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16 settembre 2014

INTERVISTA - Chiara Parenti e "Tutta colpa del mare"

Oggi ho il piacere di intervistare la frizzante e ironica Chiara Parenti, autrice di “Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito) ”.


Chiara Parenti. Sono arrivata sul vostro pianeta 34 anni fa e ci sto molto volentieri. Sono giornalista e addetta stampa, ma lavoro anche con i libri che mi piacciono tantissimo. Abito a Carraia-County, una spolverata di casine tra i campi e l’A11, in provincia di Lucca. Sono brava a fare la raccolta differenziata, adoro contare gli scalini, odio il cetriolo che si ostinano a mettere dentro il Big Mac e stramaledico le pulizie di primavera. La settimana in cui ho lavorato come rappresentante di aspirapolvere è stata la più terrificante della mia vita. Dotata di almeno 45 personalità diverse che albergano allegramente nella mia testa, adoro scrivere storie, per poter dar voce a ognuna di esse. Ho un Topino Adorato, una Lady Gaga come gatto, e scrivo cose buffe su un blogghino che si chiama Il Giardino d’estate, che aggiorno con una cadenza giornaliera. Cioè settimanale. No, forse quindicinale. Insomma, ogni volta che me lo dicono le vocine nella mia testa.


Ciao Chiara benvenuta su “Peccati di Penna”.

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgCiao, Nel! Grazie mille, sono troppo felice di essere qui!


 

Prima domanda, quando hai scritto il tuo primo testo completo? E che fine ha fatto quel tuo primo componimento?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgNella sua prima stesura, il manoscritto si intitolava “Io sballo da sola” e l’ho scritto nell’estate del 2010. Sebbene l’idea alla base fosse sempre quella di “una notte da leonesse”, i nomi e pure l’intreccio erano molto, molto diversi. Marco e Maia si chiamavano Tommy e Giorgia e, in quella versione “lunga”, non se la cavavano così “facilmente” durante quel folle weekend. Dovevano recuperare Gaia, che si era persa chissà dove, rimediare ai danni della casa distrutta e avere a che fare molto da vicino con i signori russi per i quali lavorava Tommaso. Insomma, se ne vedevano delle belle.
Drawer
Per esigenze della collana, nella versione pubblicata ho dovuto accorciare molto quella parte e quindi Tonno e Apetta, alla fine, se la sono cavata piuttosto bene nel superare i postumi della sbornia.

Oggi quell’antico manoscritto giace beato nel cassetto tra muffe e licheni.



Cosa ti piace scrivere? Qual è il genere che senti più tuo?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgSenza dubbio romanzi rosa spruzzati di ironia, non credo mi vedrei a scrivere qualcos’altro. Di certo non thriller o horror: io che una volta sono svenuta solo per dover fare una lastra.



Allora, Chiara, raccontaci! Come sei arrivata a “You feel”?

Ironico photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgQuanto tempo avete? No, scherzo. È una storia un po’ lunga, ma la faccio breve. Dopo anni di porte e portoncini sbattuti in faccia, nel settembre scorso ho avuto l’idea geniale aprire un blog tutto mio (Il Giardino d’Estate: http://chiaraparenti.blogspot.it/) in cui si parla di libri e di scrittura, con interviste, recensioni e segnalazioni. Questo mi ha permesso di conoscere tante (bellissime) persone che gravitano intorno al mondo dei libri e infine di approdare a EWWA (European Writing Women Association: http://europeanwritingwomenassociation.blogspot.it/). Tramite queste signore meravigliose ho avuto la fortuna di incontrare Alessandra Bazardi, che stava selezionando testi per la nuova collana YouFeel di Rizzoli. Il manoscritto le è piaciuto subito. E ora eccomi qui.


Quale pensi sia il punto di forza di “Tutta colpa del mare”?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgDai commenti delle lettrici avuti finora, credo che sia la tenera storia d’amore di Tonno e Apetta ad aver fatto davvero battere il cuore. Penso che nella vita di ogni ragazza ci sia un ragazzo che non dimenticherà mai e un’estate magica, in cui tutto ha avuto inizio.


