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17 aprile 2014

INTERVISTA - Francesco Sansone e opere. Oltre l'evidenza e Io: nella gioia e nel dolore

Oggi ho l’occasione di scambiare quattro chiacchiere virtuali con Francesco Sansone.
Ho avuto il piacere di presentare due opere dell’autore, Oltre l'evidenza e Io: nella gioia e nel dolore, e ora indagherò un po’ nella sua vita di scrittore.

Francesco Sansone, Palermo 18 Giugno 1983, è scrittore è blogger. Cura i blog I mio mondo espanso, Il mondo espanso dei romanzi gay, Il mondo espanso del cinema gay e il canale youtube I miei mondi espansi. Ha debuttato nell’editoria stampata con il libro autobiografico Io: nella gioia e nel dolore. Nel 2012 pubblica il libro Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay con la casa editrice Tempesta editore. Nel 2013 scrive il racconto dal titolo Natale in famiglia per l’antologia gratuita Racconti sotto l’albero della casa editrice Triskell edizioni e riprende in mano Un nuovo mondo, il racconto a puntate che pubblica sul blog Il mio mondo espanso. Nel 2014 riadatta e modifica il suo primo lavoro, pubblicandolo autonomamente e aggiungendo la copertina originale, realizzata da Giovanni Trapani, e il sottotitolo “diario di un ragazzo in crescita” non inserito nella versione precedente per scelte non dipese dall’autore.





Quando hai iniziato a scrivere? Com’è nata questa passione?

So che può sembrare una frase fatta, ma, da che ho memoria, ho sempre scritto. Tuttavia è 
con l’adolescenza che la scrittura è diventata parte attiva della mia vita. La usavo per riversare tutto quello che vivevo, sentivo e provavo sulle pagine dei miei diari. Era la mia confidente. Crescendo, poi, ho capito che poteva aiutarmi a portare avanti la mia “battaglia” e cercare di eliminare nei giovani i disagi vissuti durante la presa di coscienza della propria omosessualità. Quindi, per rispondere alla tua domanda sul come è nata questa passione, posso dire che di fatto non è che è spuntata dall’oggi al domani, ma mi è sempre appartenuta, è cresciuta e si è plasmata al mio essere.

Quali autori o opere ti hanno ispirato e perché?

Non posso dire che ci sono autori od opere che mi hanno ispirato perché, ogni volta che mi cimento in un progetto, cerco – anche se non è detto che ci riesca – di creare qualcosa di nuovo. Ho letto tanto, continuo a farlo e spero di proseguire per molto tempo ancora, ma non mi faccio ispirare dalle opere altrui. Ci sono libri che mi stimolano a riprendere la penna in mano – anche se ormai scrivo tramite una tastiera -, ma non mi faccio influenzare. Sarebbe come cercare di realizzare qualcosa che già c’è e che qualcuno ha fatto molto meglio di quanto potrei fare io.

Qual è stato il primo testo che hai scritto e cosa ti ha spinto a scriverlo?

Il primo è Io: nella gioia e nel dolore – Diario di un ragazzo in crescita perché non è altro che la raccolta dei diari che riempivo durante gli anni adolescenziali e seguenti. Quello che mi ha spinto a pubblicarlo è il motivo di cui ti dicevo sopra: aiutare i ragazzi a rendersi conto che le paure che stanno vivendo, sono appartenute anche ad altri. Far rendere conto loro che accettare la propria omosessualità non è la fine del mondo, ma solo l’inizio di uno nuovo. Purtroppo quando è uscito nel 2010 ha avuto la sfortuna di incontrare una casa editrice poco seria che non ha saputo valorizzarlo né nella forma né nella cura del prodotto. Così, dopo esserci tornato a lavorare sopra, ho deciso di riconsegnarlo al pubblico con l’aggiunta del sottotitolo e la copertina originale realizzata da Giovanni Trapani, eliminati senza capirne il motivo dall’edizione precedente.

Hai scritto due libri dalla tematica delicata, Oltre l'evidenza e Io: nella gioia e nel dolore, come hai affrontato la stesura? Ci sono state parti che hai trovato più difficile da stilare? Quale delle opere ti ha impegnato maggiormente?

