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16 gennaio 2019

INTERVISTA FRI19 - Leila Awad

Grafica banner originale Rocchia Design
 La strada del rosa oggi ci porta a Leila Awad.

Classe 1987, Leila è nata a Roma, dove vive. Ama l’odore del mare e quello delle pagine dei libri. Il suo romanzo di esordio, “Ombre sulla pelle”, è stato pubblicato da Centauria. Su Amazon ha pubblicato “Abbastanza da tentarmi e “Chloe”, più due novelle natalizie legate ai suoi libri e “Lettere di regine”, una raccolta di lettere immaginarie di sette donne della Storia.
Benvenuta Leila, quando ti sei appassionata al romance?
Non da molto, in realtà. Ne ho sempre letti, ma sporadicamente, mentre negli ultimi anni ho cominciato ad avventurarmi molto di più nel genere, anche complice l’aver conosciuto alcune autrici ed essermi appassionata ai loro lavori. Di lì ad ampliare la libreria, il passo è stato breve.

Che tipi di romance ti piace leggere e scrivere?
Quando scrivo, mi piace trattare temi che mi appassionino, incastrare l’aspetto romantico in un quadro più ampio. Ad esempio, in “Chloe” volevo parlare della vita delle famiglie reali moderne, delle sfide che fronteggiano e cosa significhi farne parte. In “e ogni corsa è l’ultima”, che uscirà prossimamente, parlo del mondo della Formula 1. Insomma, spesso nasce prima il contesto e poi arrivano i personaggi.
Per rispondere a quello che mi piace leggere, devo collegarmi alla prossima domanda…

Cosa proprio non ti piace ritrovare nei romance?
Come dicevo, più che quale tipo di romance mi piace leggere, si tratta di quale tipo non mi piace. Mi spiego: sono onnivora, mi piacciono le storie dei migliori amici, quelle in cui i personaggi all’inizio non si sopportano… leggo davvero di tutto, se mi coinvolge, anche trame a tinte più cupe, ma non mi piace assolutamente leggere di donne sottomesse e uomini dalla volontà preponderante, di violenze, fisiche e psicologiche. Da quei libri e da quei temi mi tengo alla larga.

Come definiresti la tua scrittura?
Questa domanda mi mette sempre in difficoltà… La prima cosa che mi viene è che è una scrittura corale, composta da più voci, e, spero, coinvolgente. Mi faccio trascinare dalla storia, ogni volta, e spero sempre che sia così anche per chi legge.

Quali temi tendi a trattare nei tuoi romanzi?
L’amicizia è sempre un tema portante nelle mie storie. Poi dipende da dove mi porta la trama, ho avuto protagoniste terrorizzate dall’idea del tempo che scorre, altre in fuga dal passato, o dal presente. Donne rivoluzionarie e donne attaccate alle tradizioni. Diciamo che, nonostante ami scrivere i personaggi maschili, alla fine l’aspetto psicologico femminile ha sempre la meglio. Mi piace, è una sfida.

Quanto tempo ti occorre per scrivere un romanzo? Quanto dedichi alla revisione?
Per scriverlo, ultimamente mi sono assestata fra i tre e i quattro mesi, più un paio per la revisione, il che spiega perché sono ferma a più o meno un libro l’anno, ma purtroppo il tempo per la scrittura non è molto e cerco di far fruttare al meglio quello che ho.

Scrivi seguendo una scaletta o di istinto?
Ci provo sempre, a fare una scaletta, ma difficilmente la seguo. Diciamo che, più che altro, ho un canovaccio, un’idea di base: so da dove parto e dove voglio arrivare. Il “come” è il viaggio, l’avventura!

Nei romance sei #teamtriangolo o #teamtriangoloNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Non c’è una risposta secca. Diciamo che propendo più per #teamtriangoloNO perché spesso trovo fastidiosa da morire la perenne indecisione del soggetto che è nel mezzo, di solito la donna, ma ci sono stati triangoli che ho apprezzato.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
Conoscere lettori e autori, rivedere persone con cui parlo spesso ma che non incontro quasi mai e qualcuno che proprio non sono mai riuscita a incontrare di persona. È bellissimo come la scrittura, aiutata anche dai social, crei una rete di conoscenze composta di passioni e interessi comuni che superano le distanze fisiche, ma sarà altrettanto bello guardarsi finalmente negli occhi.

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Sicuramente verranno con me “Abbastanza da tentarmi”, una riscrittura in chiave moderna di Orgoglio e Pregiudizio, e “Chloe”, di cui parlavo sopra, che sono già pubblicati. Spero di riuscire a portare anche “Ombre sulla pelle”, il mio primo romanzo, ambientato nella corte del re Sole, ma dipende da alcuni fattori, svincolati dalla mia volontà, purtroppo. E poi “e ogni corsa è l’ultima”, e magari anche un’anteprima del romanzo storico che ho in cantiere da un po’, ambientato negli anni ‘20.

Grazie Leila, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.

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