Ho letto che la storia di “Apetta” e “Tonno” era più lunga, c’è qualche informazione succosa che ci hai nascosto? Qualcosa di piccante, divertente, dolce o altro ancora?


 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgSiccome sono logorroica, a questa domanda ti ho già risposto da sola nella prima. Abbi pazienza, Nel!


Cose che capitano :p

C’è un po’ di te in “Tutta colpa del mare”?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgI libri so piezz e core… o, insomma, qualcosa del genere... E sì, c’è tanto di me in questo librino, ma come in ogni cosa che scrivo. Diciamo che Maia non è proprio diversissima da come sono io. Anzi…

Se potessi tornare indietro, cambieresti qualcosa del tuo romanzo?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgCambiare forse no: a me, tutto sommato, piace così. Tuttavia però, siccome davvero moltissime ragazze stanno chiedendo la versione “lunga” del romanzo, per saperne di più sulle avventure di quel folle weekend e conoscere meglio anche personaggi secondari come Tommaso o la mitica MADRE, adesso mi è venuta voglia di scriverla. Ma ovviamente non sono io a decidere. Fosse per me, starei già lavorando all’adattamento cinematografico.


Perché secondo te i rosa e i chick-lit sono tra i generi più venduti?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgPerché le ragazze, almeno quelle delle mia generazione, cresciute a pane e principesse Disney, alla fine sono tutte delle gran sognatrici. E questi libri fanno un po’ sognare, trasportandoci per qualche ora in un’altra dimensione, e lo fanno in modo leggero, ma non superficiale. Ci guardano dentro e riflettono ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Insomma, ci piacciano perché parlano di noi.


Cosa pensi dell’auto-pubblicazione?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgPenso che oggi sia un ottimo modo per farsi notare dai grandi editori. Sono sempre di più i casi di romanzi self che, dopo aver scalato la classifica di Amazon, sono stati acquisiti dalle big dell’editoria. È indubbio che tra i prodotti auto pubblicati, ci siano quelli buoni e quelli meno buoni. Per ovvie ragione, infatti, è molto difficile far tutto da soli il grande lavoro che sta dietro alla pubblicazione di un libro – editing, correzione bozze, impaginazione, distribuzione, marketing, ufficio stampa ‒ che in una casa editrice viene svolto da professionisti dedicati per ciascuna fase, però ammiro davvero tante giovani autrici che, con grande determinazione e sacrificio, curano da sole le proprie storie con una passione e un amore impressionanti.


Hai in programma altri romanzi? Quali sono i tuoi progetti? Cosa vuole fare Chiara “da grande”?

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgNon sono molto pratica, ma credo che in questi casi si debba rispondere che è ancora tutto top secret, così, sai, tanto per darsi un tono... Quindi, ecco, non posso parlarne molto, in verità. Posso solo dire che è una storia molto diversa da “Tutta colpa del mare”, più ironica, ma comunque sempre romantica. Un po’ sullo stile di Emma Chase, hai presente? Ecco. E a raccontarla, stavolta, sarà il protagonista maschile. È la prima volta che indosso i panni di un uomo e devo dire che mi sono divertita tantissimo.

Per quanto riguarda l’ultima domanda, Chiara da grande vorrebbe scrivere ancora. Ma soprattutto Chiara non vorrebbe diventare grande.


Mojito Icon Grazie a Chiara Parenti per il suo tempo. In bocca al lupo e buon lavoro!

 photo chiara-parenti_zpsca12a79d.jpgGrazie a te e a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questa luuuuunga intervista e anche il mio librino. Grazie. Grazie.



Cari lettori non posso che lasciarvi a "Tutta colpa del Mare (e anche un po di un mojito)"e, mi raccomando, leggete da sobri!


1 commento:

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