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27 marzo 2017

RECENSIONE - Il boulevard delle ossa di Léo Malet | Fazi Editore

TITOLO: Il boulevard delle ossa
AUTORE: Léo Malet
EDITORE: Fazi Editore

Salve peccatori, nuova recensione in giallo, questa volta il romanzo di cui vado a parlarvi ha qualche nota atipica rispetto a quello che ho trovato in altri libri dello stesso genere.

Solitamente i protagonisti dei gialli e dei thriller sono ispettori seriosi, taciturni e sapientoni, attorniati da un'aura oscura e triste ma, in questo caso, abbiamo un investigatore easy, alla mano, donnaiolo...
Mi è piaciuto anche il ruolo della sua assistente, Hélène, che riesce a ritagliarsi più capitoli guidando il gioco e non restando in disparte come normalmente capita alle spalle.
Ebbene, anche l'incipit del romanzo è particolare, insomma, chi vince la lotteria l'ultima cosa a cui pensa è di tuffarsi in indagini con misteri e non detti... eppure Nestor Burma non riesce a tirarsi indietro.

Lo stile dell'autore è molto piacevole, la scrittura è fluida e chiara, si legge con agilità e questo dinamismo emerge anche nei dialoghi snelli, veloci, botta e risposta, che donano alla narrazione un ritmo incalzante.
I fatti si susseguono piuttosto repentinamente, non vi sono tempi morti o pagine eccessive di riflessioni e descrizioni che talvolta servono solo a riempire un libro.

 :
Ambientato a Parigi, non si può far a meno di notare come siano combinati il fascino parigino agli ambienti più nascosti e illeciti della città dove si nascondono i mal affari cinesi e sordidi ricatti... e no, il morto non manca. 

Se dovessi muovere una critica al romanzo è quella di non avermi trasmesso l'ansia e l'apprensione tipica del giallo e del thriller e che in un certo modo riescono a catturarmi... non ho provato disgusto, paura, tensione, non mi sono chiesta se tizio, caio o sempronio sarebbero morti. Forse mi è mancato quel pizzico di adrenalina misto ad empatia che di solito mi cosnentono di entrare in contatto con la storia e i suoi personaggi, ma è anche bello leggere qualcosa di diverso, no? 

❤❤❤½

TRAMA

È primavera, e all’agenzia d’investigazione Fiat Lux è un gran giorno: Nestor Burma e la sua assistente Hélène hanno appena vinto due milioni alla lotteria. Bisogna festeggiare, pipa in bocca e bicchiere in mano. Ma non si può mai stare tranquilli. Suona il campanello e i festeggiamenti vengono interrotti da un uomo trafelato: è Goldy, un mercante di diamanti ebreo, e ha bisogno del loro aiuto. Le informazioni che fornisce sul caso sono piuttosto fumose, ma a quanto pare ci sono di mezzo la malavita cinese e un giro di prostituzione russa d’alto bordo. Abbastanza per incuriosire Burma, che si mette subito all’opera. Questa volta l’indagine si svolgerà su strade del tutto nuove: da un bordello di Shanghai, a una Casa d’aste di rue Drouot, fino al tesoro della Corona imperiale russa, mentre si apriranno scenari sempre più inquietanti e spunteranno elementi sempre più strani, come uno scheletro con una gamba sola che sembra appartenere a un generale scomparso nel 1939 e un cadavere che forse non è tale fino in fondo.
L’investigatore privato sciupafemmine dalla lingua tagliente è tornato, in questa nuova avventura inedita confezionata con maestria da uno dei padri del noir francese.

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