TITOLO: Free Fall
AUTORE: Monica Lombardi
EDITORE: Emma Books
Questo romanzo appartiene al genere romantic suspense ed è
molto diverso dal tipo di romanzo che avevo precedentemente letto.
Tra le pagine di Free Fall si vive un poliziesco, ci si sente in quei telefilm alla NCIS dove ci sono mille luoghi, mille persone, mille cose da scoprire e sapere, e la cosa che più colpisce è sicurmente la cura con cui l’autrice ci descrive luoghi, fatti e oggetti. I dettagli sono unici! Le ambientazioni sono ben scelte e studiate, non si percepisce la minima incertezza nello scritto nè un leggero senso di non detto o di vago. La stesura è accurata, fruibile e da questo punto di vista non trovo difetti.
Tra le pagine di Free Fall si vive un poliziesco, ci si sente in quei telefilm alla NCIS dove ci sono mille luoghi, mille persone, mille cose da scoprire e sapere, e la cosa che più colpisce è sicurmente la cura con cui l’autrice ci descrive luoghi, fatti e oggetti. I dettagli sono unici! Le ambientazioni sono ben scelte e studiate, non si percepisce la minima incertezza nello scritto nè un leggero senso di non detto o di vago. La stesura è accurata, fruibile e da questo punto di vista non trovo difetti.
Al Mahara, l’ostrica, era uno dei due ristoranti dell’albergo. Era situato al piano terra, ma entrandoci si aveva l’impressione di trovarsi sui fondali marini. Un tunnel ovale dorato con il pavimento a specchio dava accesso alle due sale, le cui pareti erano costituite da giganteschi acquari in cui nuotavano pesci di ogni forma e dimensione. Da qualunque parte ci si girasse, si aveva l’impressione di trovarsi sotto al mare.
Che dire? Fantastico! Una scena che ho imaginato e sognato.
Le parti che preferisco sono, però, quelle della prigionia del protagonista, mi è parso di vedere e
sentire con le orecchie di Jet e sono stati i momenti in cui mi ha preso maggiormente la storia. Ero lì e ho quasi provato al stessa tensione che può provare un prigioniero. Monica Lombardi è riuscita a fami calare in Jet, solo che io ero un po' più lucida e attenta del povero sventurato... certo, io dovevo continuare a leggere!
Le parti che preferisco sono, però, quelle della prigionia del protagonista, mi è parso di vedere e
sentire con le orecchie di Jet e sono stati i momenti in cui mi ha preso maggiormente la storia. Ero lì e ho quasi provato al stessa tensione che può provare un prigioniero. Monica Lombardi è riuscita a fami calare in Jet, solo che io ero un po' più lucida e attenta del povero sventurato... certo, io dovevo continuare a leggere!
Dovevano avere usato qualche sorta di allucinogeno: niente sonno, percezioni alterate, incapacità di reagire. Ricordava scale, in discesa e in salita. Un sedile imbottito. Poi di nuovo scale, da cui era stato spinto giù in malo modo, cadendo rovinosamente. A giudicare dal dolore doveva essersi rotto o quanto meno incrinato una costola. Poi un pianale duro, probabilmente il retro di un furgone, ed era stato bendato. Infine erano arrivati lì. Dovunque fosse lì. La benda gli era stata tolta solo nella stanza che gli era stata graziosamente assegnata, era stato sistemato sul suo comodo trespolo ed era cominciata la musica. Letteralmente. Qualcuno di quei bastardi doveva aver studiato medicina o fatto i compiti, o forse si passavano le informazioni da prigioniero in prigioniero, da carnefice a carnefice. Dovevano sapere che la mancanza di sonno alla lunga provocava un’overdose di adenosina nel sangue, che intaccava la lucidità e alterava la percezione della realtà, indebolendo la forza di volontà e causando, in molti casi, depressione. Be’, Jet depresso non lo era mai stato.
I personaggi sono vari, caratterizzati, tutti con una storia
e un legame anche qui si evince un’attenzione verso l’elaborazione dei contenuti.
Non posso che elogiare questo romanzo dal punto di vista
descrittivo e della stesura impeccabile, ma in quanto al coinvolgimento non
posso dire di essere stata rapita completamente o aver provato gran empatia o simpatica per
qualcuno degli attori di questa gran avventura…
Soprattutto all’inizio ho percepito un’atmosfera fredda, ci ho messo un po' a ingranare ma non posso che premiare le abilità della scrittrice che con le parole riesce a esprimere e descrivere un intero mondo!
Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di adrenalina, viaggi e romantic... suspense.
Soprattutto all’inizio ho percepito un’atmosfera fredda, ci ho messo un po' a ingranare ma non posso che premiare le abilità della scrittrice che con le parole riesce a esprimere e descrivere un intero mondo!
Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di adrenalina, viaggi e romantic... suspense.
❤❤❤❤
TRAMA
Jaime “Jet” Travis è sparito nel nulla. Nel suo appartamento deserto è
rimasto solo il cellulare. Nessun messaggio, nessun segno di
colluttazione, nessuna traccia. A parte una, e punta il dito contro un
membro del team. Un team già ferito, che ora viene colpito al cuore.
Nicole Kelly ha soffocato per anni i suoi sentimenti per Jet e ora è
disposta a tutto pur di ritrovarlo e stanare il nemico che ha ordito una
sanguinosa vendetta.
Fra scenari esotici, labirinti informatici,
vecchie ferite e amori taciuti troppo a lungo, si snoda un’altra
avventura del GD Team. Perché non importa quanti siano i nemici, sono
gli amici che contano. Soprattutto quando sono disposti a dare tutto per
salvarti.
Dopo Vertigo e Nicky, Monica Lombardi regala alle amanti
del romantic suspense un nuovo incalzante capitolo della serie dedicata
al GD Team.
Grazie per la recensione! Quello che mi piace è che ogni blogger, ogni lettore viene colpito da aspetti diversi della storia, è meraviglioso :)
RispondiEliminaGrazie ancora e a presto!
Grazie a te, ora voglio andare a Dubai! :p
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