social

http://peccati-di-penna.blogspot.it/      http://peccati-di-penna.blogspot.it/p/le-recensioni-di-peccati-di-penna.html      http://peccati-di-penna.blogspot.it/search/label/Segnalazioni       http://peccati-di-penna.blogspot.it/p/elenco-interviste.html     http://peccati-di-penna.blogspot.it/search/label/Blog%20Tour      https://4.bp.blogspot.com/-kpV7lPzLDPg/Wa6R8QW920I/AAAAAAAAOhs/-wTTOHjB1PU_Kj8p9t58BoFsNwavUmGSQCKgBGAs/s200/info.png

Post recenti

13 gennaio 2019

INTERVISTA - Luigi Manno e La memoria degli uomini

luigimanno.blogspot.com
Nato al Sud. Classe di ferro 1988. Architetto di formazione, creativo di vocazione. Scrittore da tanto, fumettista da meno, blogger da poco.

Benvenuto su Peccati di Penna Luigi! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Grazie dell’ospitalità. In realtà non riesco a risalire al momento esatto in cui è nata questa mia passione. Mi veniva naturale mettermi alla vecchia macchina per scrivere quando ero piccolo, intorno ai dieci anni. Lo facevo e non sapevo perché. È cominciato a piacermi molto dopo, quando ho iniziato a leggere. Sì, confesso che ho iniziato a scrivere ancora prima di iniziare a leggere narrativa.

Qual è stato il tuo primo testo?
Le mie prime pagine scritte erano piene di riassunti delle puntate di Dragon Ball che mancavo in TV che mi divertivo a inventare. Era un’epoca oscura, dove il capoverso era un qualcosa di sconosciuto.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Non sono uno scrittore di genere, purtroppo. Non riesco mai a etichettare quello che scrivo in una categoria ben definita. Le mie storie sono sui personaggi, ai quali capita raramente di avere un lieto fine. Uno dei miei obiettivi futuri è quello di sforzarmi e virare più decisamente verso gli stilemi dei vari generi che vorrei toccare. In cantiere ho idee per romanzi rosa, fantasy e horror. Molto diversi da loro, lo so, ma è una sfida personale.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Ho scelto fin da subito l’autopubblicazione. No per un motivo particolare, avevo solo necessità personale di pubblicare subito qualcosa. Non escludo di presentare i miei nuovi romanzi alle case editrici tradizionali. Anzi, è già in programma.

Come è nata l’idea di La memoria degli uomini? Cosa ti ha ispirato?
Il romanzo nasce da un’idea non mia ma di mio padre. La struttura della storia percorre tre linee temporali diverse. Originalmente, nelle poche pagine originali scritte da mio padre, queste linee temporali erano narrate una dopo l’altra, senza legami tra loro. Ho intrecciato queste tre linee in una vicenda unica, unendole alla mia ossessione per la memoria. Analizzando i temi che vedo uscire nei miei scritti noto che quello della memoria mi tormenta da sempre. Forse perché personalmente ho una pessima memoria. Non capisco come funzioni. Cosa sono davvero i ricordi, visto che il cervello può creare di falsi?

Ho fatto l’esperimento di dividere in tre il romanzo per la mia passione per la serialità, essendo lettore di fumetti da decenni. Permettere ai lettori di leggere gratuitamente il prologo e a un prezzo contenuto la prima parte mi sembra una bella idea. L’attesa dell’uscita successiva potrebbe ricreare quella sensazione piacevole che provo ogni mese.
luigimanno.blogspot.com

Quanto c’è di te in questo testo?
Non c’è nulla di autobiografico. Le ho sempre odiate quelle storie. Ci sono le mie paure, i miei dubbi e le cose che vorrei leggere ma che non trovo in giro.

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Lo affronto continuamente. Ogni settimana ho dubbi sulla qualità di quello che scrivo e la motivazione viene meno. Supero il blocco rileggendo veramente quello che ho scritto e sforzandomi ad andare avanti. Ricominciare a scrivere mi fa venire voglia di scrivere. Fino al nuovo blocco e così via, in loop.

Cosa vuoi comunicare con il tuo La memoria degli uomini?
Cerco di non dare una morale in quello che scrivo. Voglio solo raccontare una storia, in questo caso distopica, che coinvolga e che porti a voler sapere come va avanti. Non c’è una scaletta prestabilita ma un susseguirsi di causa-effetto che travolge i protagonisti.

Cosa pensi del Self-Publishing?
Principalmente ne penso bene ovviamente, facendone parte io stesso. Un’ottima occasione per farsi conoscere, per imparare cose e a vedere come il mercato reagisce. L’unico problema è che non c’è nessuna selezione all’ingresso, così gli store sono pieni di opere di scarsa qualità già dalla copertina, creando un mare di proposte scadenti in cui è difficile emergere e che affossa la credibilità degli autori meritevoli che ci sono nel mercato self, a cui mi piacerebbe farne parte.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
I progetti futuri riguardano romanzi, racconti e fumetti. Voglio provare a mettermi alla prova in tutti i campi della narrazione. Sto portando avanti la correzione della terza parte de La memoria degli uomini, completando la stesura della prima parte del mio primo romanzo rosa e finendo di disegnare del primo volumetto del mio fumetto dell’orrore. Mi ci vorrà un po’ di tempo per finire, purtroppo.


Grazie per averci dedicato il tuo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!

1 commento:

I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ

tag foto 1 tag foto 2 tag foto 5 tag foto 6 tag foto 6 tag foto 4 tag foto 7