Peccati di Penna: INTERVISTA FRI19

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Oggi parliamo di romance con Raffaella V. Poggi alias VeloNero.

Raffaella V. Poggi vive in Liguria, in un appartamento sui tetti davanti al mare, con il marito, due figlie, cinque computer e due gatte part-time della vicina. Studi classici, molti lavori e molte storie da raccontare. Ha firmato i suoi romanzi storici con lo pseudonimo VeloNero. Ha pubblicato inoltre una selezione di racconti romance su importanti books-blog. Scrive articoli e tutorial per aiutare in modo semplice e mirato gli autori indie nella loro promozione, articoli che troverete sul blog “Babette Brown legge per voi” e sui siti “Ewwa” e “Kobo Writing Life”

Benvenuta Raffaella!
Grazie dell’intervista, Ornella.
Peccati di penna è un blog che seguo da tanto perché interessato alla scrittura a tutto tondo con molta competenza, quindi sono molto felice di questa opportunità che mi date, Tu e il blog.
Prego, quando è possibile mi dedico volentieri, fosse per me, farei di più ma il tempo per tutto scarseggia.

Ricordi il primo romance letto? Cosa ti piace di questo genere?
In realtà mi è sempre piaciuto cercare le storie d’amore all’interno di ogni libro anche se non propriamente romance, infatti ho adorato Pattini d’argento e il suo epilogo rosa. O Papà Gambalunga e Piccole donne. È il lieto fine, la cosa che più mi attira nel rosa e che mi appaga. Il primo vero romance credo sia stato un breve romanzo per ragazzine edito da Ed. Paoline che ricordo benissimo e devo ancora avere da qualche parte: Riflettori su Audrey. Avevo una decina d’anni.

Quali temi tendi a trattare nei tuoi romanzi?
I miei romanzi sono incentrati soprattutto sulla passione, ma anche sulle passioni… le mie passioni, quindi troverete incursioni nell’arte, nella storia, nella cucina, nei viaggi, nella moda. Io voglio raccontare di grandi amori, questo mi interessa in realtà, e cerco di esprimerli con tutti i modesti mezzi di cui dispongo.

Come definiresti la tua scrittura e come gestisci la narrazione?
VeloNero non è uno pseudonimo ma una dichiarazione d’intenti, un progetto letterario, in pratica mi piace stendere dei veli che celino la verità. Svelo la trama pian piano, strato dopo strato, tassello dopo tassello, durante la narrazione. La storia è completa solo alla fine, quando arrivo all’epilogo. Tratto il rosa come una trama gialla, solo che alla fine, invece dell’assassino, c’è una dichiarazione d’imperituro amore. Per quanto riguarda la scrittura io cerco soprattutto il ritmo.

Dove ti piace ambientare le tue storie? I tuoi personaggi sono adolescenti, giovani, adulti?
Le mie storie sono ambientate sia nel passato, sia nel presente. Ho scritto regency perché amo e conosco abbastanza bene la storia inglese per approfondimenti universitari e amo molto la Francia e gli Stati Uniti. L’ambientazione è comunque sempre secondaria alla trama da narrare, certe vicende e dinamiche non sarebbero possibili in alcuni contesti per cui è la storia che indica quale sia la giusta ambientazione. Molte delle storie che narro mi accompagno da sempre per cui mi trovo ad aver a che fare con personaggi giovani.

Inserisci esperienze personali nei tuoi testi?
Io sono sempre nei miei testi, ci sono le mie passioni, i miei viaggi, le mie conoscenze. Ci sono io e il mio modo di pensare e vedere la vita. Non ci sono i miei vissuti, o molto raramente. Mi è capitato in un racconto di mettere uno spicchio del mio passato. Non parlo mai di me.

Quanto tempo ti occorre per scrivere un romanzo e quanto dedichi alla revisione?
Domanda interessante, perché sono in un periodo di stand-by. Non ho tempistiche precise, anche perché scrivere uno storico è diverso dal contemporaneo e scrivere in prima persona, per me, è più semplice che scrivere in terza. Dipende dalla scelta narrativa e dalle ricerche e studi che devo effettuare.
Revisione? Secondo un me un testo deve sedimentare qualche mese, perché mi vengano in mente tutti i possibili scenari e le possibili sfumature per completarlo e revisionarlo come desidero.

Cosa speri di suscitare nel lettore?
Stupore, ricordo e passione.

Nei romance sei #teaminstalove o #teaminstaloveancheNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Anime affini si riconoscono a naso. Non in tutti i libri l’amore deve essere instalove, anche l’odio a prima vista è un bel sintomo, il rovescio della stessa medaglia, perché i grandi sentimenti vibrano a prescindere.
#teaminstalove

Cosa ti aspetti da questo Festival?
Mi aspetto tanto, mi aspetto tutto. E sono sicura che lo otterrò perché chi legge, chi scrive, chi vive di libri ottiene il suo scopo solo quando incontra chi condivide le sue stesse passioni.
Sarò nel posto giusto per tutte noi.

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Al festival incontreranno me. Partecipo al festival per ritrovare amici e chi condivide le mie passioni, per scambiare opinioni, aneddoti e abbracci. Sicuramente porterò le pubblicazioni Newton Un lungo fatale ultimo addio, Uptown girl e Wedding girl e, se riuscirò, la versione cartacea del mio self, Westbury, e una selezione di vecchi racconti.

Grazie Raffaella, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie Ornella, io ti auguro una vita rosa e che tutti i tuoi sogni si avverino. Grazie del tempo e dello spazio che mi hai dedicato.
Grazie incorcio le dita per e per il vostro FRI19!