Il tema è stato scelta perché mi appartiene. Faccio parte di quella scuola di pensiero che dice di parlare/scrivere su ciò che si conosce e si è vissuto. Di ciò che fa parte di noi.
La stesura di Io: nella gioia e nel dolore – Diario di un ragazzo in crescita è stata quella più travagliata perché rileggere certi passi compiuti nel proprio passato non è mai semplice, ma questa “scesa negli inferi” sapevo che era necessaria al mio scopo e quindi l’ho affrontata con consapevolezza. Per quanto riguarda Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay avendo riportato le testimonianze di 13 ragazzi/uomini omosessuali, il lavoro è stato diverso, ma non per questo meno doloroso. Rendersi conto che c’è chi ha rischiato la vita, ha subito violenze di vario tipo – dalle carnali alle verbali per intenderci – ha perso l’appoggio della famiglia, fa capire quanto ancora ci sia da fare nella società e quanto ancora ci sia bisogno di aiutare i giovani d’oggi. Seppur con diverse modalità, i due lavori mi hanno impegnato allo stesso modo. Se vuoi trasmettere delle emozioni, devi prima provarle. Confesso che alla fine di entrambi i libri, ho avuto giorni davvero grigi. Dovevo liberarmi da tutto ciò che avevo fatto mio e non è stato facile.

Prima di tutto, cosa vuoi comunicare con le tue opere? Cosa vuoi far arrivare al lettore?

Direi le emozioni, qualunque esse siano. Sono convito che solo riuscendo a far sentire cosa si prova nel ricevere un insulto, un rifiuto o una derisione a causa di una sessualità differente da quella che è considerata normale, la gente faccia i conti con la propria coscienza e pensi due volte prima di dire o fare certe cose. 

A quale delle tue opere sei più affezionato e perché? Quanto c’è di te stesso nei testi che scrivi?

A tutte, e non mi riferisco solo a questi due lavori, ma anche a quelli postati on line sul blog Il mio mondo espanso o che ho scritto per l’antologia natalizia della Tiskell. Sono parte di me e non potrei preferirne una rispetto all’altra. Sarebbe come se un genitore volesse più bene a un figlio rispetto all’altro. 

Com’è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?

Strano, seppur in maniera diversa, per entrambi i libri. Per il primo è stato un calvario. Casa editrice sbagliata, poca professionalità e poca correttezza. Per quanto riguarda Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay, invece, è stata la casa editrice a bussare alla mia porta e sono contento che Chiara Cazzato, proprietaria di Tempesta Editore, abbia creduto in me e in questo libro. Tutto è nato per caso e proprio per questo è stato unico.

Hai pubblicato sia con casa editrice sia in self-publishing, ti va di parlarci di entrambe le esperienze?

In Tempesta Editore non ho trovato solo una casa editrice, ma una famiglia che sa coccolare e valorizzare i suoi artisti. Non sempre capita, ma quando succede è davvero meraviglioso. Sono stato io a scegliere di pubblicare in self-publishing perché non mi sembrava giusto riproporre il libro alla casa editrice, seppur, anche in questo caso, Chiara Cazzato mi ha aiutato con la revisione. Entrambe le esperienze possono essere sia positive che negative, dipende da chi incontri e da come ti muovi. Con l’auto pubblicazione non si può pretendere di arrivare a tutti subito, ma devi avere tenacia e saper bussare alle porte di tutti con umiltà. Devi accettare tutto quello che ti viene detto, bello o brutto che sia, e ringraziare per l’attenzione che ti viene dedicata. A proposito, grazie mille a te, Ornella, e Peccati di Penna per questa opportunità, ve ne sono davvero grato. 

 photo no_eap_zps1f3617be.jpgCosa consiglieresti agli autori alle prime armi?

Se parliamo di scrittura, devo consigliare di leggere, leggere e ancora leggere. Scrivere, riscrivere e ancora riscrivere. Mai fermarsi alla prima stesura perché non è mai cosa buona. Fate leggere le vostre opere e ascoltate i pareri che vi vengono dati. Solo quando sarete sicuri di aver creato qualcosa di buono, presentatelo alla casa editrice. Fate attenzione, però, a quelle che vi chiedono soldi. Non dovete essere voi a pagare, semmai il contrario.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai romanzi nel cassetto?

In questi giorni sto ultimando la prima stesura del seguito di Io: nella gioia e nel dolore – Diario di un ragazzo in crescita e quindi sto rientrando “nel mio inferno”. Poi, ho intenzione di portare avanti il lavoro iniziato con Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay. Insomma, progetti tanti, poco tempo, ma non mi faccio scoraggiare. (Sorride ndr)



Ringrazio l'autore per la disponibilità. 
Nelle sue parole ho intravisto cuore e ragione, la voglia di trasmettere e sensibilizzare, insegnare ed emozionare. Se da semplici risposte si percepiscono queste sensazioni, quanto potranno essere coinvolgenti le sue opere? Non resta che scoprirlo.
Auguro a Francesco un gran futuro letterario e non solo.

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