Sapete cosa significa stare a Dublino per un'ora e vedere tutto di sfuggita? Ansia.
Ecco, è stata la mia situazione perché la sosta a Dublino è stata davvero misera e avrei voluto vedere tante cose, come ad esempio il campus universitario, i luoghi di Oscar Wilde, e... come posso raccontare un'esperienza che è sembrata un flash? Ci proverò.
Il giro in pullman è stato lungo, abbiamo anche sostato in un porticciuolo dove i gabbiani sembravano abbastanza pericolosi, tipo gang! La costa è un bel vedere, sembra una zona di vacanza, peccato che il sole sia un miraggio e che anche in estate faccia freddo.
La guida ci ha narrato l'impresa di un vecchietto che a Natale invece di starsene a casa sua al caldo ad abbuffarsi pensò bene di prendere il bastone e correre in spiaggia per farsi un bagno... cioè capite un bagno in inverno nel mare d'Irlanda?
Cose di generazioni passate e coraggiose, abituate ai bagni di ghiaccio!
Anche qui il verde regna, brioso e smeraldino.
Fermata obbligatoria alla cattedrale di S. Patrizio.
Ovviamente anche in questo caso il sole si nascondeva e tutto appariva più grigio e cupo. Tranne l'erba.
Cosa ho imparato da questa visita? Il caffè fa schifo, dopo i primi due tentativi abbiamo detto basta.
I pub tipici sono fighissimi e la birra scura non è per noi. Famiglia Guinness massima stima per te ma per noi la birra è NO. A parte scherzi, non è malvagia ma la chiara è meglio, almeno per quanto mi riguarda.
Anche questo è un posto in cui vorrei tornare, per guardarlo meglio e con calma, forse tornerò o forse no, per ora posso dire che non ne ho avuto abbastanza.
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