TITOLO: I due volti di Nuova Delhi
AUTORE: Annarita Tranfici
EDITORE: Lettere Animate
Ci troviamo di fronte alla nascita di una storia d’amore
molto tenera, ingenua, dal sapore così leggero e lieve che sembra una favola e
quando tutta questa positività e tenerezza viene infranta, ingiustamente, dalle
orribili gesta di terzi, si rimane spiazzati, anzi, ci si rimane proprio male! Si
prova rabbia e ribrezzo, perché sappiamo bene che certe cose accadono.
In circa una dozzina di pagine il lettore è rapito dal bello e dal brutto della vita.
Il racconto funziona, perchè segna e scuote l'animo, ma secondo me avrebbe avuto una marcia in più se il contesto fosse stato approfondito. Dal titolo si evince ci si trovi a Nuova Delhi ma le atmosfere e la cultura indiana non emergono restano accennate, ed è un peccato. Quando si
sceglie un ambientazione diversa, particolare, sarebbe giusto aprire una parentesi
sulla culura e i modi di vivere di un altro popolo per giustificare non solo la
scelta del posto ma anche per farlo vivere al lettore. Devo dire che io ho
sentito questa mancanza.
❤❤❤❤
Mani che si sfiorano e baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della gelosia e dell'invidia di cuori malati.
Una storia la cui dolcezza si perde in un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità e amoralità si intrecciano lasciando all'anima che si muove in questo teatro, tanta amarezza e rassegnazione.
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