Titolo: Isolde non c'è più
Autore: Bianca Rita Cataldi
Editore: Self-Publishing
Autore: Bianca Rita Cataldi
Editore: Self-Publishing
Avete
presente come sia parlare con un teenager sconclusionato che pronuncia
parole a raffica a ritmo di una mitraglietta? Beh, è l’impressione che
mi trasmette Isolde non c'è più, perché la stesura replica molto bene il modo
di esprimersi di un giovane che non sa ancora come muoversi nel mondo e si sente diverso da tutti. Credo sia una scelta forte, accattivante, giusta per la caratterizzazione del personaggio e dell'opera stessa ma la controindicazione, se così si può definire, di questa peculiarità è che può tanto piacere quanto no e, personalmente,
alle prime battute non mi ha colpito
favorevolmente e solo man mano mi sono abituata a “dialogare” con il personaggio… Questo approccio non mi ha del tutto convinto e non so se sia adatto a me, però
sono
sicura che sia da provare.
La narrarazione, come deducibile, è portata avanti da un ragazzo del liceo, il protagonista, che conferisce: brio, dinamicità e velocità all'andamento della storia.
Come lettura è molto ritmata e mai noiosa: un romanzo breve scorrevole e adatto a tutti.
La narrarazione, come deducibile, è portata avanti da un ragazzo del liceo, il protagonista, che conferisce: brio, dinamicità e velocità all'andamento della storia.
Come lettura è molto ritmata e mai noiosa: un romanzo breve scorrevole e adatto a tutti.
Il protagonista e i suoi compagni di avventura hanno tutti nomi incredibili, motivati, ma comunque incredibili. Lui, la star: Golvan è un tipo sarcastico, a tratti insoddisfatto, un po’ acidino e criticone, a volte orribilmente schietto, almeno nei suoi pensieri che fortunatamente imbriglia prima di trasformare in parole.
Io mi chiamerò Golvan che, secondo una mia amica, è un nome celtico che significa “passerotto”. È un nome che fa un po’ guerre stellari un po’ signore degli anelli ed è così che mi sento. Sospeso. Il passerotto sul filo elettrico che potrebbe tirare le cuoia incenerito da un momento all’altro e non si rende neppure conto del pericolo che sta correndo. Anche gli altri personaggi di questo romanzo – ma non tutti, solo i più importanti – avranno dei nomi simili, tutti tratti dalla Lista dei nomi celtici con relativo significato che mi ha regalato la mia amica. Ci sono anche stato, con questa tipa, fino a quando non si è trasferita in Irlanda, a raggiungere le sue leggende sugli elfi.
Il percorso di questo romanzo è un po’ quello di Golvan, la ricerca di consapevolezza e verità, il volere risposte dall’esterno e da sé stessi, un po’ per curiosità e un po’ per esigenza. Si sa, la vita di un adolescente, ma non solo, è fatta di domande.
Per la trama, se non fosse stato per lo stile particolare, giovane e veloce, utilizzato per queste pagine, forse Isolde non c'è più non sarebbe tanto originale o di impatto, ma la semplice storia di un adolescente alle prese con le prime cotte, però Bianca Cataldi ha saputo dare quel pizzico di sale che ha reso tutto più saporito.
❤❤❤ 1/2
TRAMA
Golvan è un adolescente come tanti, costantemente affamato di verità su di sé e sul mondo che lo circonda. È innamorato da sempre di Gwenn, splendida coetanea con la quale, però, non ha nulla in comune e non riesce neppure a metter su una conversazione di senso compiuto. Totalmente diverso è il rapporto che ha con Isolde, una donna più grande di lui di sei anni che conosce da quando era poco più che un bambino e che ha sempre visto come modello e guida nella vita. Isolde, occhi verdi e sorriso enigmatico, è la sua migliore amica, la sua confidente e la sua compagna di telefilm. Con lei beve cioccolata calda alla cannella e ascolta musica steso su un tappeto. Quanto è sottile la linea che divide l’amicizia dall’amore? La scomparsa improvvisa di Isolde farà emergere sensazioni, gioie ed emozioni che la vita quotidiana aveva soffocato e nascosto. Perché l’amore sa sempre come trovare la strada e venire alla luce.
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