenziale che, come ho detto, mi ha coinvolta poco, ma
Evadne per un pubblico più giovane a caccia di paranormal romance è sicuramente è perfetto!
❤❤❤1/2
TRAMA
Non potrò mai dimenticare quel senso di soffocamento provocato dallo
stare così tanto tempo sott’acqua. Né la mancanza di ossigeno che mi
bloccava i polmoni, provocandomi piccoli spasmi, o la poca luce che
passava sotto il mare, spegnendosi poco a poco.
Qualche istante prima di perdere conoscenza, sentii qualcosa afferrarmi la vita e trascinarmi nelle profondità del mare. Proprio in quel momento persi i sensi.
Non ricordo né come né quando tornai a galla, ma a un tratto mi ritrovai alla deriva su una tavola da surf, di sera, a poche centinaia di metri al largo della costa di Tarifa.
Grazie a una pattuglia di guardia che vigilava la zona, riuscii a tornare a casa. Non sono mai stata capace di spiegarmi come una bambina di tre anni, in mezzo al mare, fosse riuscita a sopravvivere a quelle temperature invernali.
Qualche istante prima di perdere conoscenza, sentii qualcosa afferrarmi la vita e trascinarmi nelle profondità del mare. Proprio in quel momento persi i sensi.
Non ricordo né come né quando tornai a galla, ma a un tratto mi ritrovai alla deriva su una tavola da surf, di sera, a poche centinaia di metri al largo della costa di Tarifa.
Grazie a una pattuglia di guardia che vigilava la zona, riuscii a tornare a casa. Non sono mai stata capace di spiegarmi come una bambina di tre anni, in mezzo al mare, fosse riuscita a sopravvivere a quelle temperature invernali.
Mai visto questo libro. Sembra molto molto interessante, soprattutto per i richiami alla mitologia greco/romana.
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