A: Chiedergli quanti anni ha;
B: Innamorarsi, magari invitarlo a cena;
C: Tentare di afferrare una matita e infilargliela nel cuore;
D: Scappare.
No, non sto dando i numeri, ma quale modo migliore per iniziare un articoletto frivolo sul soprannaturale?
Io amo gli urban fantasy e anche i paranormal romance se hanno un minimo di avventura o azione, o qualcosa di vagamento soprannaturale e sorprendente, ed è proprio a proposito della SORPRESA che vorrei spender due parole.
Dov'è finita la sorpresa?
Non parlo di quelle dei Kinder, ma della sorpresa, dello stupore, quell'attimo scioccante in cui i protagonisti scoprono che accanto a loro hanno un essere soprannaturale.
Io, a volte, questo shock non lo ritrovo nei romanzi e talvolta il personaggio accetta di buon grado il vampiro, l'angelo o il licantropo di turno, come se fossero la cosa più naturale del mondo.
No, non è naturale, si chiama soprannaturale per questo!
Nonostante l'urban nella mente del lettore sia un mondo a parte dove si da per scontata la presenza di certi esseri, i personaggi non dovrebbero condividere questa certezza e mostrare davanti a un mostro, seppur bellissimo imbrattato di sangue o con le alette, tanta tranquillità o accettazione. Sono essere innaturali e talvolta predatori, insomma cari personaggi, urlate, svenite, fate finta di scappare.
Forse sbaglio, ma se togliamo l'elemento sorpresa, se eliminiamo lo shock dopo la scoperta delle nostre creature preferite, allora di che stiamo parlando?
Il soprannaturale nella sua dimensione fantastica diventa naturale e perde parte del suo senso. E poi la scoperta della verità, di un altro mondo, non è una delle fasi fondamentali e più accattivanti di una storia paranormale? Un momento di passaggio, di crescita, di cambiamento, insomma un momento nevralgico per la trama e per i protagonisti?
Che ne pensate? Avete mai trovato storie in cui il soprananturale non sia enfatizzato ma accettato con troppa facilità?
Voi che fareste difronte a una creatura mostruosa?
Io quel giorno spero di aver a portata di mano un ninnolo d'argento e una matita da disegno, magari due...non si sa mai!
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