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4 maggio 2017

TV - Serie televisive a confronto: italiane VS straniere

Sono sempre stata appassionata di telefilm in particolar modo di quelli americani, il primo penso sia stato Beverly Hills 90210 senza contare quelle sitcom ideate per tutta la famiglia come La tata, Otto sotto un tetto, Willy il principe di Bel Air e altri ancora. Ma se devo pensare alle serie italiane seguite da bambina, non ne ricordo nessuna... ne ricordo persino una francese chiamata Primi baci.

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Crescendo non mi sono mai appassionata alla nostra fiction... anche se negli ultimi anni ho guardato (ad essere onesta guardicchiato perché mentre la TV era accesa facevo anche altro) un paio di show italiani e... non lo so, non riescono mai  a prendermi come i telefilm americani, inglesi, e via... anche turchi.
E poi mi suona strano chiamare "telefilm" le serie italiane, per me il telefilm ha un "certo modo d'essere" un "modo" che nella nostra televisione non riscontro.
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Le tematiche delle serie made in Italy potrei dividerle in: criminalità, religione, commedia (spesso con al centro la famiglia), e talvolta queste categorie si combinano.
Le storie, la recitazione, i generi, proprio non sono nelle mie corde, non mi appassionano.

La recitazione mi appare teatrale e quindi le performance troppo artefatte con personaggi poco realistici e naturali. Ad esempio, guardando Streghe (Charmed), anche se doppiato, non avvertivo la cadenza da palcoscenico, con quelle esagerazioni di enfasi, sospiri e "asme" come se gli attori e i personaggi stessero sudando sette camice. Altro esempio: in Sorelle, Anna Valle pare stare col fiatone una battuta sì è l'altra quasi.
Inoltre, mentre nei telefilm, e ne seguo tanti, capita di tanto in tanto di trovare attori già visti... nei prodotti televisivi italiani sembrano scambiarsi gli attori come le figurine, ce ne sono alcuni che si trovano ovunque, il primo che mi vien in mente è Lino Guanciale... dove ti giri lo becchi! Anche questo mi annoia: vedere le stesse facce, e quando poi gli attori non riescono a diversificarsi, capita di rivedere lo stesso personaggio ma con nome diverso in una fiction diversa... parlando sempre di Lino Guanciale (mi spiace, ma guardando poche serie ita mi è capitato di beccare lui più volte) il suo personaggio in Non ditelo al mio capo e L'allieva mi sono sembrati simili, ora non so se per coincidenza, per copione o per chissà cosa, però questo mi ha dato un senso di monotonia e mi ha anche infastidita.

Sia ben chiaro che questa è una mia opinione personale e non una critica verso chi è invece un appassionato di fiction italiane.

Aspetto le vostre opinioni in merito.
Un saluto e alla prossima puntata prossimo post.


5 commenti:

  1. Io la penso esattamente come te, parola per parola. E poi... vogliamo parlare di Gabriel Garko? -.-"
    L'unica fiction italiana che guardo e che amo è L'Ispettore Coliandro. Salvo Montalbano per mia madre, ma se tutto il resto venisse eliminato dal palinsesto, personalmente non ne sentirei la mancanza.

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  2. Parole sante, ma io non capisco... abbiamo doppiatori bravissimi e attori asmatici... ma perché???

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    Risposte
    1. Alcuni invece, tra quelli più anziani, gesticolano troppo xD

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  3. Ah, comunque concordo, Coliandro vale assolutamente la pena di essere visto e anche La Mafia Uccide Solo d'Estate, quando ci sono di mezzo i dialetti, l'asma sparisce!

    RispondiElimina

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