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2 novembre 2017

ARTICOLO - Presentazione in libreria: Amore carbonaro e Dolce risveglio, collana Chef per Amore, Leggereditore | Sabato 28 ottobre Napoli

Interessata alla collana Chef per amore di Leggereditore e avendone letto un primo volume, ho colto al volo la possibilità di partecipare alla presentazione di altri due libri della serie, ovvero: Amore carbonaro e Dolce risveglio, che ho recuperato nei 4 giorni prima dell’evento. 


Ho trovato molto interessante scoprire come due autrici possano avere tanti punti in comune pur non conoscendosi. Ad esempio le loro protagoniste sono entrambe indipendenti, hanno a che fare con la “figliolanza”, sono state ferite, hanno una spalla a cui sorreggersi e, nonostante la collana si chiami Chef per amore, in entrambi i romanzi la protagonista non è professionista della cucina, ma ci bazzica attorno…


MILA ORLANDO

Mila Orlando cerca di conciliare la scrittura con gli impegni di lavoro e quelli di mamma, ma non ci rinuncerebbe mai. Preferisce scrivere di notte, quando tutto il mondo fuori sembra fermarsi. Ama i libri, la buona cucina e il caffè, di cui non riesce a fare a meno. Ha esordito nel 2014 con la commedia romantica Quando l’amore chiama edita da Rizzoli nella collana Youfeel. 
Mila Orlando, autrice di Amore carbonaro, ha ambientato la sua storia a Roma però non mostra la “Città Eterna” ma una Roma più intima.

La Capitale, come alternativa, era gastronomicamente più vicina a lei e per parlare a dovere della carbonara l’autrice ha studiato la ricetta per fornire nel romanzo la versione più originale del piatto che come sappiamo è soggetta a varianti.

Mila Orlando è una mamma e una lavoratrice e, come la sua protagonista, ogni tanto le capita il giorno dell’“arrangiarsi in cucina”, sarà strano ma nel mio caso la carbonara è proprio uno di quei pianti salva pasto, ovviamente in una versione più grezza xD.

Mila Orlando ha sempre avuto una passione per la scrittura e solo in seguito a un corso di scrittura creativa, spinta da un suo insegnante, ha deciso di passare dallo scrivere come valvola di sfogo a qualcosa di condivisibile con altri lettori. Grazie al suddetto docente, Mila è arrivata a Youfeel di Rizzoli e nonostante possa vantare diverse pubblicazioni, continua a sostenere che scrivere è un percorso lungo e che non si smette mai di imparare. Io concordo.

“Iniziare è un piccolo passo”

I protagonisti di Mila, Anna Lorenzi e Giacomo Landi, hanno in comune un percorso di crescita, che forse è il vero protagonista del romanzo oltre al lato romance, un percorso di evoluzione che oscura quasi tutto il resto. L’autrice nel romanzo mette parte del suo vissuto, il vissuto nella Capitale e quello di impiegata in un’azienda organizzatrice di eventi, e su queste basi ricama il suo Amore carbonaro. Tra i personaggi, oltre alla madre single capace di cucinare solo carbonara, abbiamo un uomo che si distacca un po’ dal cliché del seduttore, nel senso che qui abbiamo un dongiovanni ma in cerca di stabilità e un rapporto profondo che non gli faccia venire lo sconforto il giorno dopo.

“Mi piacciono i personaggi normali”

A Mila Orlando piace scrivere di persone comuni, preferisce tracciare personalità raggiungibili, reali, che si possono ritrovare tutti i giorni. Talvolta sono talmente delineati e dentro di noi da considerarli reali. In questo caso specifico l’autrice ha amato parlare dei suoi protagonisti perché più adulti e più lontani da lei rispetto al solito.

“Ogni storia lascia orfano di qualcosa”

Un’affermazione dell’autrice che penso valga sia per uno scrittore che per un lettore.


Donatella Perullo
Donatella Perullo è nata a Napoli. Attualmente vive e lavora a Caserta. Coltiva la passione per la scrittura da quando ha sedici anni e a oggi ha vinto numerosi concorsi letterari nazionali. Per Fanucci Editore ha già pubblicato il romanzo Il gioco del ragno nella collana Neroitaliano. Con il romanzo Dolce risveglio fa il suo esordio nel catalogo Leggereditore.
Dolce risveglio è il suo primo romance, di fatti alle spalle nella sua carriera letteraria troviamo fantasy e thriller. L’autrice, come la sua protagonista, ha ricevuto gli insegnamenti in ambito culinario dalla madre e dalla nonna, una passione che passa di generazione in generazione, ma nonostante questo e nonostante una delle protagoniste del suo romanzo sia una delizia al limone, a lei non piacciono i dolci.

Dolce risveglio è ambientato a Napoli, casa sua, quindi c’è un rapporto particolare con il testo in quanto è più facile parlare di ciò che si conosce, affermazione della stessa Donatella.

La sua protagonista è Gilia una studentessa che subisce un trauma non indifferente dal punto di vista affettivo. Ma al contrario della collega Orlando, il suo protagonista maschile è meno comune. Matteo si potrebbe definire un principe moderno. Davvero, provate a trovargli un difetto quando leggete il suo romanzo.

Come mai la scelta di un personaggio perfetto? Donatella risponde così.

“Se bisogna sognare, bisogna farlo in grande”

Nonostante i vincoli legati alla stesura del testo l’autrice non ha trovato particolari ostacoli.

“Io mi sono divertita”

Donatella Perullo in questo primo romance ha messo se stessa scrivendo qualcosa che a lei per prima sarebbe potuto piacere e non un prodotto per forza di moda. L’autrice, che cito, si è divertita a creare una storia umana e capace di prendere. 
Secondo me, nonostante il principe irraggiungibile per alcune mortali, ci è riuscita in pieno.

Una particolarità che mi ha colpito di Donatella è il voler distaccare i propri personaggi dai volti reali. In un mondo social fatto di "prestavolto" lei si pone contro corrente. Lei li immagina e li associa anche, magari, a un volto noto, ma mai dà al lettore una precisa indicazione dell’estetica di quel personaggio, figurarsi un nome famoso a cui associarlo. Il lettore ha il diritto e il dovere di prendere i tratti scritti e crearsi il suo personaggio. Sono d’accordo, inserire paragoni reali non fa bene al lettore, può smontare la fantasia e mettere in gioco qualcosa di poco gradito.

La sua passione per la scrittura trova sfogo a 16 anni quando scrive il suo primo fantasy. Oltre a scrittrice è anche lettrice, perché leggere non è solo svago ma è anche imparare dagli altri autori. Per Donatella stare senza scrivere equivale a stare male e le sue storie, le sue trame, possono nascere in qualsiasi momento.

“I libri, come i bambini, si accompagnano”

Concordo con tale affermazione, un libro nasce, cresce e si lascia andare. Per un autore dare il proprio figlio di carta in pasto alla società, crea sempre un po’ di turbamento.

Io con questo resoconto spero di avervi tenuto compagnia, avervi incuriosito e invogliato a leggere e conoscere meglio le due autrici. Sul lato umano le trovo due persone davvero squisite e spero di incontrarle nuovamente.

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