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30 ottobre 2018

RECENSIONE - Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino | Amazon Publishing

Oggi vede la luce per la terza volta Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino.
Il romanzo è una di quelle tipiche letture da intrattenimento soft, poco impegnativo da leggere, dallo stile frizzante, il lessico semplice e con note di ironia.

Una lettura capace di rilassare, divertire, passare il tempo in modo piacevole.  Parigi, amore e altri disastri è breve e molto fruibile, terminabile in breve tempo.
Sicuramente un testo per chi ama il clima confortante del rosa, quello puro, privo di turbamenti e risvolti fortemente drammatici.

La trama è quella classica del romance e per questo prevedibile, lineare e senza scossoni, condita di alcuni cliché del genere per quanto riguarda le situazioni sentimentali e i personaggi. Abbiamo lei delusa che scappa; lui bello, ricco e perfetto ma playboy; e il tizio che funge da chiodo schiaccia chiodo che è carino, educato, innamorato e che, fondamentalmente, fa pena alla protagonista e forse pure al lettore. Povero.
Nadia come personaggio non mi ha preso particolarmente, forse perché le sue scelte spesso non le ho condivise. Andrea non ha esercitato su di me lo stesso fascino che ha esercitato sulla protagonista e Pierre... che ve lo dico a fare? Scusa Pierre, ma anche tu... dovevi cacciare gli attributi, eh!

Oltre a Nadia, Andrea e Pierre, con i ruoli sopracitati, abbiamo dei personaggi di contorno tra cui spiccano la zia della protagonista e la cugina, Angelica, un esempio esuberante di adolescente. Qui veniamo al punto forte del romanzo, anche se marginale: il lato che mi è piaciuto di più è quello che riguarda i legami famigliari, il brio, la simpatia, l'affetto che emerge dalle situazioni che sanno di casa, perché al contrario del filone romance è più particolare, quello che fa la differenza e che personalmente mi ha suscitato qualcosa in più. Mi è piaciuto non solo il legame tra zia e nipote, ma anche quello tra cugine che nonostante la differenza di età sanno condividere, stare insieme e divertirsi. Le ho trovate meravigliose e le ho anche invidiate.

La narrazione è in prima persona, alterna i punti di vista di Nadia e Andrea, ma quello femminile è predominante. Talvolta invece di trovare la scena presentata con descrizioni e dialoghi, la ritroviamo raccontata dalla protagonista seguendo una specie di monologo interiore. Una scena  che mi è rimasta impressa è quella di una cena in cui noi abbiamo l'idea di cosa succede tramite il "pippone mentale" del personaggio. A momenti mi veniva di esclamare: donna, respira!
Questo abbrevia sicuramente i tempi della storia, ma è un modo di procedere che può piacere o meno. Io che adoro le scene dinamiche e i botta e risposta non l'ho trovato pesante, anche se non nelle mie preferenze.

L'ambientazione è presente ma non pressante, non vi è quell'eccessivo romanticismo che la città di Parigi porta con sé.

Concludendo, consiglio Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino a chi è in cerca di un romance "tipico": veloce, leggero, vivace e... non so, a me vien da definirlo amichevole, perché in un certo senso Nadia fa sentire il lettore suo amico.  Della stessa autrice mi sento di consigliare a chi vuole passare a uno step successivo, un romance più articolato, passionale e profondo: Tutta colpa del tè.


Si può resistere al profumo dell’amore quando Parigi si veste di primavera?
Nadia vive a Torino, è giovane e un po’ cinica, con molto senso dell’umorismo e un talento per i disastri sentimentali. Carina e spavalda, si aggiudica il lavoro dei suoi sogni, diventando l’assistente personale del supermanager Andrea Gilardi, scapolo d’oro e irriducibile dongiovanni.
Travolta all’istante dal fascino del giovane imprenditore, il cui irresistibile profumo la inebria oltre ogni dire, Nadia si innamora perdutamente, mentre lui imperterrito colleziona fidanzate.
Un giorno, in modo del tutto inaspettato, Andrea la invita a cena e nella notte appassionata che trascorrono insieme i romantici sogni della ragazza sembrano avverarsi. Peccato che al mattino per lui sia già tutto finito.
Furiosa e col cuore a pezzi Nadia fugge a Parigi in cerca di pace, ma un profumo, quel profumo, torna improvvisamente a sconvolgerla ancora. Tra una fuga e un batticuore la disillusione ha però un gusto amaro e l’affascinante manager sembra avere davvero poche chance di riconquistare la testarda ragazza...



Testo fornito dall'editore

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